Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Il recupero del Golgi frena la progressione dell'Alzheimer

Parlando di Alzheimer, si dice di solito che il Golgi sia uno spettatore vittima. Nuove scoperte dicono invece che curare il Golgi rallenta significativamente l'accumulo delle proteine di AD.

Il recupero del Golgi frena la progressione dell'AlzheimerL'Alzheimer (AD) avanza all'interno del cervello in una tempesta crescente di caos cellulare, quando i depositi della proteina tossica amiloide-beta (Aβ) sopraffanno i neuroni.


Un effetto collaterale apparente dell'accumulo di Aβ nei neuroni è la frammentazione del Golgi, la parte della cellula coinvolta nell'imballaggio e nello smistamento dei carichi di proteine, ​​compreso il precursore dell'Aβ.


Ma la distruzione del Golgi è una sorta di danno collaterale della tempesta di Aβ, o è la perdita delle funzioni dell'apparato Golgi ad indurre l'Alzheimer?


Questa era la domanda di fronte a Yanzhuang Wang, Gunjan Joshi, ed i loro colleghi dell'Università del Michigan di Ann Arbor, quando si sono prefissati di scoprire il meccanismo che danneggia il Golgi, usando un topo transgenico e delle colture di tessuti modelli di AD per esaminare quello che succede.


La parte sorprendente della risposta è che i livelli crescenti di Aβ non portano direttamente alla frammentazione del Golgi attivando la chinasi del ciclo cellulare cdk5. Altrettanto sorprendente è stato che la funzione del Golgi può essere recuperata bloccando la cdk5 o schermando la sua proteina bersaglio a valle nel Golgi, la GRASP65.


La risposta ancora più sorprendente è che il recupero del Golgi riduce significativamente l'accumulo di Aβ, apparentemente riaprendo un normale percorso di degradazione proteico ​​per la proteina precursore dell'amiloide (APP). A Wang et al, questo suggerisce una nuova linea di attacco per i farmaci nella speranza di rallentare la progressione dell'AD.


Parlando al Meeting BCSA/IFCB di Filadelfia, i ricercatori hanno detto che la frammentazione del Golgi è di per sé un meccanismo importante, e fino ad oggi sconosciuto, attraverso il quale l'Aβ estende i suoi effetti tossici. Essi ritengono che, quando sale l'accumulo di Aβ, aumentano i danni ai Golgi, che a loro volta accelerano il traffico di APP, determinando l'aumento della produzione di Aβ.


Questo è un classico «circuito deleterio di retroazione», dicono. Bloccando la cdk5 o il suo obiettivo a valle, questo circuito può essere spezzato o fortemente rallentato. "Il nostro studio fornisce un meccanismo molecolare della frammentazione del Golgi e dei suoi effetti sul traffico e sull'elaborazione della APP in AD, suggerendo che il Golgi può essere un bersaglio potenziale di farmaci per il trattamento dell'AD", concludono i ricercatori del Michigan.

 

 

 

 

 


Fonte: American Society for Cell Biology via Newswise (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Il litio potrebbe spiegare, e trattare, l'Alzheimer?

19.08.2025 | Ricerche

Qual è la prima scintilla che innesca la marcia ruba-memoria del morbo di Alzheimer (MA)...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)