Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Un moderato esercizio aerobico migliora la memoria degli anziani

Un nuovo studio mostra che un anno di moderata attività fisica può aumentare le dimensioni l'ippocampo nel cervello delle persone anziane, portando ad un miglioramento della memoria spaziale.

Il progetto - condotto da ricercatori dell'Università di Pittsburgh, University of Illinois, Rice University, e l'Ohio State University - è considerato il primo studio di questo tipo focalizzato sugli anziani che stanno già sperimentando l'atrofia dell'ippocampo, la struttura del cervello coinvolta in tutte le forme di formazione della memoria.

Gli scienziati hanno reclutato 120 anziani sedentari senza demenza e li hanno posti casualmente in uno dei due gruppi - quelli che hanno iniziato un programma di camminate su una pista per 40 minuti al giorno, tre giorni a settimana, o quelli che si limitano a stretching e esercizi di tonificazione. Immagini di risonanza magnetica sono state raccolte prima dell'intervento, dopo sei mesi, e alla fine dello studio di un anno.

Il gruppo di esercizi aerobici hanno dimostrato un aumento del volume dell'ippocampo destro e sinistro del 2,12 per cento e 1,97 per cento, rispettivamente. Le stesse regioni del cervello in coloro che hanno fatto semplici esercizi di stretching sono diminuite in volume da 1,40 e 1,43 per cento, rispettivamente.

Sono stati condotti test di memoria spaziale per tutti i partecipanti ai tre intervalli. Quelli del gruppo di esercizi aerobici hanno mostrato un miglioramento della funzione di memoria, se paragonati alle loro prestazioni all'inizio dello studio, un miglioramento associato con la maggiore dimensione dell'ippocampo.

Gli autori hanno anche esaminato diversi biomarcatori legati alla salute del cervello, tra cui il fattore neurotropico cerebrale (BDNF), una piccola molecola che è coinvolta nell'apprendimento e nella memoria. Hanno scoperto che l'aumento delle dimensioni dell'ippocampo sono associate con maggiore quantità di BDNF. "Pensiamo che l'atrofia dell'ippocampo con l'invecchiamento, sia quasi inevitabile", ha affermato Kirk Erickson, professore di psicologia presso l'Università di Pittsburgh e principale autore dello studio. "Ma abbiamo dimostrato che anche un'attività fisica moderata per un anno, può aumentare le dimensioni di tale struttura. Il cervello in questa fase resta modificabile."

"I risultati del nostro studio sono particolarmente interessanti in quanto suggeriscono che anche una modesta quantità di esercizio, da parte di anziani sedentari può portare a sostanziali miglioramenti nella memoria e nella salute del cervello", ha dichiarato Art Kramer, direttore dell'Istituto Beckman presso l'University of Illinois e autore senior. "Tali miglioramenti hanno importanti implicazioni per la salute dei nostri cittadini e la crescente popolazione di anziani in tutto il mondo."

 


Lo studio, finanziato dal National Institute on Aging, compare nei Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS) del 31 gennaio.

Fonte: Materiali forniti dalla University of Illinois at Urbana-Champaign, via EurekAlert!, un servizio di AAAS.

Riferimento: Kirk I. Erickson, Michelle W. Voss, Ruchika Shaurya Prakash, Chandramallika Basak, Amanda Szabo, Laura Chaddock, Jennifer S. Kim, Susie Heo, Heloisa Alves, Siobhan M. White, Thomas R. Wojcicki, Emily Mailey, Victoria J. Vieira, Stephen A. Martin, Brandt D. Pence, Jeffrey A. Woods, Edward Mcauley, and Arthur F. Kramer. Exercise training increases size of hippocampus and improves memory. PNAS, Jan. 31, 2011 DOI: 10.1073/pnas.1015950108

Pubblicato su ScienceDaily il 31 gennaio 2011 - Traduzione di Franco Pellizzari.


Notizie da non perdere

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Come evitare che la demenza derubi i tuoi cari del loro senso di personalità, …

25.11.2025 | Esperienze & Opinioni

Ogni tre secondi, qualcuno nel mondo sviluppa la demenza; sono oltre 57 milioni di perso...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Nuova 'teoria unificata della mente': implicazioni per la prevenzion…

17.07.2025 | Ricerche

In un nuovo studio con implicazioni sulla prevenzione del morbo di Alzheimer (MA) e altr...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.