Fissare negli occhi la Gioconda è snervante: indipendentemente dal punto da cui la guardi, la Gioconda sembra spostare il suo sguardo per stabilire un contatto visivo e fissarti intensamente.
Quali segnali non verbali ti comunicano i movimenti dei suoi occhi? Il movimento illusorio degli occhi di Monna Lisa colpisce una corda emotiva nei suoi ammiratori da quando Leonardo da Vinci l'ha dipinta nei primi anni del 16° secolo.
Da sempre, l'homo sapiens ha fatto affidamento sui movimenti oculari per trasmettere e interpretare importanti segnali non verbali a livello conscio e inconscio. La comprensione dei movimenti oculari è stata fondamentale per la nostra evoluzione e la sopravvivenza per millenni. Gli occhi della Gioconda attingono a questo aspetto innato della nostra natura umana.
Gli esseri umani sono gli unici primati con una parte bianca grande, luminosa e ben visibile dell'occhio, che si chiama sclera. Perché gli esseri umani si sono evoluti per avere cornee più visibili e fare affidamento su movimenti oculari come una forma di comunicazione non verbale? Le ricerche scientifiche più recenti dimostrano che i movimenti oculari sono fondamentali per il benessere, i legami e la sopravvivenza. La sclera altamente visibile rende possibile per noi rintracciare facilmente i movimenti saccadici e quelli oculari degli altri.
Cosa sono le saccadi?
Le saccadi sono i movimenti oculari fatti per ricevere informazioni visive e spostare la linea di visione da una posizione all'altra. Ci basiamo sulla precisione dei movimenti saccadici ogni millisecondo della nostra vita. Durante le normali condizioni quotidiane, ci sono circa 3-5 saccadi al secondo, quindi potremmo arrivare fino a circa mezzo milione di saccadi al giorno.
Gli esseri umani creano intuitivamente una narrazione basata sui segnali non verbali dei ritmi saccadici, sulla velocità dei movimenti oculari, come pure sulla quantità e angolo di sclera che è esposta in un dato momento.
Tutti sappiamo per esperienza di vita che la quantità di bianco dell'occhio, l'angolo e la velocità di direzione dei movimenti oculari, hanno un ruolo primordiale nella nostra interpretazione delle interazioni umane. Uno sguardo distolto, così come un contatto visivo diretto, possono avere una vasta gamma di significati a seconda della circostanza.
Ho compilato una lista di 12 modi in cui i movimenti oculari rivelano informazioni personali sulla base delle ultime ricerche scientifiche.
1. Movimenti oculari rapidi indicano un processo decisionale impulsivo.
In uno studio del 2014, i ricercatori della Johns Hopkins hanno riferito che le persone che sono meno pazienti o impulsive tendono a spostare gli occhi a velocità maggiore. Quando hanno confrontato la velocità dei movimenti saccadici dei volontari con la loro impulsività nel corso di una prova di pazienza, hanno visto una forte correlazione.
I ricercatori hanno concluso che le persone che hanno movimenti rapidi degli occhi tendono ad essere più impazienti. Questa correlazione può essere causata da un collegamento fondamentale tra il modo in cui il sistema nervoso valuta il tempo e la ricompensa nel controllo dei movimenti e durante i processi decisionali.
2. Occhi lenti riflettono una mente errante.
Uno studio del 2010 ha individuato una mente errante tracciando il modo in cui gli occhi si muovevano durante la "lettura distaccata", che si verifica quando gli occhi continuano a muoversi nella pagina, anche se la mente sta pensando a qualcosa di estraneo al testo e non assorbe le informazioni.
I ricercatori dell'Università di Pittsburgh hanno scoperto che i movimenti oculari variano secondo l'attenzione che il lettore sta prestando. Durante la lettura normale, gli occhi tendono a spostarsi da una parola alla successiva. Però quando la mente di qualcuno vaga, gli occhi si fissano di più su singole parole e arrancano lungo la pagina, e il lettore generalmente non assorbe il materiale.
