Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Costi dei farmaci per le malattie neurologiche continuano ad aumentare

drugs money Image by drobotdean on Freepik.com

La quantità di denaro che le persone pagano di tasca propria per i farmaci di marca che trattano le malattie neurologiche come la sclerosi multipla (SM), l'Alzheimer e il Parkinson, continuano ad aumentare, specialmente quelli per la SM, secondo uno studio pubblicato su Neurology®.


Lo studio ha rilevato che i costi medi pagati direttamente per i farmaci per la SM sono aumentati del 217% in 9 anni. I costi sono diminuiti per i farmaci in cui sono state introdotte versioni generiche.


"In alcuni casi il costo immediato per i pazienti è aumentato molto più del costo totale del farmaco, indicando che i pazienti stanno assumendo una quantità sproporzionata dell'onere di questi aumenti di costi", ha affermato la prima autrice dello studio Amanda V. Gusovskyky MPH/PhD della Ohio State University di Columbus. "In altri casi in cui sono stati introdotti farmaci generici con costi complessivi diminuiti, i costi immediati per i pazienti non sono calati, quindi non hanno avuto benefici da queste riduzioni".


Per lo studio, i ricercatori hanno esaminato i costi dei farmaci di 5 malattie neurologiche comuni dal 2012 al 2021, usando i dati delle richieste di rimborso dell'assistenza sanitaria privata. Lo studio ha coinvolto 186.144 persone con epilessia, 169.127 con neuropatia periferica, 60.861 con Alzheimer o altra demenza, 54.676 con SM e 45.909 con Parkinson.


I farmaci per la SM hanno avuto il maggiore aumento dei costi, passati dai $ 750 all'anno nel 2012 ai $ 2,378 all'anno nel 2021. Tutti i farmaci per MS hanno visto l'aumento dei costi diretti.


"I costi dei farmaci per la SM rimangono eccezionalmente elevati e rappresentano un onere finanziario sostanziale per le persone con questa malattia devastante", ha affermato la Gusovsky. "È indispensabile sviluppare soluzioni politiche come limiti sui costi, prezzi basati sul valore e incoraggiare la produzione di farmaci generici per affrontare questo problema".


Lo studio ha scoperto che il costo di diversi farmaci per queste malattie è diminuito dal 48% all'80% negli anni successivi all'introduzione della versione generica del farmaco. La Gusovsky ha affermato che sia i neurologi che i pazienti dovrebbero prendere in considerazione l'uso di farmaci generici o biosimilari, ove disponibili, per il controllo dei costi.


Ha osservato che studi precedenti hanno dimostrato che gli alti costi possono creare oneri come debito medico, saltare cibo o altri elementi essenziali o non assumere farmaci con la frequenza prescritta, il che può portare a complicazioni e costi più elevati in seguito. Una limitazione dello studio è che i dati rappresentano addebiti fatturati, che sono una stima dei costi effettivi.

 

 

 


Fonte: American Academy of Neurology (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: AV Gusovsky, [+4], JF Burke. Costs Are Still on the Rise for Commonly Prescribed Branded Neurologic Medications. Neurology, 2024, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)