Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


La positività aiuta a preservare e recuperare la memoria

Ecco una buona notizia per chiunque è preoccupato per il proprio cervello: studi hanno dimostrato che quasi la metà delle persone che sviluppano il lieve deterioramento cognitivo (MCI, mild congitive impairment) sono in grado di riguadagnare capacità cognitive normali, anche se gli scienziati non sanno perché.


Ora, un nuovo studio dei ricercatori dell'Università di Yale suggerisce che coloro che pensano positivamente all'invecchiamento hanno maggiori probabilità di preservare e recuperare la loro memoria e altre capacità cognitive rispetto a coloro che vi pensano negativamente.


L'MCI può essere diagnosticato quando un anziano ha più problemi con il pensiero e la memoria rispetto ai coetanei, secondo il National Institute on Aging. Quelli con disturbi di salute fisica e mentale, come il diabete e la depressione, hanno un rischio maggiore di sviluppare MCI rispetto ai suoi simili sani. E anche se non succede a tutti, quelli con MCI hanno un rischio maggiore di morbo di Alzheimer (MA) o di una forma simile di demenza rispetto a quelli che non sviluppano MCI.


Poiché in precedenza era stato dimostrato che un pensiero positivo può ridurre lo stress causato dalla perdita di capacità cognitive e di fiducia in se stessi a causa della ridotta cognizione, i ricercatori di Yale hanno proposto che il pensiero positivo può effettivamente aiutare il recupero dall'MCI, specialmente in coloro che pensano positivamente al processo di invecchiamento.


Questo studio includeva 1.716 uomini e donne over-65, con un'età media tra 77 e 78 anni, senza o con un certo grado di MCI. I partecipanti sono stati divisi in due gruppi: quelli con un atteggiamento positivo sull'invecchiamento e quelli con un atteggiamento negativo, in base ai risultati del test Attitude Toward Aging (una sotto-scala della Philadelphia Geriatric Morale Scale). Ad esempio, è stato chiesto loro se erano d'accordo o in disaccordo con l'affermazione: "Più invecchio, più mi sento inutile".


Tali dati sono stati raccolti da ciascun partecipante ogni due anni, per 12 anni, per verificare i cambiamenti nella cognizione e, infine, il recupero cognitivo. I tempi del recupero cognitivo/memoria si basavano sul primo progresso dall'MCI alla cognizione normale.


I risultati sono stati significativi: i partecipanti con convinzioni positive di invecchiamento, indipendentemente dalla gravità del loro MCI al basale, avevano una probabilità di recupero superiore del 30% rispetto a quelli con credenze negative sull'invecchiamento. Nonostante anche alcuni con convinzioni negative dell'invecchiamento abbiano recuperato la cognizione, i partecipanti al gruppo di credenze positive che si sono ripresi hanno raggiunto questo risultato due anni prima. Quei partecipanti che non avevano MCI al basale avevano maggiori possibilità di mantenere la cognizione normale più a lungo.


Gli atteggiamenti nei confronti dell'invecchiamento sono spesso tratti dalla cultura di un individuo, sottolineano gli autori dello studio. Quindi credono che, poiché le credenze positive sull'invecchiamento possono essere modificate e rafforzate, è possibile lavorare con individui che hanno credenze negative sull'invecchiamento, perché anche loro possano avere maggiori possibilità di recuperare più rapidamente le capacità cognitive perdute.

 

 

 


Fonte: Susan McQuillan in Psychology Today (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: BR Levy, MD Slade. Role of positive age beliefs in recovery from mild cognitive impairment among older persons. JAMA Networks Open, 2023, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.