Persone anziane sono scaricate al pronto soccorso [PS] dell'ospedale dai familiari; alcuni per andare in vacanza, altri incapaci di affrontare la pressione di assistere a tempo pieno.
I dipendenti di questi reparti sono sempre più preoccupati e frustrati dal peso aggiunto dagli anziani fragili che arrivano alla loro porta a Natale, Pasqua e prima dei ponti.
![]() Maria Tosti, che soffre di demenza, con il figlio Andrew che ... non l'ha mai lasciata alla porta dell'ospedale, ma dice di capire come la pressione dell'assistenza spinge altri a farlo. Foto Danielle Smith |
Il St Vincent's, il Royal North Shore, il Concord e il Nepean sono tra gli ospedali sotto pressione dai cossidetti "scaricatori della nonna". Un impiegato del PS del St Vincent ha detto: "Dovresti sentire che scuse. Quando tutto è detto e fatto, non è diverso dall'abbondonare il cane fuori del canile". Altri, più comprensivi, accusano il grave deficit di strutture di supporto, aggiungendo che i caregivers diretti sono spesso alla disperata ricerca di spazio per respirare, e perciò gli ospedali finiscono per essere l'unica opzione.
Richard Paoloni, direttore del PS del Concord Hospital, ha dichiarato: "E' un problema molto reale di cui la comunità è in gran parte inconsapevole, e deve essere affrontato ora perché questi problemi stanno per essere aggravati nei prossimi 10 anni a causa di un aumento enorme nella nostra popolazione di anziani". Il dottore, che è anche presidente di facoltà dell'Australasian College for Emergency Medicine alla NSW, aggiuge: "Ho visto questi episodi al mio ospedale. Persone portano parenti anziani al PS, scompaiono e poi diventano non contattabili. Questo ha un impatto sull'ospedale perché quegli anziani devono stare in un letto di cura acuta fino a quando ritorna la loro famiglia, anche molti giorni. Questo è un letto fondamentale, utilizzato da qualcuno che non è ammalato e che in realtà dovrebbe essere in una casa di cura".
La Elder Abuse Prevention Association [Associazione per la Prevenzione degli Abusi sugli Anziani] ha chiesto un'inchiesta sul cosiddetto "scarico della nonna", descrivendolo come "un fenomeno comune a livello nazionale". Association spokeswoman Lillian Jeter said: ''Spare a thought for the poor old soul abandoned in such a way. Lillian Jeter, portavoce dell'associazione, ha detto: "Pensa al povero Cristo abbandonato in questo modo. Puoi, anche lontanamente, immaginare come possa sentirsi?" Aggiungendo che: "Ci sono strutture adeguate là fuori, ma, purtroppo, alcune persone sono troppo preoccupate di andare in spiaggia e un malato di demenza o un parente in sedia a rotelle non è l'accessorio che molti vogliono in spiaggia. Sanno che un ospedale non rifiuterebbe mai un anziano e lo sfruttano".
Il termine "scaricatore di nonna" è nato negli Stati Uniti durante la metà degli anni '90. Anche se nessuna ricerca dettagliata è stata condotta qui [in Australia], il dottor David Eddey dell'Australasian College of Emergency Medicine, stimava nel 2009 che 76 anziani ogni anno venivano abbandonati fuori dei 38 reparti di PS dello stato del Victoria. Nick Brennan, direttore dei servizi geriatrici del St Vincent's Hospital, ha dichiarato: "Potremmo certamente raccontare alcune storie terribili di persone che hanno chiaramente utilizzato il sistema ospedaliero e i servizi di emergenza per risolvere i loro problemi indesiderati". Ha ricordato il caso di una famiglia che ha inviato un parente che soffriva di demenza come un pacco su un treno che arrivava alla stazione centrale di Sydney. "Credo che fossero semplicemente a corto di opzioni. La linea di fondo è che le famiglie sanno che queste persone alla fine finiranno in spazi pubblici, vagheranno senza obiettivo, diventeranno confuse, e quindi qualcuno le prenderà in carico. Il successivo porto di sbarco è il PS."
Ma il dottor Brennan ha sottolineato: "Quasi sempre, non è mai bianco e nero come sembra. Prendersi cura di una persona fragile e invecchiata è una delle cose più dure, stressanti, isolandi, emotivamente impegnative che si possono mai fare nella vita, ma la gente continuerà andrà avanti se sono in grado di fare qualche pausa. Una o due settimane per ricaricare le batterie e via di nuovo. Il problema è che quelle strutture coordinate che possono dare questa tregua ai badanti sono praticamente chiuse. Così, quando prenotano una vacanza, devono sperare allo spasimo che quando sarà il momento, saranno in grado di trovare una soluzione da qualche parte". Ha poi aggiunto: "I pochi servizi di sollievo che esistono sono prenotati molto rapidamente. Una volta che sono completi, si pone la questione. Le persone arrivano al PS e dicono, questa è mia suocera".
Il Northern Sydney Local Health Network, che gestisce il Royal North Shore Hospital, ha sostenuto che è "ingannevole ed emotivo" descrivere una pratica come lo "scarico della nonna". "Ci sono aneddoti di alcune famiglie che, trovando difficoltà a far fronte o non potendo accedere ad altri servizi sanitari durante il fine settimana o i periodi di vacanza, portano i loro parenti anziani ai PS", ha detto una portavoce. "Ospedali e PS sono qui per aiutare, ma, ovviamente, non sono ambienti appropriati o sani per gli anziani non ammalati o feriti. Chiediamo alle famiglie di considerarlo".
Un sondaggio del 2009 dell'Australian Bureau of Statistics ha rilevato che ci sono oltre 2,6 milioni di badanti a livello nazionale che forniscono supporto non retribuito ai familiari con disabilità, malattia mentale, condizione cronica, malattia terminale o vecchi e fragili. Più di 770.000 di questi sono stati assistenti primari, diretti. In media, le ore di assistenza sono circa 40 ore alla settimana. Nel caso di malattie mentali, la media aumenta a 104 ore a settimana. Il Dott. Brennan dichiara: "La vedo in questo modo: per la maggior parte dei caregivers, l'improvvisa mancanza di cure disponibili per un paziente anziano è un'emergenza. Ma devo anche accettare il fatto che io vedo un aspetto molto diverso della vita personale rispetto a molti operatori di PS. Il loro ruolo è quello di curare traumi, ossa rotte e attacchi di cuore. Sono professionisti formidabili, vanno oltre le loro possibilità. Quando hai una piccola, vecchia demente seduta lì perché i suoi caregivers sono scomparsi in vacanza, devi trovare una soluzione".
Tim Moore presidente di Carers Australia ha dichiarato: "C'è una carenza di strutture e alcuni dei modelli di sollievo che esistono non sono abbastanza flessibili per fornire un servizio qui e ora. Lo scorso anno abbiamo visitato badanti nelle aree metropolitane e rurali in tutto il paese. Pur incredibilmente pieni di ansia e sensi di colpa, ci hanno detto che gli ospedali sono a volte la loro unica scelta".
Scritto da Eamonn Duff su Sydney Morning Herald il 22 maggio 2011 - Traduzione di Traduzione di Franco Pellizzari.
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