Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Cominciamo ora a capire la responsabilità del gene TREM2 nell'Alzheimer

Cominciamo ora a capire la responsabilità del gene TREM2 nell'AlzheimerImmagini confocali di cellule (verde), e del corrispondente assorbimento di lipoproteine in quelle cellule (rosso). Rispetto alle cellule con la forma wild type (WT) di TREM2, quelle con forme mutanti di TREM2 (Y38C, R47H, R62H, ecc) assorbono meno lipoproteine. (Fonte: Felix Yeh, PhD, et al.)

Le persone con una copia variante del gene TREM2 hanno un aumento del rischio di sviluppare l'Alzheimer, ma i ricercatori stanno solo ora iniziando a capire perché.


Uno studio della Genentech ha scoperto dettagli del modo in cui un tipo di cellule immunitarie aiuta il cervello a sbarazzarsi dei piccoli aggregati di amiloide-beta che possono raggrupparsi, formando le placche caratteristiche del morbo.


I ricercatori hanno scritto ieri 20 Luglio su Neuron di aver scoperto che mutazioni del TREM2 possono alterare l'attività delle cellule immunitarie che eliminano la placca, lo stesso che possono a fare gli altri due geni già noti per aumentare il rischio di Alzheimer: APOE e APOJ (clusterina).


"Penso che stiamo solo scalfendo la superficie di ciò che fa il TREM2", ha detto Morgan Sheng, l'autore senior della ricerca e vicepresidente di Neuroscienze alla Genentech.


Nelle persone sane, le cellule immunitarie chiamate microglia pattugliano il cervello, circondando e inghiottendo le potenziali minacce. Una ricerca pubblicata lo scorso Maggio aveva scoperto che i topi con una mutazione nel gene TREM2 hanno le microglia che non riescono a circondare in modo efficiente i depositi di amiloide (DOI: 10.1016 / j.neuron.2016.05.003).


Gli scienziati sanno che il gene TREM2 codifica una proteina recettrice situata sulla superficie delle microglia e quando alcune molecole si legano al TREM2, possono stimolare l'attività delle microglia.


Nel loro studio, Sheng e colleghi hanno eseguito una selezione su un micro-insieme obiettivo di proteine composto da 1.559 proteine ​​extracellulari, per vedere quali possono legarsi e interagire con il TREM2. Hanno trovato un gruppo selezionato di lipoproteine ​con questa capacità, che comprende le LDL (lipoproteine ​​a bassa densità) e le apolipoproteine ​​APOE e APOJ (entrambi i fattori di rischio dell'Alzheimer).


"Le lipoproteine ​​galleggiano nel sangue, e il loro scopo è quello di portare il colesterolo o i lipidi da una cellula all'altra; come tutti sappiamo, troppo LDL è associato al colesterolo alto e a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari", spiega Sheng. "Le lipoproteine ​​ci sono anche nel cervello, ma sappiamo meno del loro ruolo lì".


Usando cellule purificate di topi, i ricercatori hanno esplorato il modo con cui le microglia reagiscono agli aggregati di amiloide-beta in condizioni diverse. Il team ha scoperto che le microglia potrebbero fagocitare gli aggregati di amiloide-beta in modo più efficiente in presenza di LDL e APOJ, perché le lipoproteine ​​formano complessi con gli aggregati di amiloide-beta. L'assorbimento dei complessi di lipoproteine/amiloide-beta ​​da parte delle microglia dipende dal TREM2.


"E' stata una sorpresa vedere che l'amiloide-beta è inghiottito in modo molto più efficiente quando è legato nel complesso lipoproteine, piuttosto che quando gli aggregati di amiloide-beta sono liberi e nudi", dice Sheng.


In un altro esperimento, i ricercatori hanno testato i campioni di sangue di volontari per vedere come le varianti del gene TREM2 possono cambiare il modo in cui le cellule umane gestiscono le lipoproteine e l'amiloide-beta. Anche se non sono riusciti ad ottenere microglia dai volontari, sono riusciti a testare il TREM2 presente sulla superficie dei macrofagi, cellule immunitarie simili alle microglia, ma che possono essere ottenute dal sangue.


Essi hanno scoperto che i macrofagi delle persone portatrici di una variante TREM2 associata all'Alzheimer hanno una capacità ridotta di fagocitare i complessi amiloide-beta/lipoproteine. E i ricercatori hanno scoperto che basta solo una copia variante del gene TREM2 (non due) per deteriorare questa capacità.


"Nel complesso, questi studi indicano ulteriormente il ruolo importante delle microglia nella patogenesi dell'Alzheimer"
, dice Sheng, auspicando che gli studi futuri possano andare oltre il piatto di coltura per confermare l'attività del TREM2 nell'eliminare lipoproteine ​​e amiloide-beta dal cervello.

 

 

 


Fonte: Cell Press via EurekAlert! (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Felix L. Yeh, Yuanyuan Wang, Irene Tom, Lino C. Gonzalez, Morgan Sheng. TREM2 Binds to Apolipoproteins, Including APOE and CLU/APOJ, and Thereby Facilitates Uptake of Amyloid-Beta by Microglia. Neuron, 2016; 91 (2): 328 DOI: 10.1016/j.neuron.2016.06.015

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)