3. Movimenti oculari lenti indicano il tuo livello di affaticamento.
Nel 2014, un team internazionale di scienziati ha monitorato le varie velocità dei movimenti saccadici per creare una metrica che misura i livelli di fatica. Per questo studio, i ricercatori hanno arruolato medici residenti che avevano turni di 24 ore.
Più una persona diventava affaticata, più lentamente si muovevano i suoi occhi, perché diminuiva la velocità saccadica. Questa ricerca rivela che la velocità dei movimenti saccadici è un indice eccellente per misurare oggettivamente i livelli di affaticamento.
4. Tracciare i movimenti oculari può spostare la bussola morale.
Uno studio di marzo 2015 condotto da un team internazionale di ricercatori ha riferito che le nostre decisioni morali possono essere influenzate dal punto in cui sono concentrati i nostri occhi quando prendiamo una decisione. I ricercatori hanno usato un nuovo metodo sperimentale per monitorare i movimenti degli occhi dei partecipanti. Essi hanno concluso che i processi necessari per raggiungere una decisione morale sono interconnessi con i nostri movimenti oculari e con il modo in cui vediamo il mondo.
5. Sguardo fisso indica il temperamento politico.
Uno studio del 2011 della Univesity of Nebraska-Lincoln ha scoperto che liberali e conservatori avevano risposte diverse di movimenti dell'occhio ad un segnale visivo. I ricercatori hanno misurato la reazione sia di liberali che di conservatori agli 'indizi dello sguardo', che indicano la tendenza di una persona a spostare la sua attenzione.
In questo studio, i liberali hanno risposto con forza ad un richiamo visivo che ha spostato lo sguardo fisso degli occhi, assieme alla loro attenzione, nella direzione suggerita da un volto sullo schermo del computer. Dall'altra parte, i conservatori avevano meno movimento degli occhi in risposta al suggerimento visivo e avevano meno probabilità di spostare il loro sguardo o l'attenzione.
6. Sonno REM riduce al minimo i ricordi dolorosi del PTSD.
Uno studio del 2011 eseguito all'Università della California di Berkeley ha scoperto che il tempo di sonno trascorso con 'movimento rapido degli occhi' (REM, rapid eye movement) può aiutare le persone con disturbo post-traumatico da stress (PTSD) a ridurre al minimo i ricordi dolorosi. I ricercatori, guidati da Matthew Walker, hanno visto che, durante il sonno REM, la chimica dello stress si spegne e il cervello elabora esperienze emotive in un modo che può smussare i ricordi dolorosi.
Questi risultati possono spiegare perché le persone con PTSD hanno difficoltà a recuperare le esperienze dolorose e soffrono di incubi ricorrenti, se non sono in grado di dormire attraverso un ciclo REM.
7. Sonno REM aumenta emozioni positive.
Uno studio del 2009 ha riferito che fare un pisolino che comprende un periodo di sonno REM rinfresca la sensibilità empatica del cervello per valutare le emozioni umane, diminuendo una devianza al negativo e amplificando il riconoscimento delle emozioni positive.
I ricercatori ritengono che i loro risultati sottolineino l'importanza del sonno REM come parte di un processo che aumenta le emozioni positive e mantiene i livelli ottimali di salute mentale sociale e professionale.
8. Movimenti oculari a scatti possono predire malattie neurodegenerative.
Uno studio del 2012 di ricercatori della University of Southern California ha riferito che alcuni disturbi neurologici possono essere identificati attraverso lo studio dei movimenti oculari. La loro ricerca fornisce nuove informazioni su come attenzione e controllo dello sguardo sono affetti da specifiche patologie neurodegenerative.
