Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Antipsicotici aumentano rischio di polmonite per le persone con Alzheimer

I farmaci antipsicotici sono associati ad un aumento del rischio di polmonite nelle persone con Alzheimer (AD), secondo una nuova ricerca eseguita all'Università della Finlandia Orientale. Il rischio di polmonite era più alto all'inizio del trattamento antipsicotico, ed è rimasto elevato anche nell'uso a lungo termine. Non sono state osservate differenze importanti tra gli antipsicotici più diffusi.


La polmonite è stata elencata come una delle principali cause di morte nell'avvertimento della FDA del 2005 sull'uso di antipsicotici per il trattamento dei sintomi comportamentali e psicologici della demenza. Da allora, gli antipsicotici sono stati associati a un aumento del rischio di polmonite da diversi studi, ma erano carenti le ricerche tra le persone con demenza. Tuttavia, quasi un terzo dei finlandesi con Alzheimer utilizzano farmaci antipsicotici.


L'associazione tra farmaci antipsicotici e ricoveri o decessi dovuti a polmonite nel 2005-2012 è stata studiata nello studio di coorte MEDALZ dell'Università della Finlandia Orientale. Lo studio includeva 60.584 persone con una diagnosi clinica verificata di Alzheimer. Le persone che avevano usato farmaci antipsicotici o che avevano avuto la polmonite entro un anno prima dell'inizio del follow-up e coloro che avevano la schizofrenia e il disturbo bipolare sono stati esclusi dallo studio. I risultati sono stati confrontati con una coorte di persone senza Alzheimer.


L'incidenza di polmonite aggiustata per età durante i periodi di utilizzo degli antipsicotici è risultata simile nelle coorti AD e non-AD (9,5/100 persone-anno e 10,2/100 persone-anno, rispettivamente), mentre il rischio più alto di polmonite tra le persone con Alzheimer era evidente anche durante il non-uso (4,8/100 anni-persona in quelli con Alzheimer e 2,4/100 persone-anno per coloro che non hanno l'Alzheimer).


Perciò l'uso di antipsicotici era associato ad un rischio doppio di polmonite nelle persone con Alzheimer e anche a un incremento più elevato del rischio relativo (3,43 volte) tra coloro senza Alzheimer.


I risultati indicano che l'uso di antipsicotici è legato ad un rischio più alto di polmonite, indipendentemente dall'età, dalla progettazione dello studio, dalla durata del trattamento, dalla scelta dei farmaci o dalle comorbidità. Inoltre, lo studio comprendeva solo casi di polmonite che portano alla ospedalizzazione o morte, implicando che l'aumento effettivo del rischio può essere anche superiore.


Di conseguenza, il rapporto rischio-beneficio deve essere attentamente considerato nel prescrivere antipsicotici, e il periodo di trattamento deve essere clinicamente il più breve possibile.


Lo studio ha coinvolto anche ricercatori dell'Università di Helsinki e del Karolinska Institutet.

 

 

 


Fonte: University of Eastern Finland (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Anna-Maija Tolppanen, Marjaana Koponen, Antti Tanskanen, Piia Lavikainen, Reijo Sund, Jari Tiihonen, Sirpa Hartikainen, Heidi Taipale. Antipsychotic use and risk of hospitalisation or death due to pneumonia in persons with and without Alzheimer’s disease. Chest, 2016; DOI: 10.1016/j.chest.2016.06.004

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Come evitare che la demenza derubi i tuoi cari del loro senso di personalità, …

25.11.2025 | Esperienze & Opinioni

Ogni tre secondi, qualcuno nel mondo sviluppa la demenza; sono oltre 57 milioni di perso...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Cervello del toporagno si restringe in inverno e rinasce in estate: c'è q…

10.09.2025 | Ricerche

I toporagni comuni sono uno dei pochi mammiferi noti per restringere e far ricrescere in...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)