Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Efficacia dei farmaci amplificata dall’utilizzo di nanoparticelle che puntano la 'Centrale Energetica' delle cellule

Animal mitochondrion diagram en (edit).svgLe nanoparticelle hanno mostrato un grande potenziale nella somministrazione mirata di farmaci alle cellule, ma i ricercatori della University of Georgia hanno ulteriormente affinato il processo di trasporto del farmaco utilizzando nanoparticelle per portare i farmaci a un organello specifico all'interno delle cellule.

Prendendo di mira i mitocondri, spesso chiamati "centrale energetica delle cellule", i ricercatori possono aumentare l'efficacia delle terapie che fanno agire i mitocondri, utilizzate per curare il cancro, l’Alzheimer e l'obesità, in studi condotti con cellule in coltura.


"Il mitocondrio è un organello complesso molto difficile da raggiungere, ma queste nanoparticelle sono state progettate in modo da fare il lavoro giusto al posto giusto"
, ha detto l'autrice senior Shanta Dhar, assistente professoressa di chimica al Franklin College of Arts and Sciences della UGA. La Dhar e il co-autore, studente di dottorato Sean Marrache, ha utilizzato un polimero biodegradabile, approvato dalla FDA per fabbricare le nanoparticelle e le ha poi utilizzate per incapsulare e testare farmaci che trattano una varietà di condizioni. I risultati sono stati pubblicati questa settimana nell’edizione anticipata della rivista Proceedings of National Academy of Sciences.


Per verificare l'efficacia del loro sistema che punta il farmaco contro il cancro, hanno incapsulato il farmaco lonidamina, che agisce inibendo la produzione di energia nei mitocondri, e, separatamente, una forma di vitamina E antiossidante. Hanno quindi trattato cellule tumorali in coltura e hanno trovato che il puntamento mitocondriale aumenta l'efficacia dei farmaci di più di 100 volte rispetto ai soli farmaci e di cinque volte rispetto al trasporto di farmaci con nanoparticelle che puntano l'esterno delle cellule.


Analogamente, il composto curcumina ha mostrato risultati promettenti inibendo la formazione delle placche amiloidi che sono un segno di Alzheimer, ma si degrada rapidamente in presenza di luce ed è scomposto rapidamente dall'organismo. Incapsulando la curcumina nelle nanoparticelle che puntano ai mitocondri, tuttavia, i ricercatori sono stati in grado di ripristinare la capacità delle cellule cerebrali in coltura di sopravvivere nonostante la presenza di un composto che favorisce la formazione della placca. Quasi il 100 per cento delle cellule trattate con le nanoparticelle che puntano i mitocondri, sono sopravvissute alla presenza del composto che induce la placca, rispetto al 67 per cento delle cellule trattate con curcumina libera e il 70 per cento delle cellule trattate con nanoparticelle che colpiscono l'esterno delle cellule.


Infine, i ricercatori hanno incapsulato il farmaco anti-obesità 2,4-DNP (che agisce inducendo la produzione di energia nei mitocondri in modo meno efficiente) nelle loro nanoparticelle e hanno scoperto che ha ridotto la produzione di grassi da parte delle cellule in coltura (note come preadipociti) del 67 per cento rispetto alle cellule trattate con il farmaco da solo e del 61 per cento delle cellule trattate con nanoparticelle che colpiscono l'esterno delle cellule.


"Molte malattie sono associate alla disfunzione dei mitocondri, ma molti dei farmaci che agiscono sui mitocondri non possono raggiungerli"
, ha detto Marrache. "Invece di cercare di alterare i farmaci, riducendone l’efficacia, li incapsuliamo in queste nanoparticelle e li portiamo con precisione ai mitocondri”.


La Dhar ha detto che portare farmaci ai mitocondri non è un'impresa semplice. Dopo essere entrate nelle cellule, le nanoparticelle entrano in un centro di smistamento noto come endosoma. La prima cosa la Dhar e Marrache dovevano dimostrare era che le nanoparticelle sfuggono all’endosoma e non finiscono nel centro di raccolta delle cellule, il lisosoma.


I mitocondri sono protetti da due membrane, separate da uno spazio interstiziale. La membrana esterna consente di passare solo a molecole di una certa dimensione, mentre la membrana interna consente di passare solo a molecole di una determinata gamma di cariche. I ricercatori hanno costruito una biblioteca di nanoparticelle e le hanno testate fino a quando non hanno identificato la gamma di dimensioni ottimali (da 64 a 80 nanometri, circa 1.000 volte più sottili rispetto alla larghezza di un capello umano) e la carica ottimale della superficie, oltre 34 millivolt.


La Dhar rileva che i componenti usati per creare le nanoparticelle sono approvati dalla FDA e che i loro metodi sono altamente riproducibili e, pertanto, hanno il potenziale per essere tradotti in ambito clinico. I ricercatori stanno attualmente testando il loro sistema mirato di trasporto nei roditori e dicono che i risultati preliminari sono promettenti. "Le disfunzioni mitocondriali causano molte malattie negli esseri umani" dice la Dhar, "quindi ci sono diverse applicazioni potenziali di questo sistema di trasporto".


La ricerca è stata finanziata dal National Institutes of Health (sovvenzione di avvio P30 GM 092378) e dall'Ufficio del Vice Presidente per la Ricerca della UGA.

 

 

 

 

***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

***********************
Fonte: Materiale della University of Georgia. Articolo originale scritto da Sam Fahmy.

Riferimento: S. Marrache, S. Dhar. Engineering of blended nanoparticle platform for delivery of mitochondria-acting therapeutics. Proceedings of the National Academy of Sciences, 2012; DOI: 10.1073/pnas.1210096109.

Pubblicato in ScienceDaily il 19 Settembre 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Il litio potrebbe spiegare, e trattare, l'Alzheimer?

19.08.2025 | Ricerche

Qual è la prima scintilla che innesca la marcia ruba-memoria del morbo di Alzheimer (MA)...

[Greg O'Brien] Scoprire la grazia dell'imperfezione: apprezzare la l…

11.11.2025 | Voci della malattia

"Scrivi in ​​modo forte e chiaro ciò che fa male" (attribuito a Ernest Hemingway)

<...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)