Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Cattiva salute mentale collegata a problemi di sonno e ritmi circadiani

Ogni cellula del corpo ha un ritmo circadiano, che segue un ciclo di quasi 24 ore sincronizzato con il giorno e la notte. Questi ritmi circadiani sono fondamentali per la salute e il benessere.


Ma il nostro ritmo circadiano può essere interrotto quando il nostro stile di vita non corrisponde a questo ciclo naturale giorno-notte, ad esempio, se lavoriamo a turno di notte o subiamo il jet lag. Anche fattori come l'invecchiamento, la genetica e alcune condizioni mediche (es: malattie autoimmuni e Alzheimer) sono collegati a rotture del ritmo circadiano a lungo termine.


I disturbi del sonno e del ritmo circadiano possono anche prevedere l'insorgenza e la ricaduta di alcuni disturbi della salute mentale, come depressione, ansia, disturbo bipolare e schizofrenia. Più sono gravi le interruzioni del sonno e quelle circadiane, peggiori sono gli umori di una persona, il rischio di recidiva e gli esiti del trattamento della salute mentale.


Ma nonostante le prove mostrino questo legame, rimane in gran parte sconosciuto il perché esiste. Questo è ciò che la ricerca condotta da me e dai miei colleghi ha cercato di capire. Abbiamo scoperto che le interruzioni del sonno e del ritmo circadiano sembrano innescare o peggiorare una serie di disturbi mentali, che includono disturbo bipolare e depressione.


Abbiamo anche scoperto alcuni dei meccanismi biologici specifici che potrebbero confermare questo legame. La nostra revisione ha valutato tutte le ricerche pubblicate negli ultimi dieci anni su diversi disturbi mentali, come depressione, ansia e psicosi. Ci siamo concentrati principalmente su adolescenti e giovani adulti.


Abbiamo scoperto che la maggior parte dei giovani con una diagnosi di condizione di salute mentale aveva anche problemi di sonno, come l'insonnia (difficoltà ad addormentarsi e continuare a dormire), ritardo nei tempi del sonno e peggiore vigilanza diurna. Abbiamo anche scoperto che un terzo delle persone con disturbo bipolare (e altri disturbi mentali) aveva un ritmo circadiano interrotto, per cui vanno a dormire e si svegliano più tardi del solito.


Il nostro studio ha anche individuato alcuni dei meccanismi che possono spiegare il legame tra problemi del sonno e disturbi della salute mentale. Tra questi meccanismi c'è una maggiore vulnerabilità a livello genetico o molecolare alla distruzione del ritmo circadiano.


Abbiamo anche scoperto che alcuni partecipanti hanno subito cambiamenti nell'attività cerebrale causati da problemi di segnalazione chimica che possono influenzare i livelli di sonno e umore. L'esposizione inappropriata alla luce (come troppo poca luce naturale o troppa luce artificiale di notte) e mangiare troppo tardi la sera o di notte sono altri comportamenti che possono innescare problemi di sonno e del ritmo circadiano.


È importante sottolineare che abbiamo dimostrato che la maggior parte degli studi eseguiti fino ad oggi ha esaminato solo l'effetto del sonno sull'umore o gli effetti dell'interruzione circadiana sull'umore, separatamente. Entrambi sono stati studiati raramente insieme, poiché la valutazione del sonno è molto più comune (e più facile) rispetto ai ritmi circadiani. Questa è una delle attuali limitazioni cruciali della ricerca che devono essere affrontate negli studi futuri.

 

Disallineamento circadiano

Un 19enne su sette sperimenta un disturbo mentale in tutto il mondo. La depressione e l'ansia sono tra le cause principali di malattia e disabilità tra gli adolescenti, e il suicidio è la 4a causa di morte tra i 15 e i 29enni. Inoltre, non affrontare i disturbi mentali in adolescenza può estenderli all'età adulta.


L'adolescenza non è solo un momento particolarmente vulnerabile per lo sviluppo di disturbi mentali, ma è anche un momento in cui cambiano il sonno e i ritmi circadiani. Gli adolescenti spesso dormono fino a tardi, per un ritardo nel loro ritmo circadiano causato dallo sviluppo, ma devono svegliarsi presto per la scuola. Di conseguenza, spesso dormono meno del necessario, il che può peggiorare la loro salute mentale.


La nostra revisione evidenzia quanto sia importante prestare attenzione alle interruzioni del ritmo circadiano nei giovani, specialmente quando si tratta di rischio di determinati problemi di salute mentale. Ed evidenzia anche la necessità di considerare i problemi di sonno e circadiani quando qualcuno ha problemi di salute mentale. Affrontando tali problemi, potremmo migliorare la salute mentale e la qualità della vita.

 

Interventi sul sonno e sui ritmi circadiani

Al momento, i trattamenti per i problemi del sonno (come l'insonnia) coinvolgono la terapia cognitivo-comportamentale e la restrizione del sonno. Questi si concentrano sul miglioramento del sonno, mentre i problemi di salute mentale dovuti all'interruzione del ritmo circadiano non vengono affrontati direttamente.


La nostra revisione ha evidenziato i trattamenti che possono aiutare a migliorare la qualità dell'umore e del sonno e allineare i ritmi circadiani. Ciò includeva assunzione tempestiva di farmaci, esposizione alla luce naturale del giorno (e riduzione della luce notturna), nonché il cibo e l'attività fisica diurna. Sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere meglio i benefici di questi trattamenti nei contesti del mondo reale.

 

 

 


Fonte: Sarah Chellappa (prof.ssa di neuroscienze, Università di Southampton) in Conversation (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

 

Notizie da non perdere

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)