Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Il midollo spinale elabora informazioni proprio come alcune aree del cervello

Il lavoro di mappatura di Patrick Stroman sulla funzionalità e l'elaborazione delle informazioni del midollo spinale potrebbe migliorare il trattamento per le lesioni del midollo spinale.

"I libri di fisiologia di base descrivono il midollo spinale come un sistema di relè, ma è parte del sistema nervoso centrale ed elabora le informazioni proprio come fanno parti del cervello", spiega il dottor Stroman, direttore del Queen's MRI Facility e docente Canada Research in Fisica di visualizzazione delle immagini.

Patrick Stroman sta lavorando per mappare l'elaborazione delle informazioni e la funzione del midollo spinale. (Immagine gentilmente concessa da Queen's University)

La ricerca del Dott. Stroman è diretta alla mappatura precisa delle aree sopra e sotto una lesione del midollo spinale, al fine di determinare meglio l'esatta natura di una lesione e l'efficacia del trattamento successivo. Quando la ricerca medica sarà avanzata al punto in cui i medici possono superare una ferita al midollo spinale, la tecnica di mappatura spinale del Dr. Stroman sarà fondamentale per individuare con precisione il danno da riparare.

La tecnica prevede l'acquisizione di immagini multiple del midollo spinale tramite un sistema di RM convenzionale. Le immagini sono catturate ogni pochi secondi per diversi minuti. Durante l'acquisiszione delle immagini, le sensazioni della temperatura sulla pelle sono variate, permettendo alla MRI di rilevare le aree del midollo spinale che rispondono alle variazioni di temperatura.

Durante la ricerca, il team del Dott. Stroman è stato anche sorpreso di scoprire che i livelli di attenzione impattano l'elaborazione delle informazione nel midollo spinale. Esaminando le differenze nel funzionamento del midollo spinale nelle persone che erano vigili o distratte da un compito, sono stati in grado di vedere i cambiamenti nel livello di attività del midollo visti dallo scanner MRI.

"L'effetto dell'attenzione è uno dei motivi che, quando stai facendo sport e ti fai male, spesso non vieni a conoscenza del danno fino alla fine della partita quando porti l'attenzione e ti concentri sui cambiamenti" dice il Dott. Stroman. "Sapevamo già che il livello di attenzione di una persona riguarda il trattamento delle informazioni nel cervello, ma questo risultato ci ha resi consapevoli che il livello di attenzione deve essere adeguatamente controllato nelle ricerche che mirano a mappare accuratamente il funzionamento del midollo spinale".

La ricerca del Dr. Stroman sulla mappatura del midollo spinale ha implicazioni importanti per le persone con lesioni al midollo spinale che soffrono di dolore cronico. La ricerca si applica anche a tutte le condizioni - tra cui la sclerosi multipla, fibromialgia, o le condizioni congenite - che incidono sulla funzionalità del midollo spinale.

 


Fonte: Materiale della Queen's University.

Pubblicato su ScienceDaily il 23 marzo 2011 Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese. I siti terzi raggiungibili dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente; in particolare si segnala la presenza frequente di una istituzione medica con base in Germania (xcell-Center) che propone la cura dell'Alzheimer con cellule staminali; la Società Tedesca di Neuroscienze ha più volte messo in guardia da questa proposta il cui effetto non è dimostrato. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione, una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e a informarti:

Notizie da non perdere

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

[Greg O'Brien] Scoprire la grazia dell'imperfezione: apprezzare la l…

11.11.2025 | Voci della malattia

"Scrivi in ​​modo forte e chiaro ciò che fa male" (attribuito a Ernest Hemingway)

<...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

[Domenic Praticò] Consigli pratici per diventare un super-anziano

1.12.2025 | Esperienze & Opinioni

Quando si parla di invecchiamento, sappiamo che esso non è un processo uniforme e uguale per tutt...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.