Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


L’ambiente protesico: spazi di cura per il benessere delle persone con demenza

Moyra Jones in 1957 at ValleyviewHospitalMoyra Jones a 21 anni (nel 1957) all'ospedale Valleyview vicino a Vancouver (BC/Canada)

L'ambiente protesico rappresenta un valido supporto per le persone con demenza, fungendo da vera e propria "protesi" che facilita il riconoscimento dei luoghi, delle funzioni e dei percorsi. In questo contesto, il concetto di protesi non si limita a un dispositivo che sostituisce una parte mancante o compromessa, ma si estende agli spazi, alle persone e alle attività, trasformandosi in uno strumento di cura essenziale e parte integrante del percorso terapeutico.


Per raggiungere questo obiettivo, è fondamentale promuovere un processo di demedicalizzazione dell’ambiente, volto a compensare il deterioramento cognitivo attraverso un’attenta progettazione degli spazi e un adattamento delle dinamiche umane e interpersonali.

 

Come deve essere un ambiente protesico per persone con demenza?

Un ambiente terapeutico. L'obiettivo è attenuare gli effetti dell'inabilità e fornire il massimo supporto alle capacità ancora presenti; mirando, cioè, non tanto al recupero diretto delle abilità, quanto al miglioramento funzionale, attraverso la riduzione dello stress e dell'insicurezza causati dalla difficoltà di comprendere l'ambiente.

Un ambiente sicuro. La sicurezza nell’ambiente protesico deve garantire libertà e autonomia alla persona con demenza, riducendo al minimo la necessità di sorveglianza o contenimento da parte del caregiver. L’ambiente deve promuovere serenità, attenuare stress e paure, facilitando il riconoscimento degli spazi come familiari. Inoltre, è fondamentale prevedere spazi ampi e privi di ostacoli, che consentano il wandering in sicurezza, favorendo il movimento senza rischi e riducendo situazioni di disagio o confusione.

Un ambiente semplice. La semplificazione deve essere graduale e adattata alle abilità funzionali, percettive e cognitive residue; mantenendo un equilibrio tra i due estremi di iperstimolazione ed ipostimolazione. È quindi essenziale che il personale e i familiari individuino prima gli elementi di stress presenti nell'ambiente e, successivamente, integrino elementi facilmente riconoscibili e significativi per la persona, piuttosto che limitarsi alla loro semplice rimozione.

Un ambiente flessibile. Per soddisfare il criterio di flessibilità si devono garantire soluzioni ambientali adattabili ai sintomi e all'evoluzione della malattia, permettendo all'ambiente di adeguarsi alle esigenze mutevoli della persona affetta da demenza. L'obiettivo è quello di mantenere l'indipendenza funzionale, senza togliere abilità che la persona è ancora in grado di compiere.

Un ambiente familiare e personale. La protesi di cura è personalizzata, poiché ogni ambiente deve poter riflettere lo stile di vita delle persone che lo abitano. Ad esempio, se il cliente è appassionato d’arte, si possono inserire un quadro o materiale per dipingere; o se invece predilige l’amore per il verde, si possono predisporre delle piante da curare, anche in assenza di un vero e proprio orto. O ancora, per rendere l’ambiente il più possibile familiare, è utile allestire dei corridoi progettati per ricordare i corridoi di una casa.
Questi spazi possono essere decorati con oggetti familiari di uso quotidiano, come cappelli, borse e altri indumenti, oltre a contenere cestini con gomitoli di lana e pezzi di stoffa. L’ambiente quindi deve promuovere il legame di attaccamento, personalizzando gli spazi in base alle passioni e interessi della persona. Acquisire una conoscenza approfondita della biografia dell'individuo è essenziale per integrarsi nella sua realtà e nel suo mondo, in modo da comprendere il significato che la persona attribuisce alla propria esperienza. 


In conclusione, la percezione dell'ambiente è profondamente associata alla memoria delle esperienze passate, alle aspettative, ai desideri e al bagaglio culturale di ogni persona. L'assistenza e la cura, dunque, sono fornite in contesti che vanno oltre la neutralità, impregnati di elementi che condizionano non solo la cura in sé, ma anche la persona, le emozioni e le azioni. «Spazio, ritmo, materia, luce, significati: l’architettura non è solo un fatto statico, oggettivo, sempre misurabile, perché la sua percezione si compie solo “dentro” all’uomo che la “vive” interpretandola.

 

 

 


Fonte: Dott.ssa Angelica Carron

Riferimenti:

  • Moyra Jones. Gentlecare. Un modello positivo di assistenza per l’Alzheimer, Roma, Carocci, 2005.
  • E Bortolomiol, L Lionetti, E Angiolini. Gentlecare. Cronache di assistenza. Soluzioni, modalità e idee di applicazioni del metodo, Trento, Erickson, 2016.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)