Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Cammelli danno una spinta al piano di Alzheimer del Presidente Obama

BactrianCamel (1).jpgIl Piano Nazionale del presidente Obama per combattere l'Alzheimer ha appena ricevuto una spinta da un team di ricercatori internazionali, la cui recente scoperta può portare a migliorare la visualizzazione, e la somministrazione, di farmaci al cervello.

Un rapporto di ricerca che appare in The FASEB Journal, descrive una nuova classe di anticorpi scoperta nei camelidi (cammelli, dromedari, lama, alpaca e) che è in grado di attraversare la barriera emato-encefalica, diffondersi nel tessuto cerebrale, e raggiungere obiettivi specifici.


La disponibilità di tali anticorpi, che sono disponibili in natura, può essere almeno in parte un "punto di svolta" nei risultati per le persone con malattie del cervello che sono diagnosticate e curate male, nel migliore dei casi, utilizzando gli strumenti di oggi. "Questa indagine biologica di base apre nuove strade verso soluzioni terapeutiche innovative per le malattie intrattabili come l'Alzheimer o i tumori al cervello", ha detto Pierre Lafaye, Ph.D., ricercatore coinvolto nel lavoro dell'Istiuto Pasteur (PF: Production de Protéines Recombinantes et d'Anticorps - Proteopole) a Parigi in Francia.


"L'importanza di questo studio è nella speranza che questo nuovo approccio possa essere uno strumento utile per attraversare la barriera emato-encefalica per scopi diagnostici e terapeutici", ha aggiunto Babbette Weksler, MD, Professore di Medicina, del Weill Cornell Medical College di New York, co-autore dello studio e membro del consiglio editoriale di The FASEB Journal.


Lafaye e colleghi hanno studiato l'alpaca, un animale della famiglia dei camelidi, e ha scoperto un anticorpo in grado di attraversare naturalmente la barriera emato-encefalica, senza modificazione chimica. Poi, ulteriori ricerche hanno dimostrato che questi anticorpi, dopo essere entrati nel cervello con successo, si diffondono nel tessuto cerebrale raggiungendo un obiettivo, che in questo studio erano gli astrociti.


Questo studio dimostra, per la prima volta, un anticorpo penetrato nel cervello in vivo, in normali condizioni fisiologiche. Oltre alle ovvie applicazioni cliniche di questa constatazione, apre le porte a una nuova ricerca che coinvolge i sistemi del corpo per il riconoscimento del sé versus il "non-sé".


"I cammelli possono essere più famosi per aiutare le persone a viaggiare fino ai confini più estremi del deserto, ma presto potrebbero essere conosciuti anche per averci aiutato a raggiungere le parti più interne del nostro cervello", ha detto Gerald Weissmann, MD, capo redattore di The FASEB Journal . "Sembra che questi animali pregiati siano in grado di aiutare ad arrivare a posti molto più a difficili da raggiungere di quanto avessimo mai potuto immaginare".

 

 

 

 

***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

***********************
Fonte: Federation of American Societies for Experimental Biology

Riferimento:Tengfei Li, Jean-Pierre Bourgeois, Susanna Celli, Fabienne Glacial, Anne-Marie Le Sourd, Salah Mecheri, Babette Weksler, Ignacio Romero, Pierre-Olivier Couraud, François Rougeon, and Pierre Lafaye. Cell-penetrating anti-GFAP VHH and corresponding fluorescent fusion protein VHH-GFP spontaneously cross the blood-brain barrier and specifically recognize astrocytes: application to brain imaging. FASEB Journal, October 2012, 26:3969-3979; doi:10.1096/fj.11-201384

Pubblicato in MedicalXpress il 1 Ottobre 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

[Greg O'Brien] Scoprire la grazia dell'imperfezione: apprezzare la l…

11.11.2025 | Voci della malattia

"Scrivi in ​​modo forte e chiaro ciò che fa male" (attribuito a Ernest Hemingway)

<...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)