Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Uso di robot nelle case di riposo riduce ricambio di dipendenti e migliora l'assistenza agli ospiti

Hug robot in nursing homeFoto: Hug e University of Notre Dame.

Avendo di fronte un elevato turnover (=ricambio) dei dipendenti e una popolazione che invecchia, le case di cura si rivolgono sempre più ai robot per completare vari compiti di assistenza, ma pochi ricercatori hanno analizzato il modo in cui queste tecnologie incidono sui lavoratori e sulla qualità delle cure.


Il nuovo studio di un esperto dell'Università di Notre Dame (Indiana / USA) sul futuro del lavoro rileva che l'uso del robot è associato ad un aumento dell'occupazione e della permanenza dei dipendenti, una migliore produttività e una maggiore qualità di cure. La ricerca ha importanti implicazioni per il luogo di lavoro e per il settore delle cure a lungo termine.


Yong Suk Lee, professore associato di tecnologia, economia e affari globali della Notre Dame, è il primo autore dello studio, pubblicato in Labour Economics. La maggior parte degli studi sui robot sul posto di lavoro si sono concentrati sulla produzione e sul settore industriale, ma la ricerca di Lee ha aperto nuove strade analizzando l'assistenza a lungo termine e osservando i diversi tipi di robot utilizzati in questo contesto. I ricercatori hanno attinto da sondaggi sulle case di cura giapponesi condotti nel 2020 e 2022.


"La nostra ricerca si è concentrata sul Giappone perché è una società di superager (super invecchianti) che fornisce un buon esempio di ciò che il futuro potrebbe comportare altrove: una popolazione in declino, una quota in crescita di anziani e una quota in calo di persone in età lavorativa", ha detto Lee. "Dobbiamo essere pronti per questa nuova realtà".


Nel 2022, ad esempio, oltre 57 milioni di residenti statunitensi erano over-65, secondo il Consiglio Nazionale sull'Invecchiamento, e l'Ufficio del censimento prevede che entro il 2050 questo numero crescerà a 88,5 milioni.

 

L'impatto sui lavoratori

In un futuro con più anziani che richiedono cure, usare i robot in modo mirato potrebbe dare benefici a lavoratori e pazienti, ha affermato Lee. Lo studio ha analizzato tre tipi di robot che sono sempre più usati nelle strutture di vita assistita:

  • Robot di trasferimento, che gli infermieri usano per sollevare, spostare e ruotare i pazienti a letto e nella stanza.
  • Robot di mobilità, che i pazienti usano per muoversi intorno e fare il bagno.
  • Robot di monitoraggio e comunicazione, che includono tecnologie come la visione via computer e sensori del letto in grado di monitorare i dati dei pazienti, come i loro movimenti, e condividerli con gli operatori.


"Abbiamo scoperto che l'adozione dei robot integra gli operatori di assistenza riducendo i tassi di abbandono", ha affermato Lee. “Questo è importante perché il turnover è una grande preoccupazione nelle case di cura. I lavoratori in genere provano un grande dolore fisico, in particolare alle ginocchia e alla schiena. Il lavoro è difficile e la paga è bassa. Quindi l'uso del robot era associato alla fidelizzazione dei dipendenti. Pur essendo associato ad un aumento complessivo dell'occupazione, l'uso di robot sembra aver aiutato alcuni lavoratori più di altri: era associato ad una maggiore esigenza di dipendenti part-time e meno esperti e a una minore domanda di lavoratori più esperti".

 

Migliorare la cura del paziente

I pazienti hanno avuto benefici dalle strutture che hanno usato robot, secondo lo studio. Le case di cura che il team di Lee ha studiato hanno riferito una diminuzione dell'uso di restrizioni ai pazienti e di piaghe da decubito di cui gli ospiti delle case di cura soffrono comunemente, in gran parte a causa della mancanza di mobilità. Lee ha spiegato:

"Entrambe le metriche sono usate largamente nel settore delle cure a lungo termine per misurare gli esiti dei pazienti. Rimuovendo la tensione fisica associata a determinati compiti, i robot potrebbero aver permesso agli operatori sanitari di concentrarsi su compiti più adatti agli esseri umani. I robot possono migliorare la produttività spostando i compiti svolti dagli operatori sanitari a quelli che coinvolgono tocco umano, empatia e manualità. Alla fine, i robot possono aiutare i lavoratori a fornire un livello più elevato di assistenza ai pazienti".

 

Il futuro del lavoro

Quest'ultima ricerca, eseguita in collaborazione con Toshiaki Iizuka della University of Tokyo e Karen Eggleston della Stanford University, è inserita nel lavoro continuo di Lee per esaminare come le nuove tecnologie, tra cui l'intelligenza artificiale e la robotica, influenzano la disuguaglianza e il futuro del lavoro.


"Questa ricerca fornisce approfondimenti critici su come le società possono riuscire a navigare tra le sfide della cura delle popolazioni invecchiate", ha affermato Lee. "Aiuterà a informare il lavoro del settore delle cure a lungo termine e ci aiuterà a capire meglio come le tecnologie influiscono su lavoratori e pazienti".

 

 

 


Fonte: Josh Stowe in University of Notre Dame (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Y Suk Lee, T Iizuka, K Eggleston. Robots and labor in nursing homes. Labour Economics, 2025, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

 

Notizie da non perdere

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.