Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


A breve l'Alzheimer può essere rilevato e monitorato con esami del sangue

Un nuovo studio suscita speranze che l'Alzheimer potrebbe presto essere diagnosticato e monitorato con maggiore precisione usando un semplice esame del sangue.

http://www.merckgroup.com/httpd/img/general/logo_internet_merck.gifProteome Sciences, specialista britannica in biomarcatori e il partner tedesco Merck KGaA (MRK), hanno dichiarato Mercoledì di aver completato con successo uno studio di validazione su 1.000 pazienti per lo sviluppo di biomarcatori ematici per la condizione degenerativa.


Proteome, che possiede la sottostante proprietà intellettuale per i biomarcatori del sangue, ritiene che ora potrà essere sviluppato un esame del sangue per diagnosticare e monitorare i malati di Alzheimer; sarà più veloce e meno doloroso rispetto al metodo attuale, che è effettuato con una puntura spinale lombare dolorosa o con una scansione cerebrale con attrezzature specialistiche costose. Lo studio si è concentrato su tre gruppi di biomarcatori nel sangue, ognuno delle quali contiene tra 11 e 16 proteine, in grado di discriminare tra chi non ha l'Alzheimer, chi è nella fase iniziale chiamata decadimento cognitivo lieve, e chi ha Alzheimer conclamato.


L'Amministratore delegato di Proteome dice che i biomarcatori nel sangue aiuteranno le aziende farmaceutiche che stanno cercando di sviluppare farmaci per curare l'Alzheimer, in quanto saranno in grado di monitorare i pazienti e vedere come il loro trattamento sta funzionando, una volta che questi esami del sangue sono stati sviluppati. "Al momento il periodo di incubazione dell'Alzheimer arriva fino a 30 anni, quindi non ci sono sintomi clinici e quando si iniziano ad avere i sintomi clinici si è già molto avanti, per cui un intervento precoce (per identificare questo genere di cose) potrà migliorare notevolmente la qualità della vita dei pazienti e permettere la gestione concreta delle persone", ha detto a Dow Jones Newswires il CEO di Proteome Sciences, Christopher Pearce.


Ulteriori analisi saranno condotte nei prossimi mesi. L'Alzheimer, la forma più comune della demenza, è la quinta maggiore causa di morte nelle persone di oltre 65 anni. L'impatto economico della demenza è maggiore rispetto a quello congiunto delle malattie cardiache e del cancro. Ma circa il 60% di quelli con la condizione non hanno avuto una diagnosi adeguata e quindi non ricevono farmaci vitali e cure, dicono gli esperti. I biomarcatori ematici potrebbero dare la possibilità di distinguere tra i livelli e la progressione della malattia e consentire agli sviluppatori di farmaci di migliorare sostanzialmente la cura del paziente. Le persone con decadimento cognitivo lieve possono trarre i maggiori benefici da tali farmaci che modificano la malattia.


Commentando lo studio di validazione, Simon Ridley, direttore di ricerca di Alzheimer Research UK, ha dichiarato: "C'è una grande esigenza di strumenti diagnostici affidabili per l'Alzheimer e la ricerca sui biomarcatori nel sangue sta facendo buoni progressi. Questi test diagnostici hanno strada da fare, ma non vediamo l'ora di vedere questo approccio tradursi in test clinici per sfruttare questi biomarcatori".


I biomarcatori sono usati altrove in medicina per migliorare la diagnosi, la diagnosi pre-sintomatica, la valutazione del rischio e monitorare la progressione della malattia o i risultati della terapia. "Data la complessità dei dati, ci aspettiamo che l'analisi completa introdurrà nel corso dei prossimi mesi biomarcatori supplementari dei tre gruppi annunciati oggi e siamo fiduciosi che insieme questi saranno di beneficio ai pazienti e alle famiglie che soffrono degli effetti devastanti dell'Alzheimer", ha detto Pearce.


La ricerca di Proteome è focalizzata sulle condizioni neurologiche e neurodegenerative e ha scoperto e brevettato biomarcatori ematici per ictus e danni cerebrali, nonché per diversi tumori, rigetto dopo trapianto di organi solidi e l'Alzheimer. Secondo un rapporto commissionato da Proteome, i biomarcatori proteici per l'Alzheimer rappresenteranno un mercato complessivo di 9 miliardi dollari nei prossimi dieci anni. "Abbiamo già parlato con le maggiori aziende diagnostiche e con le aziende farmaceutiche e ci muoveremo rapidamente per sostenere l'avvio di test a supporto clinico sulla base di questi gruppi di biomarcatori", ha detto Pearce.


Shawn Manning, analista di Singer, ha detto Mercoledì: "I biomarcatori di Proteoma hanno il potenziale di essere incorporati in uno strumento commerciale diagnostico e aspettiamo notizie sui progressi verso tale obiettivo, e ci aspettiamo un aggiornamento parziale sui risultati dell'intero 2011 più avanti quest'anno". Il valore delle azioni di Proteome Sciences è salito dopo questa notizia e alle 10:10 GMT era più alto dell'8,7%, a 34 pence.

 

 

 

 

*************************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

************************
Pubblicato da Sten Stovall (Dow Jones Newswires) in WallStreetJournal il 28 Marzo 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

Notizie da non perdere

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.