Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Il ritmo che rende permanente la memoria



Il ritmo che rende permanente la memoriaL'inibizione a livello delle sinapsi è la chiave per rendere permanenti i ricordi. Sharp wave ripples=Increspature acute dell'onda, Inhibitory signal=segnale inibitorio, Excitatory signal=segnale eccitatorio (Immagine: IST Austria)Ogni volta che impariamo qualcosa di nuovo, la memoria ha bisogno non solo di essere acquisita, ma anche stabilizzata con un processo chiamato 'consolidamento della memoria'.


Si ritiene che le onde cerebrali abbiano un ruolo importante in questo processo, ma finora era ancora sconosciuto il meccanismo sottostante che determina la forma e il ritmo.


Uno studio appena pubblicato su Neuron dimostra che una delle onde cerebrali importanti per consolidare la memoria è dominata dall'inibizione sinaptica.


Le cosiddette 'increspature delle onde acute' (SWR-Sharp Wave Ripples) sono uno dei tre tipi di onde cerebrali provenienti dall'ippocampo. Il nuovo studio, una collaborazione tra i gruppi di ricerca dei professori Peter Jonas e Jozsef Csicsvari dell'Istituto di Scienza e Tecnologia Austria (IST Austria), ha scoperto il meccanismo che genera questa oscillazione di attività neuronale nei topi.


L'autore professor Peter Jonas spiega: "I nostri risultati fanno luce sui meccanismi alla base di questa oscillazione della rete ad alta frequenza. Poiché i nostri esperimenti ci danno informazioni sia sulla fase che sulla posizione della sottostante conduttanza, siamo riusciti a dimostrare che è l'inibizione sinaptica perfettamente sincronizzata a generare la corrente delle increspature delle onde acute".


Quando i neuroni oscillano in sincronia, la loro attività elettrica si somma, così che la misura del potenziale di campo la può rilevare. Le SWR sono tra le oscillazioni più sincrone del cervello. Il loro nome deriva dalla loro traccia caratteristica quando si misura il potenziale di campo locale: le lente onde acute hanno una forma triangolare con in cima delle increspature, o oscillazioni veloci di campo.


Si è suggerito che le SWR hanno un ruolo fondamentale nel rendere i ricordi permanenti. In questo studio, i ricercatori volevano capire se le increspature sono causate dalla modulazione temporale dell'eccitazione o dell'inibizione alle sinapsi, le connessioni tra i neuroni.


Per il professor Jozsef Csicsvari, la risposta a questa domanda è arrivata dalla fondamentale unione di diverse competenze: "Le SWR hanno un ruolo importante nel cervello, ma il meccanismo che le genera finora non era stato identificato, probabilmente anche a causa di limitazioni tecniche negli esperimenti. Abbiamo combinato l'esperienza del gruppo di Jonas di registrare in condizioni di tensione ridotta, con l'esperienza del mio gruppo di analizzare i segnali elettrici con gli animali in movimento. Questa collaborazione ha reso possibile delle misure senza precedenti e abbiamo acquisito le prime registrazioni ad alta risoluzione di correnti sinaptiche durante le SWR nei topi in movimento".


I neuroscienziati hanno scoperto che, durante le SWR, alle sinapsi aumenta la frequenza sia degli eventi eccitatori che di quelli inibitori. Ma, in termini quantitativi, l'inibizione sinaptica sovrasta l'eccitazione durante la generazione di SWR. Inoltre, l'entità degli eventi inibitori si correla positivamente con l'ampiezza delle SWR, indicando che gli eventi inibitori guidano l'oscillazione.


Gli eventi inibitori sono bloccati sulla fase dei singoli cicli delle increspature oscillatorie. Infine, i ricercatori hanno dimostrato che i cosiddetti 'interneuroni PV+' (neuroni che forniscono potenza inibitoria ad altri neuroni) sono i principali responsabili della generazione di SWR.


Gli autori propongono un modello che coinvolge due aree specifiche dell'ippocampo: CA1 e CA3. Nel loro modello le SWR sono generate da una combinazione di eccitazione tonica dalla regione CA3 e dalla inibizione fasica all'interno della regione CA1.


Jian Gan, primo autore e post-dottorato del gruppo di Peter Jonas, spiega le implicazioni per la codifica temporale di informazioni nella regione CA1: "Nel nostro modello di increspature, l'inibizione garantisce la tempistica precisa dello 'sparo' neuronale. Questo potrebbe essere di fondamentale importanza per anticipare o riprodurre le sequenze di attività neuronale, e per il consolidamento della memoria. L'inibizione può essere il giocatore cruciale per rendere permanenti i ricordi".

 

 

 


Fonte: Institute of Science and Technology Austria (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Jian Gan, Shih-ming Weng, Alejandro J. Pernía-Andrade, Jozsef Csicsvari, Peter Jonas. Phase-Locked Inhibition, but Not Excitation, Underlies Hippocampal Ripple Oscillations in Awake Mice In Vivo. Neuron, Published Online: 29/12/2016, DOI: http://dx.doi.org/10.1016/j.neuron.2016.12.018

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.