Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Com'è legata la depressione alla demenza?

Un nuovo studio fornisce informazioni sul rapporto tra la depressione e la demenza.


Lo studio è pubblicato dal 30 Luglio 2014 nell'edizione on line di Neurology®, la rivista medica dell'American Academy of Neurology.


"Gli studi precedenti avevano dimostrato che le persone con sintomi di depressione hanno più probabilità di sviluppare la demenza, ma non si sapeva come funziona la relazione", ha detto l'autore dello studio Robert S. Wilson, PhD, della Rush University di Chicago. "La depressione è una conseguenza della demenza? Entrambi i problemi si sviluppano dagli stessi problemi di fondo nel cervello? Oppure il rapporto tra depressione e demenza non ha nulla a che fare con la patologia correlata alla demenza?"


Lo studio indica che l'associazione della depressione con la demenza è indipendente dai cambiamenti del cervello legati alla demenza. "Questi risultati sono entusiasmanti perché suggeriscono che la depressione è veramente un fattore di rischio per la demenza, e se siamo in grado di individuare e prevenire o trattare la depressione e le cause dello stress, questo può avere il potenziale di aiutare le persone a mantenere le loro capacità di pensare e memorizzare in età avanzata", ha detto Wilson.


Lo studio ha coinvolto 1.764 persone provenienti dal «Religious Orders Study» e dal «Memory and Aging Project» della Rush, con un'età media di 77 anni, che non aveva problemi di pensiero o di memoria all'inizio dello studio. I partecipanti sono stati sottoposti ogni anno a screening per i sintomi della depressione, come la solitudine e la mancanza di appetito, e ha eseguito test sulle loro capacità di pensiero e di memoria per una media di otto anni.


Durante lo studio sono morte in totale 680 persone, e le autopsie sono state effettuate su 582 di loro per cercare le placche e grovigli nel cervello (i segni della demenza) e altri segni di danno nel cervello. Durante lo studio, 922 persone, ovvero il 52 per cento dei partecipanti, ha sviluppato il deterioramento cognitivo lieve (MCI), o lievi problemi con le capacità di memoria e di pensiero che sono spesso un precursore dell'Alzheimer. Un totale di 315 persone (18 per cento) ha sviluppato la demenza.


I ricercatori NON hanno trovato alcuna relazione tra la quantità di danni presenti nel cervello e la quantità di sintomi di depressione delle persone o di variazioni dei sintomi di depressione nel corso del tempo.  Le persone che hanno sviluppato il deterioramento cognitivo lieve avevano più probabilità di avere più sintomi di depressione prima di ricevere la diagnosi, ma non avevano più probabilità di avere un qualsiasi cambiamento nei sintomi della depressione dopo la diagnosi, rispetto alle persone senza MCI.


Le persone con demenza avevano anche più probabilità di avere un livello maggiore di sintomi di depressione prima dell'insorgere della demenza, ma hanno avuto un calo più rapido dei sintomi di depressione dopo lo sviluppo della demenza.


Un livello più elevato di sintomi di depressione è risultato associato anche ad un declino più rapido delle capacità di pensiero e di memoria, rappresentando il 4,4 per cento della differenza del declino che non poteva essere attribuita al livello di danno nel cervello.

 

*****
Lo studio è stato finanziato dal National Institute on Aging e dal Dipartimento della Salute pubblica dell'Illinois.

 

 

 

 

 


FonteEurekAlert.org  (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Robert S. Wilson, Ana W. Capuano, Patricia A. Boyle, George M. Hoganson, Loren P. Hizel, Raj C. Shah, Sukriti Nag, Julie A. Schneider, Steven E. Arnold, and David A. Bennett. Clinical-pathologic study of depressive symptoms and cognitive decline in old age. Neurology, Published online before print July 30, 2014, doi: 10.1212/WNL.0000000000000715

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.