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La fosfatidilserina può migliorare la memoria e le funzioni cognitive nell'Alzheimer?

La fosfatidilserina è un integratore alimentare che ha suscitato un certo interesse come potenziale trattamento per l'Alzheimer e altri problemi di memoria.


Diversi studi con la fosfatidilserina indicano che migliora le capacità cognitive e il comportamento. Tuttavia, i miglioramenti durano solo pochi mesi e sono stati osservati solo nelle persone con i sintomi meno gravi.


Inizialmente, gli integratori di fosfatidilserina erano prodotti dalle cellule cerebrali delle mucche. Ma a causa delle preoccupazioni sulla malattia della mucca pazza, la maggior parte dei produttori ora ottengono gli integratori da derivati della soia o del cavolo.


Studi preliminari hanno dimostrato che anche gli integratori di fosfatidilserina di origine vegetale possono offrire vantaggi, ma sono necessarie ulteriori ricerche. Tuttavia, nessuno studio moderno ha continuato a concentrarsi sulla fosfatidilserina, suggerendo quindi un suo effetto limitato.


Ricordare che la Food and Drug Administration non richiede ai produttori di fornire la prova dei potenziali rischi e benefici della fosfatidilserina - o di qualsiasi integratore. Consultare il proprio medico prima di iniziare a prendere un qualsiasi integratore dietetico.

 

 

 

 

 


Fonte: Glenn Smith, Ph.D. in Imperial Valley News (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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