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Sei consigli importanti per ridurre il rischio di Alzheimer

Fruit juiceAnche se non sappiamo, e forse non conosceremo mai, le cause esatte dell'Alzheimer, sappiamo che il cibo e le diverse scelte di vita sono strettamente legate ad una diminuzione nel proprio rischio di sviluppare la malattia.

Quelli che seguono sono sei fattori alimentari e di stile di vita importanti per ridurre drasticamente il rischio di sviluppare l'Alzheimer.

1. Bere succhi di verdura

Uno studio pubblicato sul numero di settembre dell'American Journal of Medicine indica che le persone che bevono tre o più porzioni di succhi di frutta e verdura alla settimana hanno un rischio del 76 per cento più basso di sviluppare l'Alzheimer rispetto alle persone che bevono meno di una porzione a settimana.

Poiché alcune persone sviluppano un alto livello di zucchero nel sangue e le relative minacce alla salute quando bevono succhi di frutta su base regolare, è meglio per tutti di attenersi a succhi di verdura. In mancanza di una centrifuga, si può mangiare molta verdura cruda.

2. Garantire l'assunzione regolare di acidi grassi omega-3

Uno studio pubblicato sul Journal of Neuroscience indica che una dieta ricca di acidi grassi omega-3, in particolare l'acido docosaesaenoico (DHA), può rallentare notevolmente la progressione dell'Alzheimer nei topi. I neuroscienziati di tutto il mondo sono concordi nel ritenere che il consumo di alimenti che sono ricchi di acidi grassi omega-3 è essenziale per costruire e mantenere un sistema nervoso sano, quel sistema che diventa disfunzionale in caso di Alzheimer. Alcuni cibi sani ricchi di acidi grassi omega-3 sono:

  • olio di fegato di merluzzo,
  • noci selvatiche immerse in acqua per qualche ora,
  • alghe,
  • portulaca,
  • semi di lino da terra fresca,
  • pesci di acqua fredda come il salmone selvaggio,
  • uova biologiche da uccelli ruspanti.

3. Sforzati di raggiungere e mantenere un peso corporeo sano per la tua altezza

Secondo una ricerca presentata alla 58a riunione annuale della American Academy of Neurology nell'aprile del 2006, le persone che sono in sovrappeso quando sono intorno ai 40 anni hanno un rischio maggiore di sviluppare l'Alzheimer in età più avanzata, rispetto a coloro che hanno un peso corretto a 40 anni.

4. Praticare attività mentalmente stimolanti

Le cellule che compongono il cervello, come quelle dei muscoli, hanno bisogno di essere esercitate per rimanersi sane e forti.

Se il tuo lavoro quotidiano non richiede la soluzione di problemi e/o essere creativi, valuta l'adozione di hobby che lo fanno. Non solo diminuisci il rischio di sviluppare l'Alzheimer, ma ti sentirai più vivo!

5. Evitare l'alluminio

Secondo il National Institutes of Health, "si è scoperto che alcuni composti di alluminio sono una componente importante dei danni neurologici caratteristici dell'Alzheimer". Le fonti più comuni di esposizione dell'alluminio sono:

  • formaggi fusi e pane di mais,
  • alcuni farmaci da banco come gli antiacidi e l'aspirina tamponata,
  • pentole in alluminio, soprattutto quando vi sono cucinati alimenti alcalini (come le verdure verdi) o cibi acidi (come i pomodori),
  • antitraspiranti.

Sebbene sia impossibile evitare completamente l'esposizione all'alluminio attraverso gli alimenti contaminati, l'aria e l'acqua, fare attenzione alle fonti di cui sopra può ridurre significativamente l'esposizione a lungo termine.

6. Evitare i vaccini e altre fonti potenziali di mercurio

Anche se la medicina tradizionale e la scienza non hanno ancora riconosciuto un legame tra l'esposizione al mercurio e il rischio Alzheimer, uno studio pubblicato nell'edizione 2001 del rivista Neuro Report indica che l'inalazione di vapori di mercurio può causare danni neurologici che sono sorprendentemente simile al danno che si trova nelle persone con Alzheimer. Le fonti più comuni di esposizione al mercurio sono:

  • il Thimerosal, un conservante che si trova in molti vaccini,
  • le otturazioni in amalgama dentale,
  • i frutti di mare, particolarmente i grandi pesci che sono alti nella catena alimentare,
  • lampadine compatte fluorescenti rotte

 

 


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Scritto da Dott Ben Kim in Teheran Times il 3 luglio 2011 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese. I siti terzi raggiungibili dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente; in particolare si segnala la presenza frequente di una istituzione medica con base in Germania (xcell-Center) che propone la cura dell'Alzheimer con cellule staminali; la Società Tedesca di Neuroscienze ha più volte messo in guardia da questa proposta il cui effetto non è dimostrato. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

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