Alla ricerca di strumenti sicuri, affidabili e accessibili per diagnosticare con precisione l'Alzheimer, i ricercatori della Scuola Perelman di Medicina dell'Università della Pennsylvania hanno trovato un nuovo metodo di diagnosi e monitoraggio della malattia, utilizzando una innovativa tecnica di risonanza magnetica (MRI) chiamata Arterial Spin Labeling (ASL - Contrassegno Circolazione Arteriosa) per misurare i cambiamenti nella funzione del cervello.
Il team ha determinato che il test ASL-RM è una promettente alternativa allo standard attuale (un PET specifico che richiede l'esposizione a piccole quantità di un analogico radioattivo del glucosio) che costa circa quattro volte più di una ASL-RM stessa.
Due studi appaiono ora in Alzheimer's and Dementia: The Journal of the Alzheimer's Association and Neurology. L'ASL-RM può essere usata per misurare le variazioni neurodegenerative in modo simile alle scansioni Tomografia a Emissione di Positroni Fluorodeossiglucosio (FDG-PET), attualmente utilizzate per misurare il metabolismo del glucosio nel cervello. Entrambi i test sono correlati al declino cognitivo nei pazienti con Alzheimer.
"Il flusso ematico regionale nel tessuto cerebrale è strettamente accoppiato al consumo di glucosio regionale, il combustibile che il cervello usa per funzionare. Aumenti o diminuzioni nel funzionamento del cervello sono accompagnati da cambiamenti sia nel flusso sanguigno che nel metabolismo del glucosio", ha spiegato John A. Detre, MD, professore di Neurologia e Radiologia alla Penn, autore dello studio, che ha lavorato sull'ASL-RM negli ultimi 20 anni. "Abbiamo progettato l'ASL-RM per permettere al flusso ematico cerebrale di essere visualizzato in modo non invasivo e in quantità, utilizzando uno scanner MRI di routine".
Quando si sospetta l'Alzheimer, i pazienti in genere sono sottoposti in genere a una risonanza magnetica all'inizio per ricercare cambiamenti strutturali che potrebbero indicare altre cause mediche, come un ictus o un tumore al cervello. Aggiungendo circa 10-20 minuti il tempo al test, l'ASL può essere incorporata nella routine di risonanza magnetica e acquisire le misure funzionali atte ad individuare in anticipo l'Alzheimer, trasformando un test di routine clinica (MRI strutturale) in test sia strutturale che funzionale.
"Se l'ASL-RM fosse inclusa nella diagnosi iniziale di routine, farebbe risparmiare il tempo di ottenere una scansione PET ulteriore, che è riservata ai casi di incertezza di diagnosi, e potrebbe potenzialmente accelerare la diagnosi," ha detto David Wolk , MD, Professore Associato di Neurologia e vicedirettore del Centro di memoria Penn, e collaboratore di questa ricerca.
Gli studi segnalati questa settimana mostrano un confronto tra l'ASL-RM e la FDG-PET in un gruppo di pazienti Alzhiemer e di controllo, appaiati per età. Il flusso sanguigno cerebrale e il metabolismo del glucosio sono stati misurati simultaneamente iniettando il tracciante PET durante lo studio di risonanza magnetica. I dati sono stati poi analizzati in due modi diversi.
Nel primo studio, ora online in Alzheimer's and Dementia, immagini da ASL-RM e FDG-PET di 13 pazienti con diagnosi di Alzheimer e 18 di controllo, appaiati per età, sono stati analizzati mediante ispezione visiva. La revisione, indipendente e cieca, dei due test da parte di esperti medici di medicina nucleare, ha dimostrato la capacità uguale di escludere (sensibilità) o di diagnosticare (specificità) l'Alzheimer. Né l'ASL-RM né la FDG-PET ha dimostrato un chiaro vantaggio rispetto ai test quantitativi.
Nel secondo studio, pubblicato su Neurology, immagini da ASL-RM e FDG-PET sono state confrontate statisticamente in ogni punto del cervello con l'analisi computerizzata. I dati di 15 pazienti affetti da AD sono stati comparati con quelli di 19 adulti sani di pari età. I modelli di riduzione del flusso ematico cerebrale erano quasi identici ai modelli del metabolismo del glucosio ridotto del FDG-PET, tutt'e due differivano dai modelli di riduzione della materia grigia visti in AD. "Dato che la ASL-RM è completamente non invasiva, non ha alcuna esposizione a radiazioni, è ampiamente disponibile e facilmente incorporata in routine standard di risonanza magnetica, è potenzialmente più adatta per lo screening e il monitoraggio longitudinale delle malattie della FDG-PET", hanno detto gli autori dello studio su Neurology.
Ulteriori studi si concentreranno su campioni di maggiori dimensioni, inclusi i pazienti con decadimento cognitivo lieve e altri tipi di malattie neurodegenerative.
Collaboratori dello studio dalla Penn includono Erik S. Musiek, MD, PhD; Marc Korczykowski, Babak Saboury, Patricia M. Martinez; Janet S. Reddin, PhD; Abass Alavi, MD, Daniel Y. Kimberg; Joel Greenberg, PhD, e Steven E . Arnold, MD. Un ulteriore ricercatore della Astra-Zeneca ha contribuito alla ricerca. Lo studio è stato finanziato da sovvenzioni del National Institute of Neurological Disorder and Stroke (NINDS) dei National Institutes of Health, dal National Institute of Mental Health (NIMH) e dal National Center for Research Resources (NCRR), oltre a un finanziamento dell'Alleanza tra Penn e AstraZeneca. Il Dr. Dentre è un inventore sul brevetto dell'Università di Pennsylvania per l'ASL-RM.
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Fonte: Materiale della University of Pennsylvania School of Medicine.
Riferimento: Erik S. Musiek, Yufen Chen, Marc Korczykowski, Babak Saboury, Patricia M. Martinez, Janet S. Reddin, Abass Alavi, Daniel Y. Kimberg, David A. Wolk, Per Julin, Andrew B. Newberg, Steven E. Arnold, John A. Detre. Direct comparison of fluorodeoxyglucose positron emission tomography and arterial spin labeling magnetic resonance imaging in Alzheimer's disease. Alzheimer's and Dementia, 2011; DOI: 10.1016/j.jalz.2011.06.003.
Pubblicato in ScienceDaily il 16 novembre 2011 - Traduzione di Franco Pellizzari.
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