Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Cambio nel modo di scomporre il colesterolo può accelerare la demenza

cholesterol narrowing artery

La barriera emato-encefalica è impermeabile al colesterolo, eppure il colesterolo alto nel sangue è associato ad un aumento del rischio di morbo di Alzheimer (MA) e demenza vascolare. Però i meccanismi sottostanti che mediano questa relazione sono poco chiari.


Uno studio pubblicato in PLOS Medicine da Vijay Varma e colleghi del National Institute of Aging di Baltimora/Maryland, suggerisce che i disturbi nella conversione del colesterolo in acidi biliari ('catabolismo del colesterolo') possono avere un ruolo nello sviluppo della demenza.


Sappiamo poco su come il colesterolo alto nel sangue può portare a un aumento del rischio di MA e demenza, ma la comprensione dei processi sottostanti può darci le basi per scoprire terapie efficaci. Per indagare se le anomalie nel catabolismo del colesterolo, nella sua conversione in acidi biliari, sono associate allo sviluppo della demenza, i ricercatori hanno tratto informazioni da oltre 1.800 partecipanti a due studi prospettici: il Baltimore Longitudinal Study of Aging (BLSA) e l'Alzheimer's Disease Neuroimaging Initiative (ADNI) .


Prima, il team di ricerca ha studiato se il catabolismo del colesterolo era associato ad anomalie cerebrali tipiche del MA e della demenza vascolare. Poi hanno testato se l'esposizione ai farmaci anti-colesterolo che bloccano l'assorbimento di acido biliari nel flusso sanguigno è associato ad un aumento del rischio di demenza tra oltre 26.000 pazienti delle cliniche di medicina generale nel Regno Unito. Infine, hanno esaminato 29 campioni di autopsia del BLSA per determinare se le persone con MA tendono ad avere livelli alterati di acidi biliari nel cervello.


Gli autori hanno scoperto che il rischio di demenza vascolare è aumentato per i maschi, ma non per le femmine, con un numero maggiore di prescrizioni di farmaci che bloccano l'acido biliare. Le loro scoperte suggeriscono che il catabolismo del colesterolo e la sintesi dell'acido biliare possono influire sulla progressione della demenza attraverso effetti specifici per sesso sui percorsi di segnalazione cerebrale.


Tuttavia, sono necessari ulteriori studi in quanto la ricerca è stata limitata dal numero relativamente piccolo di campioni di autopsia. Inoltre, servono studi sperimentali per comprendere meglio il ruolo della rottura del colesterolo nella demenza.


"Per approfondire questi risultati, ora stiamo testando se i farmaci approvati per altre malattie, che possono correggere le anomalie di segnalazione dell'acido biliare nel cervello, potrebbero essere nuovi trattamenti per il MA e le demenze correlate", ha detto l'autore senior Madhav Thambisetty MD/PhD, ricercatore e capo della Unit of Clinical and Translational Neuroscience nel Laboratorio di Neuroscienze Comportamentali del NIA. "Queste analisi vengono perseguite nello studio Drug Repurposing for Effective Alzheimer's Medicines (DREAM)".

 

 

 


Fonte: PLOS via ScienceDaily (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Vijay Varma, Youjin Wang, Yang An, Sudhir Varma, Murat Bilgel, Jimit Doshi, Cristina Legido-Quigley, João Delgado, Anup Oommen, Jackson Roberts, Dean Wong, Christos Davatzikos, Susan Resnick, Juan Troncoso, Olga Pletnikova, Richard O’Brien, Eelko Hak, Brenda Baak, Ruth Pfeiffer, Priyanka Baloni, Siamak Mohmoudiandehkordi, Kwangsik Nho, Rima Kaddurah-Daouk, David Bennett, Shahinaz Gadalla, Madhav Thambisetty. Bile acid synthesis, modulation, and dementia: A metabolomic, transcriptomic, and pharmacoepidemiologic study. PLOS Medicine, 2021, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Questo approccio di medicina di precisione potrebbe aiutarti a ritardare la de…

5.12.2025 | Ricerche

Secondo un nuovo studio condotto alla Università della California di San Francisco, la c...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)