I partecipanti allo studio dovevano semplicemente "guardare e godersi" delle clip televisive, mentre i loro movimenti oculari venivano monitorati e registrati. I dati di tracciatura dell'occhio hanno permesso ai ricercatori di decodificare lo stato neurologico di ciascun individuo sulla base dei suoi movimenti oculari. Usando i dati di movimento degli occhi, sono riusciti a identificare gli anziani con il Parkinson con una precisione dell'89,6%.
9. Alterazioni dei movimenti oculari indicano Alzheimer precoce.
In uno studio 2014, un team internazionale di ricercatori ha riferito che si potrebbe usare il monitoraggio dei movimenti oculari di persone mentre leggono per identificare le alterazioni nella memoria di lavoro, che sono un primo indicatore dell'Alzheimer.
I ricercatori hanno scoperto che i pazienti con una diagnosi di Alzheimer probabile mostrano una esplorazione visiva meno concentrata, compresi dei movimenti più lenti dell'occhio quando leggono. Hanno anche dimostrato di restare fissati più a lungo durante l'elaborazione di nuove informazioni e di dovere leggere le frasi una seconda volta, per cogliere il pieno significato e il contesto di un brano scritto.
10. Movimenti involontari degli occhi per la diagnosi di ADHD.
Uno studio del 2014, pubblicato sulla rivista Vision, ha riferito che i movimenti involontari degli occhi riflettono con precisione la presenza di 'disturbo da deficit di attenzione/iperattività' (ADHD, attention-deficit hyperactivity disorder). I ricercatori riconoscono che l'ADHD è il disturbo comportamentale diagnosticato più comunemente, e spesso mal diagnosticato, nei bambini americani.
Sperano che la loro ricerca sui movimenti oculari possa dare ai professionisti medici uno strumento oggettivo per diagnosticare con precisione l'ADHD. Una diagnosi sbagliata di ADHD può portare a sovra prescrivere farmaci come Ritalin, Adderall e Dexedrine.
11. Mancanza di contatto visivo è 1° indicatore di autismo nei bambini piccoli.
Uno studio del 2013, pubblicato sulla rivista Nature, ha scoperto che il contatto visivo durante la prima infanzia può essere la prima indicazione di disturbi dello spettro autistico (ASD). I bambini di solito cominciano a concentrarsi sui volti umani nelle prime ore di vita. Imparare a cogliere inconsciamente spunti sociali prestando attenzione agli occhi di un'altra persona è la chiave della connessione sociale. I bambini con autismo, tuttavia, non mostrano interesse a mantenere il contatto visivo, rendendo difficile per loro leggere le facce.
In genere, l'autismo non viene diagnosticato prima dei due anni, quando cominciano a svelarsi altri ritardi nel comportamento e nelle competenze linguistiche sociali del bambino. Il monitoraggio dei movimenti oculari offre marcatori precoci per l'autismo. Più tempestiva è la diagnosi di autismo, maggiore è la probabilità che siano efficaci gli interventi di trattamento.
12. Movimenti oculari anomali possono diagnosticare una malattia mentale.
I ricercatori della University of Illinois di Chicago stanno studiando come usare sottili anomalie nel movimento degli occhi per diagnosticare le malattie mentali e quelle psichiatriche. Hanno scoperto che le irregolarità nel modo in cui gli occhi tracciano un oggetto in movimento riflettono difetti specifici nei circuiti neurali del cervello che corrispondono a particolari tipi di disturbi mentali. Ad esempio, i pazienti schizofrenici tendono ad avere difficoltà a tenere gli occhi concentrati su oggetti in lento movimento.
Gli studi sul movimento oculare forniscono un modo economico e non invasivo per capire più profondamente le differenti anomalie cerebrali alla base di varie malattie psichiatriche. Speriamo che in un prossimo futuro una migliore comprensione dei movimenti oculari e delle relative anomalie cerebrali permettano ai ricercatori di identificare prima gli individui ad alto rischio e che permettano agli specialisti di creare interventi più mirati per le persone con disturbi psichiatrici e malattie mentali.
Fonte: Christopher Bergland in Psychology Today (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.
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