Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Come superare le paure del Covid-19 e migliorare il tuo umore nel 2021

Dopo un anno di stress tossico indotto da così tanta paura e incertezza, ora è un buon momento per resettare, dare attenzione alla tua salute mentale e sviluppare alcuni modi sani per gestire le pressioni da ora in poi.


La scienza del cervello ha portato ad alcune tecniche senza farmaci che puoi mettere in atto in questo momento.


Sono psicologa sanitaria, e ho sviluppato un metodo che sfrutta le nostre emozioni sfrenate per spegnere rapidamente lo stress e invece attivare le emozioni positive. Questa tecnica di formazione emotiva cerebrale non è perfetta per tutti, ma può aiutare molte persone a liberarsi dallo stress quando si bloccano su pensieri negativi.

 

Perché la risposta allo stress è così difficile da spegnere

Tre cose cruciali rendono difficile disattivare le emozioni negative causate dallo stress:

  • La prima è che i nostri geni ci rendono ansiosi. I nostri antenati cacciatori-raccoglitori sopravvivevano assumendo che ogni fruscio di erba fosse un leone affamato in agguato, non degli uccelli innocui in cerca di semi. Siamo essenzialmente programmati per essere iperconsapevoli delle minacce, e il nostro cervello risponde rilasciando rapidamente sostanze chimiche di stress ed emozioni negative.
  • La seconda è che la cascata chimica degli ormoni dello stress nel cervello, associata alle emozioni negative, compromette la flessibilità cognitiva, il comportamento diretto dall'obiettivo e l'autocontrollo.
  • La terza è che la nostra tendenza ad evitare di affrontare le emozioni negative mette le persone in un ciclo perpetuo di ignorare sentimenti spiacevoli, che amplifica lo stress e il rischio di problemi della salute emozionale.


Gli approcci tradizionali per far fronte allo stress erano basati sulla terapia cognitivo-comportamentale, che si concentra sulla modifica dei modelli di pensiero e di comportamento. È stata sviluppata prima della nostra moderna comprensione del sovraccarico di stress.


I ricercatori dell'Università di New York hanno scoperto un paradosso: sebbene i metodi cognitivi siano efficaci nelle situazioni con poco stress, sono meno efficaci quando si tratta dell'alta quantità di stress della vita moderna. L'allenamento emotivo del cervello funziona con queste emozioni ad alto stress nel tentativo di domarle, rilasciando le emozioni negative come primo di due passaggi nella prevenzione del sovraccarico di stress.

 

Fase 1: rilasciare le emozioni negative

La rabbia è l'unica emozione negativa nel cervello che supporta l'agire, piuttosto che l'evitare e la passività. Studi hanno dimostrato che la soppressione della rabbia è associata alla depressione e che sopprimere la rabbia non riduce l'emozione. Il rilascio sano della rabbia ha invece dimostrato di ridurre altri rischi per la salute legati allo stress.


La nostra tecnica è spegnere il sovraccarico di stress con una raffica controllata di rabbia, per aiutare il cervello ad esercitare un controllo emotivo migliore e consentire alle emozioni di fluire piuttosto che diventare croniche e tossiche. Dopo quella prima breve esplosione, possono fluire altri sentimenti, a partire dalla tristezza, al lutto per la perdita di sicurezza, quindi la paura e il rimpianto, o cosa faremmo di diverso la prossima volta.


Puoi parlarti nelle varie fasi. Per sperimentare il processo, usa queste semplici frasi per esprimere i sentimenti negativi e rilasciare lo stress: "Mi sento arrabbiato per ...", "Mi sento triste per ...", "Ho paura per ..." e "Mi sento colpevole per ..."

 

Fase 2. Esprimere emozioni positive

Dopo aver rilasciato le emozioni negative, possono sorgere naturalmente quelle positive. Esprimi questi sentimenti usando lo stesso approccio: "Mi sento grato per ...", "Mi sento felice per ...", "Mi sento sicuro di ..." e "Mi sento orgoglioso che ..."


La tua mentalità può cambiare rapidamente, un fenomeno che ha molte potenziali spiegazioni. Una spiegazione è che negli stati positivi, possono attivarsi ​​spontaneamente i circuiti neurali del tuo cervello che memorizzano i ricordi da quando eri nello stesso stato positivo in passato. Un'altra spiegazione è che il passaggio dalle emozioni negative a quelle positive quieta il tuo sistema nervoso simpatico (che innesca la risposta lotta-o-fuggi) e attiva il sistema parasimpatico, che agisce più da freno per le emozioni forti.


Ecco come potrebbe apparire l'intero processo di sollievo dallo stress, come per me adesso:

  • Mi sento arrabbiato che siamo tutti isolati e non riesco a vedere il mio nuovo nipote Henry.
  • Odio che tutto sia così incasinato! ODIO TUTTO CIÒ!!
  • Mi sento triste per essere da solo adesso.
  • Ho paura che questo non finirà mai.
  • Mi sento colpevole di lamentarmi! Sono fortunato ad essere vivo e ad avere rifugio e amore nella mia vita.


Quindi il lato positivo:

  • Mi sento grato che mia nuora mi manda le foto di Henry.
  • Mi sento felice per aver riso insieme al mio coniuge stamattina.
  • Mi sento sicuro che questo alla fine passerà.
  • Mi sento orgoglioso di fare il meglio che posso per far fronte.


Dopo un anno scoraggiante, e con altre sfide in vista nel 2021, aggiornare il tuo approccio alle emozioni può essere un potenziatore dell'umore senza farmaci. Le nostre paure del Covid-19 non devono consumarci. Possiamo superare la risposta alla paura del cervello e trovare momenti che brillano di promesse.

 

 

 


Fonte: Laurel Mellin, prof.ssa emerita di Medicina di Famiglia e di Comunità, e di Pediatria, University of California San Francisco

Pubblicato su The Conversation (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.