Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Fare chiasso gioioso, trovare il modo di farli essere "più presenti"

Sperimentiamo cose incredibili in questo lavoro con la demenza. Una delle esperienze migliori è quando inseriamo la musica nel nostro lavoro. Persone che non potranno mai più parlare, o hanno difficoltà a trovare parole comuni, spesso possono ancora cantare e ricordare tutte le parole delle canzoni preferite.

La voce potrebbe non essere forte come anni prima. Ci possono essere note più tremolanti, ma l'amore per il canto è ancora forte in molti dei nostri anziani.

La loro generazione è stata quella che ha cantato molto, sia in chiesa o in sinagoga, nel coro della scuola, o semplicemente hanno cantato insieme con gli amici all'angolo di strada, questa è stata una generazione di canto! Purtroppo le generazioni più giovani hanno perso questo sentimento per la canzone. Noi non tendiamo a riunirci a cantare come facevano i nostri anziani. Hanno capito i legami forti e la gioia che il canto di gruppo può portare. Non hanno mai dimenticato questa esperienza, né hanno dimenticato le canzoni. Queste canzoni sollevavano e unificavano questa generazione più anziana in un modo che nessun altro potrebbe fare in realtà. Questa musica oggi può ancora elevarli e unirli.

Queste sono persone che possono non ricordare i nomi dei loro familiari. Potrebbero non essere in grado di nominare oggetti semplici come un tavolo o uno spazzolino da denti, ma ricordano ogni parola delle proprie canzoni preferite. C'è semplicemente qualcosa nella musica che accende il cervello, qualcosa che suscita la memoria. La musica è una via diretta per raggiungere le persone affette da Alzheimer. Persone che erano in grado di suonare uno strumento musicale prima della malattia di solito può ancora suonare lo strumento nellla fase dell'Alzheimer. Possono essere un pò arrugginiti, possono avere perso gran parte della loro abilità con lo strumento, ma spesso possono ancora suonare. Se hanno l'opportunità, le persone con Alzheimer possono allenarsi con il loro strumento e possono fare meglio! Lo sappiamo perché l'abbiamo visto accadere.

Dom era stato pianista e insegnante di canto corale tutta la sua vita da adulto. Quando lo abbiamo incontrato, aveva vissuto con l'Alzheimer per molti anni. Vivendo bloccato in una unità di demenza, Dom era diventato isolato, aggressivo e difficile da affrontare. Tuttavia, quando si è seduto al pianoforte nella sala riunioni della struttura di lunga degenza, poteva suonare melodie a memoria per ore! Era un meraviglioso musicista che suonava con squilli, brio e grande gioia. Il suo viso si illuminava tutto e si perdeva nella musica. La gente si riuniva spontaneamente intorno al pianoforte e insieme cantava con Dom che suonava.

C'era solo una stranezza in questo magico recital musicale di Dom. Da qualche parte in ogni canzone, inseriva una frase o due della melodia "Listen to the Mockingbird" fischiando a lungo frammenti di questa canzone. Dom avrebbe potuto essere nel mezzo di una ezecuzione favolosa del Coro Alleluia, o alla fine di "My Country Tis of Thee" e poi, improvvisamente, partiva a fischiettare la canzone "Listen to the Mockingbird". I cantanti che di solito accompagnavano Dom nei suoi concerti improvvisati erano incredibilmente tolleranti per questa sua piccola licenza musicale. O provavano a cantare un paio di righe di "Listen to the Mockingbird", o aspettavano pazientemente che il fischio di Dom finisse per tornare al brano originale. Tornava sempre alla canzone, e con nostro stupore, ricominciava a suonare la melodia dove l'aveva interrotta prima con la sua sigla e il suo fischio. Erano le poche volte che lo vedevamo socievole, rilassato e felice. La musica era l'unica cosa che sembrava raggiungerlo. Attraverso la musica, Dom ha dato a se stesso e a molti altri ore di gioia genuina.

Uno dei momenti più piacevoli nel nostro lavoro è quando portiamo fuori la batteria per un cerchio dei tamburi. Incontriamo persone che ci dicono che non possono suonare la batteria perché non hanno nessun senso del ritmo. Diciamo loro che se hanno un battito cardiaco, hanno il ritmo nel loro corpo. La cosa notevole circa l'esperienza del tamburo è che, dopo un breve periodo, il gruppo inizia battendo il tamburo insieme, utilizzando lo stesso ritmo. Di solito cominciano in modo caotico, e poi, via via, trovano un ritmo comune e tutti iniziano a colpire il tamburo allo stesso momento. Siamo rimasti sbalorditi la prima volta che l'abbiamo visto accadere. La gente stava in ascolto gli uni degli altri e poi iniziava a suonare con l'altro. E' un'esperienza meravigliosa che lega.

Vediamo ogni tipo di batteristi nel cerchio dei tamburi dell'Alzheimer. Alcune persone usano il tamburo come un mezzo per allontanare lo stress o la rabbia. Li vediamo battere il tamburo con tutte le loro forze, con la bocca serrata ermeticamente. Dopo qualche tempo, questi batteristi arrabbiati cominciano a calmarsi, e a unirsi nel ritmo del cerchio. I loro volti tirati si rilassano e le smorfie sono sostituite da un sorriso. Vediamo anche batteristi timidi, persone che colpiscono timidamente e dolcemente i tamburi. Dopo qualche tempo, questi batteristi timidi perdono gradualmente le loro inibizioni e a volte li vediamo picchiare sui tamburi, battere il tempo con i piedi, assorbiti completamente dal ritmo che li circonda. Ci sono molti tipi di batteristi nel nostro cerchio di tamburi, ma, nel tempo, tutti gli uomini sperimentano la propria felicità e un legame vero con gli altri del cerchio.

Gran parte della nebbia e della confusione dell'Alzheimer comincia a svanire in questi cerchi di tamburi e vediamo la gioia della vita splendere attraverso i volti dei batteristi. Per le persone che lottano con il linguaggio, o che non possono più usarlo, il cerchio dei tamburi è un modo meraviglioso per esprimere quelle emozioni che non possono più esprimere attraverso le parole. La musica offre alle persone con Alzheimer la possibilità di rilasciare le emozioni represse, condividere i sentimenti con il gruppo, trovare sostegno da parte del circolo di cantanti e batteristi.

C'è un vecchio proverbio che dice: Dio è felice quando si lavora insieme, ma lui ci ama di più quando cantiamo insieme. Tutti noi, quelli con Alzheimer e quelli di noi che li amano, noi tutti possano riunirci e fare tutto il rumore allegro del mondo!

 

Brenners


Scritto da Tom e Karen Brenner, gerontologi Montessori, ricercatori, consulenti, formatori e scrittori dedicati a lavorare per il cambiamento della cultura nel settore dell'invecchiamento. Ulteriori informazioni su Tom e Karen a Brenner  Pathways.

Pubblicato su Alzheimer's Reading Room il 14 aprile 2011 Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese. I siti terzi raggiungibili dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente; in particolare si segnala la presenza frequente di una istituzione medica con base in Germania (xcell-Center) che propone la cura dell'Alzheimer con cellule staminali; la Società Tedesca di Neuroscienze ha più volte messo in guardia da questa proposta il cui effetto non è dimostrato. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione, una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e a informarti:

Notizie da non perdere

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Il litio potrebbe spiegare, e trattare, l'Alzheimer?

19.08.2025 | Ricerche

Qual è la prima scintilla che innesca la marcia ruba-memoria del morbo di Alzheimer (MA)...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)