Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Il sesso anche dopo i 50 aiuta a combattere la demenza, per effetto del rilascio di ormoni

Fare sesso potrebbe aiutare le persone anziane a ritardare la demenza, secondo gli scienziati della Università di Coventry, i quali hanno scoperto che gli over 50 ancora attivi in camera da letto hanno una funzione cognitiva più nitida.


I test su uomini e donne anziani hanno rivelato che coloro che godono dell'intimità vanno meglio nel ricordare le liste e riconoscere gli schemi, entrambi segni di un cervello sano.


Più di 6.800 persone provenienti da tutta l'Inghilterra da 50 a 89 anni sono state intervistate sulla loro vita sessuale e hanno poi eseguito dei test mentali. E' stata detta loro una lista di dieci parole e hanno cercato di ripeterla subito dopo e di nuovo cinque minuti dopo. I partecipanti hanno avuto anche una sequenza di numeri con una parte mancante e dovevano completare lo schema.


Gli uomini che erano sessualmente attivi hanno ottenuto punteggi più alti del 23 per cento sui test di parole e del 3 per cento sugli enigmi numerici, e anche le donne erano migliori con margini del 14 per cento e del 2 per cento rispettivamente. Le prestazioni più forti sono rimaste anche quando i ricercatori hanno preso in considerazione i fattori come l'età, la ricchezza e l'attività fisica.


Lo studio - pubblicato sulla rivista Age and Ageing - suggerisce che i risultati potrebbero essere dovuti al rilascio durante il sesso di ormoni come la dopamina e l'ossitocina, che sono collegati al senso di ricompensa, promuovendo in questo modo la memoria e l'apprendimento.


Gli autori scrivono: "I risultati hanno implicazioni per la promozione della consulenza sessuale in ambienti sanitari, in cui il mantenimento di una vita sessuale sana in età avanzata potrebbe essere determinante per migliorare la funzione cognitiva e il benessere".


La consulente psicosessuale Pauline Brown ha detto:

"Ogni parte del corpo deve essere esercitata per mantenersi in buona forma e, poiché il sesso innesca così tanti cambiamenti nel cervello, esso aiuta inevitabilmente a mantenersi agili e capaci.

"Ci possono essere barriere fisiche causate dall'invecchiamento, ma questi risultati mostrano semplicemente quanto è importante per le coppie mantenere forte e sana questa parte del loro rapporto.

"Il sesso è una parte fondamentale di ciò che significa essere umani, sia da giovani adulti che nell'anzianità. E induce le persone a sentirsi bene, incoraggiandole così ad essere più positive sulla vita e più inclini a mangiare bene e a perseguire altre attività sane come pilates o line-dance".

[...]

 

 

 


Fonte: Coventry University via Daily Mail (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)