Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Per pazienti e caregiver di Alzheimer, la pandemia porta più confusione e isolamento

Isolamento. Distanziamento sociale. Perdita di un sistema di supporto così necessario. Le restrizioni della pandemia coronavirus portano più confusione alla persona già disorientata con il morbo di Alzheimer (MA) o con altra demenza e può causare un grande stress per il caregiver.


Kate Swaffer, autrice di What the Hell Happened to My Brain? Living Beyond Dementia (Che diavolo è successo al mio cervello? Vivere al di là demenza) ha avuto la diagnosi di demenza frontotemporale nel 2008, quando aveva 49 anni. Le è stato detto di mettere in ordine le sue cose, smettere di lavorare e pensare ai suoi piani per l'assistenza futura.


Da tutte quelle raccomandazioni, lei in seguito ha coniato il termine 'disimpegno prescritto'. Sebbene i consigli ricevuti fossero significativi, la Swaffer dice che lei sentiva che erano basati su nozioni preconcette di come può vivere una persona con la demenza e prepararla per una vita senza speranza o senza pensieri di un futuro, una vita senza la capacità di essere positivi, resilienti e propositivi. In altre parole, una vita di isolamento.


Oggi, quelli con la malattia e i loro caregiver sono in un momento di 'disimpegno prescritto'. E, il consiglio è in contrasto con le esigenze di coloro che sono colpiti dal MA e dalla demenza. Interagire con gli altri può aiutare l'individuo interessato a mantenere un senso di appartenenza, assistere nella routine normale e, infine, promuovere la qualità della vita.


In assenza di interazione sociale, come possono fare i caregiver?


Se i loro cari sono in una struttura a lungo termine o di vita assistita, in questo momento i caregiver non possono entrare. Essi dovrebbero, tuttavia, cercare di mantenere la loro connessione con telefonate o usando un'applicazione di video-conferenza, come FaceTime o Zoom. Gli operatori delle strutture di assistenza spesso possono aiutare a organizzare questi collegamenti, per aiutare i caregiver e i familiari a mantenere un legame con il loro caro.


Il caregiving a casa può essere più impegnativo.


I caregiver possono lottare con spiegare i cambiamenti improvvisi alla routine. Il consiglio degli esperti: non allarmare inutilmente la persona interessata, e astenersi dal guardare continuamente cosa dice la televisione, in quanto può nascere un eccesso di ansia e stress sia per il caregiver che per il paziente.


I caregiver devono rispettare le normali precauzioni contro la diffusione del virus, come lavarsi di frequente le mani e coprirsi la bocca in caso di tosse e starnuti. Per quanto riguarda le mascherine per il viso, i Centri per il Controllo delle Malattie raccomandano di indossarne una se sei indisposto o se ti prendi cura di qualcuno che è malato.


Seguire anche i protocolli di pulizia, disinfettare le superfici toccate di frequente, come maniglie delle porte, interruttori della luce, banchi, telefoni, servizi igienici, rubinetti e lavandini di pulizia. Gli operatori devono seguire le istruzioni sulla disinfezione e usare una corretta ventilazione durante la pulizia. Non lasciare che questi detergenti siano gestiti dal paziente.


I tessuti, le salviette e i disinfettanti per le mani devono essere sempre a portata di mano e posti in tutta la casa in vari punti. Si suggerisce anche di sospendere gli appuntamenti dal medico e altre terapie esterne durante questo periodo, a meno che il caregiver e/o l'individuo colpito richiedano attenzione immediata.


Nel caso che sorga una condizione medica, contatta il medico di base immediatamente e segui il corso di azione consigliato. I farmaci possono essere acquistati e/o rimpiazzati nelle farmacie, molte delle quali offrono la consegna gratuita.


La sfida più grande, forse, è l'isolamento dalle attività sulle quali contano sia il caregiver che il paziente. Il caregiver dovrebbe sforzarsi di mantenere il massimo di routine e struttura, e avere a portata di mano le attività che la persona con MA gradisce, come puzzle, giochi di parole e film preferiti. Potresti provare a guardare album di foto o addirittura a crearne di nuovi. Sono tutti modi per coinvolgere e frenare la noia.


Inoltre, il caregiver potrebbe inventare alcune routine di esercizi facili; lascia che il paziente assista in cucina o che riordini la raccolta di ricette; o prova un giardinaggio semplice. Anche colorare e dipingere può aiutare a passare il tempo, così come ascoltare musica, che potrebbe stimolare un po' di danza improvvisata, che è piacevole e una grande forma di esercizio.


C'è anche un certo numero di applicazioni che possono tenere impegnati i caregiver e i loro cari. Qui ci sono solo alcuni esempi: “My Reef 3D”, un acquario interattivo che consente agli utenti di "dar da mangiare" al pesce; “Talking Tom Cat 2”, che ti permette di parlare con il personaggio gatto principale e il gatto risponde; e “Timeless”, che aiuta i malati di MA a ricordare eventi, restare impegnati con gli altri e aiuta a riconoscere l'altro attraverso la tecnologia di riconoscimento facciale.


Come tutti gli altri, attenersi a un'alimentazione corretta con particolare attenzione all'idratazione frequente. Poiché il sistema immunitario di un malato di MA potrebbe essere già compromesso, assicurati che beva abbastanza liquidi per tutto il giorno, per mantenere la salute generale.


Inoltre, i caregiver dovrebbero prestare attenzione ad eventuali sintomi simili a quelli dell'influenza o della salute respiratoria in se stessi e nei loro cari, e contattare immediatamente un medico se si presentano.


Anche la spiritualità può avere effetti positivi durante questo tempo. I caregiver e i loro cari possono trovare connessioni attraverso la preghiera e la meditazione e ascoltando canti spirituali e le letture preferite. Molti siti web e canali di YouTube offrono musica rilassante di sottofondo che porta un senso di pace e tranquillità in mezzo a tutte le distrazioni.

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.