Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Rudolph Tanzi: pensieri sul Leqembi e sul futuro dei farmaci per l'Alzheimer

Leqembi

Il farmaco immunoterapico anti-amiloide Leqembi è l'inizio di una nuova ed entusiasmante era nel trattamento del morbo di Alzheimer (MA), ma non è la risposta finale al suo trattamento. Lo studio clinico ha dimostrato che rallenta il declino cognitivo nei pazienti con lo stadio più lieve del MA. Tuttavia, dobbiamo fare molto di più per trattare tutti i pazienti e prevenire questa malattia nella fase pre-sintomatica.

 

Sfruttare ciò che abbiamo imparato

Sono stato uno dei tre ricercatori che hanno scoperto il gene amiloide (APP) nel 1987, il primo gene del MA. Da quel momento, il nostro laboratorio non ha mai vacillato nella convinzione che è l'amiloide-beta (Aβ) a provocare il MA. Tuttavia, tutti i dati, dalla genetica alle scansioni cerebrali, indicano che l'amiloide provoca il MA allo stesso modo in cui il colesterolo alto causa la malattia coronarica. In altre parole, la deposizione di amiloide nel cervello inizia il processo della malattia decenni prima dei sintomi.


La deposizione di amiloide per decenni determina l'insidiosa perdita di neuroni nel cervello, che porta alla fine ai sintomi di demenza. Sarebbe meglio stroncare la deposizione di amiloide sul nascere, quando apprendiamo per la prima volta che l'amiloide si sta accumulando nel cervello. La buona notizia è che abbiamo già l'esame del sangue e le scansioni del cervello per determinare quando l'amiloide inizia ad accumularsi nel cervello, decenni prima che vi sia abbastanza perdita neuronale nel cervello da provocare declino cognitivo.


Il Leqembi abbassa l'amiloide ma è molto costoso e richiede una risonanza magnetica di routine per garantire che il cervello non si gonfi o che non vi sia emorragia, i due effetti collaterali del farmaco. Ciò renderebbe difficile usare Leqembi per una diffusa prevenzione dell'accumulo di amiloide nei milioni di persone che attualmente hanno l'amiloide in accumulo nel loro cervello, ma non hanno ancora sintomi di MA.

 

Il Leqembi è un ottimo inizio ma non la risposta finale

Proprio come dobbiamo misurare e abbassare il colesterolo all'inizio della vita per ridurre il rischio di malattia coronarica, dobbiamo misurare e ridurre i livelli di amiloide nel cervello all'inizio della vita per ridurre il rischio di MA. Ridurre l'amiloide solo quando la demenza è già evidente non sarà sufficiente per affrontare la disfunzione cognitiva. Trattare l'amiloide solo dopo che sorgono sintomi di demenza è come abbassare il colesterolo quando è già presente la malattia coronarica avanzata o l'insufficienza cardiaca congestizia.


Pertanto, la chiave sarà usare una strategia di 'diagnosi precoce - intervento precoce' per abbassare l'amiloide decenni prima che si verifichino i sintomi, per ridurre il rischio di MA. Il problema è che il Leqembi è attualmente troppo costoso e non sicuro per i decenni di utilizzo necessari per prevenire il MA in milioni di persone che hanno già amiloide in accumulo nel cervello, ma sono ancora a decenni dai possibili sintomi della demenza legata al MA. 

 

Speranze per il seguito

L'approvazione di Leqembi da parte della FDA ora apre le porte ad altri farmaci anti-amiloide che sono più convenienti e più sicuri del Leqembi per abbassare l'amiloide cerebrale, sia per il trattamento che per la prevenzione del MA. Negli ultimi 20 anni, il mio laboratorio ha sviluppato farmaci amiloidi più sicuri e più convenienti, che ora sono pronti per studi clinici al McCance Center.


I nostri farmaci anti-amiloide includono un modulatore gamma secretasi, che abbassa la produzione di amiloide nel cervello e combinazioni di farmaci noti che possono essere riproposti per eliminare l'amiloide dal cervello e ridurre l'infiammazione, si spera in modo sicuro e conveniente.


In sintesi, anche se il Leqembi elimina l'amiloide in modo molto efficace, il costo e il profilo di sicurezza potrebbero non consentirgli di essere un vero strumento di prevenzione per le masse che ne hanno bisogno per evitare il MA più avanti nella vita.


La buona notizia è che il Leqembi ha ora aperto le porte ai farmaci come quelli che stiamo sviluppando al McCance Center, volti a raggiungere lo stesso obiettivo, ma, in modo molto più sicuro e più conveniente. In questo modo, un giorno si spera che vengano usati per la prevenzione precoce del MA, iniziando decenni prima dei sintomi, quando si può ottenere il massimo beneficio clinico.

 

 

 


Fonte: Rudy Tanzi PhD, direttore dell'unità Genetics and Aging Research, condirettore del McCance Center for Brain Health, condirettore del Massgeneral Institute for Neurodegenerative Disease

Pubblicato su massgeneral.org (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

 

Notizie da non perdere

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

[Domenic Praticò] Consigli pratici per diventare un super-anziano

1.12.2025 | Esperienze & Opinioni

Quando si parla di invecchiamento, sappiamo che esso non è un processo uniforme e uguale per tutt...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Cervello del toporagno si restringe in inverno e rinasce in estate: c'è q…

10.09.2025 | Ricerche

I toporagni comuni sono uno dei pochi mammiferi noti per restringere e far ricrescere in...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Antiossidanti aiutano contro vari problemi di salute, ma è complicato capire q…

3.11.2025 | Esperienze & Opinioni

La descrizione di antiossidante è tutta nel nome: gli antiossidanti contrastano gli ossi...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Il litio potrebbe spiegare, e trattare, l'Alzheimer?

19.08.2025 | Ricerche

Qual è la prima scintilla che innesca la marcia ruba-memoria del morbo di Alzheimer (MA)...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)