Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Gerovital: l'autoproclamata "fonte della giovinezza" potrebbe ritornare

Nonostante siano passati più di 30 anni da quando è stato vietato negli Stati Uniti, il Gerovital H3, supposto farmaco "fonte della giovinezza", potrebbe essere di ritorno.


In un editoriale pubblicato nel Journal of the American Geriatrics Society, Thomas Perls, MD, ricercatore del Medical Center della Boston Univrsity (BUSM) sottolinea che alcune cliniche di anti-invecchiamento e longevità statunitensi hanno cominciato a pubblicizzare il Gerovital H3 in forma di pillola e come infusione endovenosa, nonostante il fatto che la US Food and Drug Administration (FDA) l'abbia vietato nel 1982.


Il Gerovital H3 è l'anestetico dentale cloridrato di procaina (novocaina), abusato negli anni '50 tra le stelle di Hollywood. Secondo Perls, ci affidiamo ad enti governativi come la FDA per la protezione dei cittadini dai farmaci che non fanno quello che dicono di fare o non sono sicuri, mentre nella Romania comunista si verificava il contrario, quando lo stato sponsorizzava la commercializzazione del Gerovital H3. Nel 1956, un articolo intitolato "Un nuovo metodo per la profilassi e il trattamento dell'invecchiamento, con effetti di novocaina-eutrofici e rigeneranti" è stato pubblicato sulla rivista ora scomparsa Therapiewoche da Ana Aslan, direttrice dell'Istituto Geriatrico di Bucarest. Di conseguenza, il regime comunista aveva istituito un villaggio e una clinica anti-invecchiamento per gli stranieri.


Perls spiega che nel 1970 il National Institute on Aging ha commissionato una valutazione approfondita degli studi e delle rivendicazioni riguardanti il Gerovital H3. "La conclusione di questo lavoro è che, ad eccezione di un possibile lieve effetto inibitore della monoamino-ossidasi (MAO) che può migliorare la depressione, non c'è alcuna prova scientificamente credibile a sostegno delle affermazioni che il cloridrato di procaina è utile nel trattamento di malattie o sindromi legati all'età", scrive Perls, professore di medicina al BUSM e direttore del progetto New England Centenarian and Supercentenarian Studies del Boston Medical Center.


Perls sottolinea che una spiegazione plausibile del perché alcuni soggetti potrebbero avere avuto qualche miglioramento della salute è che, oltre a ricevere Gerovital H3, essi erano impegnati in altri interventi come esercizio fisico, riduzione dello stress e alimentazione sana. "Quindi il problema evidente della dimostrazione dell'assenza di benefici associati al Gerovital H3 o composti simili è la mancanza di studi in doppio cieco, controllati con placebo, che dimostrano un significativo miglioramento dei risultati che proclamavano imprenditori e medici anti-invecchiamento", ha aggiunto.


Ulteriori studi sono stati successivamente condotti per approfondire un possibile effetto inibitore MAO del cloridrato di procaina e ogni successivo beneficio neurocognitivo, ma non c'è mai stata alcuna prova che la procaina e i suoi preparati possano curare o prevenire il deterioramento cognitivo o la demenza.


"Il Gerovital H3 sembra aver vissuto un recente rimbalzo nel marketing e nelle vendite negli Stati Uniti, soprattutto via Internet. La ricerca di "Gerovital H3" su Google o Yahoo! ritorna più di 300.000 risultati. I pazienti interessati e il pubblico devono essere informati sugli usi approvati e non approvati del cloridrato d
i procaina e devono esser consapevoli che non ci sono prove scientifiche a sostegno di benefici per la salute o di effetti sistemici "anti-invecchiamento" del farmaco", conclude Perls.

 

 

 

 

 


Fonte: Boston University Medical Center, via EurekAlert!, a service of AAAS.

Riferimento: Thomas Perls. The Reappearance of Procaine Hydrochloride (Gerovital H3) for Antiaging. Journal of the American Geriatrics Society, 2013; 61 (6): 1024 DOI: 10.1111/jgs.12278

Pubblicato in Science Daily (> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Piccola area del cervello ci aiuta a formare ricordi specifici: nuove strade p…

6.08.2025 | Ricerche

La vita può dipanarsi come un flusso continuo, ma i nostri ricordi raccontano una storia...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Antiossidanti aiutano contro vari problemi di salute, ma è complicato capire q…

3.11.2025 | Esperienze & Opinioni

La descrizione di antiossidante è tutta nel nome: gli antiossidanti contrastano gli ossi...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)