Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Exergames: Giochi al computer che 'potrebbero aiutare a combattere la demenza'

Esperti dicono che fare esercizio con giochi al computer, può mantenere il cervello e il corpo in forma e potrebbe allontanare la demenza.

Uno studio rivela che i cosiddetti "exergames" [giochi con esercizio fisico], che combinano l'attività fisica con caratteristiche interattive del videogioco, aumentano i poteri mentali e fisici dei giocatori.


Caratteristiche come la concorrenza e i scenari tridimensionali invogliano la gente ad utilizzare i giochi più spesso e intensamente. La ricerca ha dimostrato che l'esercizio fisico può prevenire o ritardare la demenza - ma solo il 14% delle persone nella fascia di età di 65-74 anni e solo il 7% degli ultra-75enni lo fanno regolarmente. Lo studio Cybercycle ha arruolato 101 volontari da 58 a 99 anni nelle strutture di riposo indipendente con accesso a una cyclette all'interno.

nick clegg cheers after hitting a bullseye while playing archery on a nintendo wii 675568285Nick Clegg esulta dopo aver colpito l'obiettivo giocando a tiro con l'arco sulla Nintendo Wii

Coloro che utilizzavano una bici equipaggiata con un display di realtà virtuale, con tour in 3D e corse contro un "ghost rider" [concorrente ipotetico], "hanno avuto un rallentamento della progressione del decadimento cognitivo lieve del 23%, rispetto a coloro" che hanno usato una bici tradizionale, senza il display.


Il Dr Cay Anderson-Hanley, dell'Union College di Schenectady, New York, riconosce che i videogiochi potrebbero trasformare la salute mentale e fisica delle persone. Ha detto: "Abbiamo scoperto che, per gli anziani, l'esercizio interattivo potenziato dalla realtà virtuale (il 'cybercycling') due o tre volte alla settimana per 3 mesi, ha dato maggiori benefici cognitivi e forse una maggiore protezione contro il decadimento cognitivo lieve rispetto a una dose simile di esercizio tradizionale".


La Dssa Marie Janson, dell'Alzheimer Research UK, ha dichiarato: "Sappiamo già che l'esercizio fisico è un modo importante per mantenere corpo e mente in buona salute. I risultati di questo piccolo studio suggeriscono che la combinazione di esercizio fisico e mentale con l'"exergaming" potrebbe avere effetti ancora più benefici sulle funzioni cognitive degli anziani rispetto al normale esercizio da solo. Saranno necessari studi più grandi e approfonditi per capire fino in fondo quale specifico aspetto dell'exergaming potrebbe dare il vantaggio, ma i primi risultati sono molto interessanti. Anche se può essere non realistico aspettarsi che le persone investano in tecnologia exergaming, le scoperte mostrano che l'attività fisica sia mentale che fisica è importante per mantenere la mente attiva in età avanzata. Con 820.000 persone nel Regno Unito già affette da demenza, e una popolazione sempre più anziana, è importante investire nella ricerca di strategie preventive che possono contribuire a mantenere la nostra cognizione un po' più alungo".


Paul Arciero, professore di salute e scienze fisiche al Skidmore College di New York, ha detto: "Non è stata trovata alcuna differenza nella frequenza, intensità o durata di esercizio tra i due gruppi, indicando che fattori diversa da quello umano e di allenamento sono stati responsabili del beneficio cognitivo". Le funzioni mentali - o cognitive - delle persone sono state valutate con test di pianificazione, memoria e problem solving, prima, durante e dopo il periodo di studio.


Il dottor Anderson-Hanley ha detto: "Essere immersi in un paesaggio 3D, anticipare le curve e essere in competizione con altri, richiede ulteriore attenzione, più ampia attenzione divisa e migliore processo decisionale. Il nostro studio implica che gli anziani che scelgono l'exergaming interattivo con l'esercizio fisico e cognitivo oltre all'esercizio tradizionale possono avere ulteriore vantaggio cognitivo, e forse prevenire il declino, il tutto con lo stesso sforzo fisico".

 

 

 


Pubblicato in Mirror il 17 gennaio 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese.
I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare a informarti. Clicca qui a destra:

Notizie da non perdere

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.