Ricerche

L'opera 'Fractured' di Lynn Pollard fa intravedere cosa succede a una persona cara che soccombe lentamente all'Alzheimer.

Lei ha visto sua madre bloccata nel tempo, mentre la demenza fronto-temporale le rubava i ricordi. "Il tempo non passava per lei", ha detto la Pollard. "Quando ero con lei, la percezione del tempo rallentava a passo d'uomo".

Per il quadro 'Fractured' (nella foto), la Pollard ha tinto piccoli pezzi di carta incisi con delle date e qualcosa che la defunta madre non sapeva più, insieme a commenti banali sul tempo o sulle cose di cui parlavano. Quei pensieri sono diventati i suoi pensieri sulla madre e sulla perdita.

Cucita insieme ma con molti fili liberi, l'opera allude anche al modo in cui i collegamenti fisici nel cervello diventano confusi e slegati. "Invece di essere connessioni ordinate tra le cose, tutto si scioglie", ha detto. "Come terminazioni nervose".

Parlarne e connettersi con gli altri è stato utile, ha detto. "Quando ci si connette, si sente la comunità là fuori", ha detto la Pollard. "Sanno quello che stai passando o hanno una qualche idea di cosa significa".

Sentire che un mecenate di Lake City si è commosso fino alle lacrime vedendo 'Fractured', ha fatto piangere anche la Pollard. "Perché la morte di mia madre è così recente. Potresti pensare che alla mia età, e a lei che aveva l'Alzheimer, non dovrebbe essere una tale perdita, ma lo è ancora. E' comunque tua madre. E' il tuo rifugio. Lei apre le braccia con amore, e tu ti senti a casa".

Nel 2010 o nel 2011, la Pollard ha iniziato con la tintura della carta in tini di indaco, e scherza su quanto è antico il mondo tessile. "Tu pensi di aver fatto qualcosa di nuovo, ma trovi sempre qualcuno che l'ha già fatto". La sua incursione iniziale ha funzionato nonostante la mancanza di esperienza nel mestiere, e ha capito subito che era qualcosa di valido dopo che l'ha mostrato alla sorella e ha visto l'espressione sul suo viso.

"Questa è la cosa. E' proprio questa", ha detto la Pollard. "Non ne sapevo molto e l'ho scelta quasi alla cieca. ... Ho semplicemente continuato a lavorarci. Ho pile di carta".