Coloro che entrano nella terza età possono essere preoccupati che i problemi di memoria siano un chiaro segno che è partito l'Alzheimer o un'altra forma di demenza.
Ma questa preoccupazione può non essere giustificata. Quando gli esseri umani invecchiano, è normale occasionalmente e momentaneamente dimenticare qualcosa, secondo il dottor Paul Winner, neurologo di West Palm Beach e professore di neurologia alla clinica Nova Southeastern University di Fort Lauderdale. "E' un po' più difficile ricordare quando diventiamo più anziani, ma il punto è che deve essere solo un po'. In realtà c'è molto poco declino di memoria in tutta la nostra vita, anche a 80 anni" dice Winner.
Il neurologo, autore di '7 steps to a Healthy Brain' (sette mosse per un cervello sano), ha condiviso suggerimenti sulla perdita di memoria in un recente incontro alla Palm Beach Round Table, dichiarando fra l'altro che le persone che soffrono di perdita di memoria episodica (l'incapacità di ricordare eventi completi, come un matrimonio) possono avere un problema reale. "Potrebbe non essere l'Alzheimer, quello che si teme sempre. Può essere qualcos'altro, qualcosa di semplice: un farmaco, un disturbo del sonno. Ci sono molte ragioni, ma c'è bisogno di aiuto, soprattutto se si ha più di 55 anni".
Il Dr. Karl Dhana, un geriatra direttore medico del MorseLife, concorda sul fatto che una dimenticanza marginale con l'invecchiamento non è necessariamente un precursore di demenza: "Si può dimenticare qualche nome, alcune cose, ma con la demenza la perdita di memoria peggiora e comincia a interferire con la capacità di funzionare in modo indipendente. In altre parole, ci si perde nel proprio appartamento o sulla strada verso il supermercato anche se si vive nei dintorni da un milione di anni". MorseLife è un'organizzazione non-profit di West Palm Beach che, tra i vari servizi, offre alloggio indipendente o assistito agli anziani.
Oltre alla perdita di memoria, i malati di Alzheimer possono soffrire di cambiamento di personalità. "Le persone pososno diventare aggressive" ha detto Dhana.
Winner ha detto che è importante che, dopo i 50 anni ognuno si sottoponga ad una valutazione medica in modo da avere una base su cui confrontare i potenziali cambiamenti nella memoria. La scienza ha prodotto strumenti migliori per diagnosticare e curare la demenza, ma la chiave è sempre che questa sia scoperta all'inizio del processo. Le persone con Alzheimer spesso non sanno che stanno perdendo di memoria, ma la famiglia e gli amici possono intervenire per assicurare loro una cura: "Stiamo imparando che questa malattia inizia almeno 10 anni prima che sia possibile la diagnosi. I farmaci attuali possono rallentare la progressione della malattia". Winner raccomanda inoltre di camminare 40 minuti al giorno, sei giorni la settimana per mantenere il cervello sano e ridurre il rischio di demenza.
Sia il neurologo che il geriatra raccomandano le attività che mantengono la mente attiva.
"La cosa più importante è pensare al tuo cervello come un muscolo e a quella che viene chiamata riserva cognitiva", ha detto Dhana. "Stimolando il cervello si può costruire una riserva cognitiva - facendo cruciverba, sudoku, impegnandosi in attività sociali, avendo un sacco di amici, leggendo, prendendo lezioni - qualsiasi tipo di stimolazione in modo che quando questi assalti iniziano a ferire il cervello si ha la riserva per tamponarli".
Pubblicato su PalmBeachDailyNews.com il 26 febbraio 2011
Traduzione di Traduzione di Franco Pellizzari.
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