Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Annunciato ennesimo esame del sangue per l'Alzheimer

Un esame del sangue non invasivo che potrebbe diagnosticare l'Alzheimer (AD) ad esordio precoce con una maggiore precisione è stato sviluppato da ricercatori dell'Università di Melbourne.


Il team di ricerca aveva già identificato i cambiamenti nel cervello che avvengono due decenni prima che i pazienti mostrino segni di demenza. Questi cambiamenti possono essere rilevati attraverso costose procedure di scansioni del cervello.


Il nuovo test del sangue per la diagnosi precoce potrebbe prevedere questi cambiamenti e il rischio della persona di sviluppare AD molto prima di quanto sia attualmente possibile. L'esame del sangue può migliorare potenzialmente la previsione dell'AD arrivando ad una precisione fino al 91 per cento. Tuttavia, questo deve essere ulteriormente testato in una popolazione più ampia per tre/cinque anni, poichè l'AD è una malattia progressiva.


In un gruppo iniziale di prova che ha usato il test del sangue, un partecipante sano ogni cinque, che non avevano alcuna  lamentela sulla memoria, è risultato positivo. Su ulteriori indagini mediche con tecniche di scansione cerebrale, questi pazienti mostravano segni di degenerazione nelle funzioni del cervello di tipo AD.


Il ricercatore professor Andrew Hill dal Dipartimento di Biochimica e Biologia Molecolare e del Bio21 Institute ha detto che questo esame del sangue potrebbe far avanzare in modo significativo gli sforzi per trovare nuovi trattamenti per la malattia degenerativa e potrebbe portare a migliori misure preventive prima della diagnosi. "Questo esame del sangue potrebbe essere cruciale per lo sviluppo di farmaci terapeutici e per la prevenzione dell'AD. Può essere usato per identificare i pazienti idonei ai farmaci clinici e per monitorare il miglioramento del trattamento", ha detto.


L'alta precisione di questo esame del sangue per la malattia del cervello deriva dalla capacità di raccogliere bolle protette di materiale genetico, chiamate microRNA, che si trova in circolo nel sangue. Quelli cha hanno l'AD hanno un certo insieme di microRNA che li distingue dalle persone sane.


Il dottor Lesley Cheng del Dipartimento di Biochimica, Biologia Molecolare e Cellulare del Bio21 Institute ritiene che questo test sia un metodo accessibile ai pazienti per prevedere con precisione la loro suscettibilità all'AD. "Questo test ci dà la possibilità di una diagnosi precoce dell'AD con un semplice esame del sangue progettato per essere anche conveniente. Inoltre, è molto più accessibile ai pazienti ed ai medici rispetto ad una scansione del cervello o ad un test neuropsicologico".

"I pazienti con una storia familiare di AD o quelli con problemi di memoria possono essere testati nel corso di un controllo sanitario standard in uno studio medico. Questo test potrebbe alleviare le preoccupazioni per i pazienti con problemi normali di memoria a causa dell'invecchiamento naturale. Quelli identificati come ad alto rischio potrebbero quindi essere monitorati dal medico", ha detto.

 

*****
La ricerca, pubblicata nel Molecular Psychiatry , è stato fatta in collaborazione con The Florey Institute of Neuroscience and Mental Health, con CSIRO e l'Austin Health and Australian Imaging Biomarker and Lifestyle (AIBL) study of Aging. 

E' stata finanziata da Alzheimer’s Australia, dal National Health and Medical Research Council, dalla The ANZ Judith Jane Mason and Harold Stannett Williams Memorial Foundation e dal Science Industry Endowment Fund.

 

 

 

 

 


FonteUniversity of Melbourne  (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.