Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


[Dan Gibbs] Vaccinazione per l'herpes zoster sembra ridurre il rischio di demenza

shingles vaccination Image by freepik

Un documento molto interessante pubblicato il 2 aprile 2025 su Nature riporta una riduzione del 20% del rischio di demenza per un massimo di 7 anni dopo essere stato vaccinato contro l'herpes zoster (fuoco di Sant'Antonio) con un vaccino antivirus vivo (Zostavax). Come descritto in un articolo di Pam Beluck nel New York Times più adatto ai profani, questo studio è emerso da una forma insolita di lancio di vaccini contro l'herpes zoster in Galles del 1 settembre 2013.


Inizialmente, non c'erano abbastanza vaccini per immunizzare tutti quelli che lo richiedevano, quindi sono stati arbitrariamente ritenuti non idonei quelli nati prima del 2 settembre 1933, che sono rimasti inidonei a vita, mentre quelli nati il, o dopo il, 2 settembre 1933 erano considerati idonei almeno per un anno a ricevere il vaccino. Per limitare la probabilità di differenze tra i gruppi, i ricercatori hanno usato l'analisi statistica per dare più peso ai dati delle persone nate una settimana prima o dopo la data soglia, che avevano compiuto 80 anni nella settimana prima e quella dopo quella data.


Il limite dell'età, imposto a causa di un'offerta limitata e perché il vaccino era allora considerato meno efficace per gli over-80, ha creato un 'esperimento naturale' per fornire prove causali, piuttosto che semplici correlazioni, che la vaccinazione anti herpes zoster riduce il rischio di demenza del 20%, almeno per 7 anni. Sebbene non sia chiaro il meccanismo attraverso il quale l'infezione dell'herpes zoster promuove la demenza, molto probabilmente comporta un danno infiammatorio al cervello.


Il vaccino vivo contro il virus zoster (Zostavax) è stato sostituito nel 2017, almeno negli Stati Uniti, da un vaccino ricombinante per l'herpes zoster chiamato Shingrix. Quest'ultimo ha un'efficacia di vaccino del 97,2% rispetto al placebo, mentre lo Zostavax riduceva il rischio di sviluppare l'herpes zoster del 51%. I primi segni suggeriscono che lo Shingrix è anche più efficace dello Zostavax nel rallentare la progressione della demenza.


In una nota personale, ero stato riluttante a essere vaccinato contro l'herpes zoster, in gran parte a causa delle segnalazioni comuni di spiacevoli effetti collaterali, ma l'anno scorso ho ingoiato il rospo e ho avuto la serie di due iniezioni di Shingrix. Non è stato male, solo alcuni dolori muscolari e il sito di iniezione dolorante, ma tutto era a posto dopo 24 ore. Se hai più di 50 anni e soprattutto se hai qualche fattore di rischio per la demenza, ti esorto a farti vaccinare.

 

 

 


Fonte: Daniel Gibbs in A Tattoo On My Brain (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)