Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


La pandemia del Coronavirus richiede risposte per i caregiver

Cari lettori: Questo è un momento di incertezza per tutti, ma per le persone che si prendono cura di anziani e altre persone vulnerabili, è terrificante.


Gli anziani sono particolarmente a rischio di COVID-19, la malattia respiratoria causata da coronavirus, e voi volete prendervi cura di loro, ma ...

  • gli ospiti nelle strutture vengono assistiti, ma non siete autorizzati a vederli, e le strutture sono anche a corto di personale a causa dei caregiver esposti o malati;
  • quelli che sono a casa da soli saranno più a rischio, visto che nessuno si prende cura di loro perché anche i professionisti sono chiamati a trovare modi creativi di dare aiuto;
  • i caregiver familiari che vivono con qualcuno che ha la demenza si trovano ad affrontare sfide enormi, forse con un minor numero di rifornimenti e senza aiuto esterno.


Questo è, forse, uno scenario da ultimo giorno. Tutti siamo impotenti in una certa misura, alcuni più di altri.

 

Il divieto di visite delle strutture

Anni fa, quando c'è stata una grave epidemia di influenza quando i miei genitori erano in una casa di cura, alle famiglie è stato proibito di entrare per 14 giorni. Mi sono affidata al telefono per restare in contatto con la mia mamma.


Per il papà, che aveva la demenza e non riusciva ad usare il telefono, ho stampato una pila di messaggi quotidiani che il personale della casa di cura avrebbe potuto dare uno ogni mattina (funzionerebbe anche inviare una cartolina per posta).


Sì, ci sono stati morti, ma quella era una passeggiata nel parco rispetto a ciò che sta accadendo ora. Inoltre, conoscevamo il personale della struttura e potevamo fidarci che avrebbe fatto tutto bene.


Posso solo immaginare il vostro terrore se i genitori sono stati collocati solo di recente in una struttura dove non sono ancora riusciti a sistemarsi, o forse peggio, se si trovano in una struttura di cui non vi fidate, nel migliore dei casi. Dovrete fare quello che tutti noi dobbiamo fare in questo momento e prendere le decisioni migliori in base alle circostanze personali. Difficile. Incredibilmente difficile.

 

Una genitore a casa da solo?

I vostri anziani vulnerabili sono a casa da soli senza nessuno che si prende cura di loro, perché anche solo entrare nel loro spazio di vita rappresenta un rischio? Solo voi, in tandem con i medici dei vostri genitori, potete decidere come procedere.


Tuttavia, se la solitudine è il rischio principale, quello che si può fare è cercare risorse in rete (siti web) o prodotti tecnologici (come app per smartphone) che:

  • danno suggerimenti per migliorare la qualità della vita e la connessione dei pazienti isolati;
  • danno sostegno emotivo e reale, e stimolano interazioni sociali;
  • aiutano come promemoria per i farmaci.


La comunità di caregiving sta cercando di far fronte a delle sfide senza precedenti, quindi non c'è una risposta globale che è giusta per tutti. Lavorate con i medici e poi prendete le vostre decisioni in base a ciò che sapete dei vostri cari e delle loro esigenze.


Come sempre nel caregiving, il vostro meglio è quello che riuscite a fare.

 

 

 


Fonte: Carol Bradley Bursack in Inforum (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)