Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Nuova scoperta potrebbe essere grande passo avanti per le malattie neurologiche

Nuova scoperta potrebbe essere grande passo avanti per le malattie neurologicheIl flusso di comunicazioni dalla cellula a sinistra (terminazioni finali - assone e sinapsi), a quella centrale (completa), alla terza a destra (solo corpo del neurone e suoi dendriti).

La scoperta di un nuovo meccanismo che controlla il modo in cui le cellule nervose del cervello comunicano tra loro, per regolare l'apprendimento e la memoria a lungo termine, potrebbe avere importanti benefici per capire come funziona il cervello e ciò che va storto nelle malattie neurodegenerative come l'epilessia e la demenza.


La svolta, pubblicata su Nature Neuroscience, è stata fatta da scienziati dell'Università di Bristol e della University of Central Lancashire. I risultati avranno implicazioni di vasta portata in molti aspetti delle neuroscienze.


Il cervello umano contiene circa 100 miliardi di cellule nervose, ognuna delle quali ha circa 10.000 connessioni con altre cellule, chiamate sinapsi. Le sinapsi trasmettono costantemente informazioni, e ne ricevono da altre cellule nervose. Il meccanismo chiamato 'potenziamento a lungo termine' (LTP) aumenta la forza del flusso di informazioni che attraversa le sinapsi.


Molte sinapsi che comunicano tra diverse cellule nervose formano delle reti e la LTP intensifica la connettività delle cellule della rete per rendere più efficiente il trasferimento delle informazioni. La LTP determina la capacità del cervello, a livello cellulare, di imparare e ricordare. Tuttavia, quando questi processi vanno male possono portare a disturbi neurologici e neurodegenerativi.


Proprio la partenza della LTP è una questione importante nel campo delle neuroscienze. La LTP tradizionale è regolata dall'attivazione di particolari proteine ​​a livello delle sinapsi chiamati recettori NMDA. Questo studio, del professor Jeremy Henley e collaboratori, riferisce un nuovo tipo di LTP che è controllato dai recettori di kainato.


Questo è un progresso importante, in quanto evidenzia la flessibilità nel modo in cui sono controllate le sinapsi e come comunicano le cellule nervose. Questo, a sua volta, aumenta la possibilità di puntare questo nuovo percorso per sviluppare strategie terapeutiche per malattie come la demenza, in cui c'è troppa poca trasmissione sinaptica e LTP, e l'epilessia in cui trasmissione sinaptica e LTP sono troppo inadeguate.


Jeremy Henley, professore di Neuroscienze Molecolari dell'Università di Bristol, ha detto:

"Queste scoperte rappresentano un passo avanti significativo e avranno implicazioni di vasta portata per capire la memoria, la cognizione, la plasticità dello sviluppo e la formazione / stabilizzazione di reti neuronali. In sintesi, riteniamo che questo sia uno studio innovativo che apre nuove linee di indagine per aumentare la comprensione dei dettagli molecolari della funzione sinaptica nella salute e nella malattia".


Il Dr Milos Petrovic, co-autore dello studio e docente di Neuroscienze alla University of Central Lancashire, ha aggiunto:

"Districare le interazioni tra i recettori dei segnali nel cervello non solo ci dice di più sul funzionamento interno del cervello sano, ma fornisce anche una visione pratica su ciò che accade quando formiamo nuovi ricordi. Se riusciamo a preservare questi segnali possiamo proteggerci dalle malattie del cervello.

"Questa è certamente una scoperta estremamente interessante e una cosa che potrebbe potenzialmente avere un impatto sulla popolazione mondiale. Abbiamo scoperto nuovi bersagli farmacologici potenziali che potrebbero aiutare a curare le conseguenze devastanti delle demenze, come l'Alzheimer" [...]

 

 

 


Fonte: University of Bristol via EurekAlert! (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Milos M Petrovic, Silvia Viana da Silva, James P Clement, Ladislav Vyklicky, Christophe Mulle, Inmaculada M González-González & Jeremy M Henley. Metabotropic action of postsynaptic kainate receptors triggers hippocampal long-term potentiation. Nature Neuroscience doi:10.1038/nn.4505

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.