Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Scoperto il colpevole della morte delle cellule nel Parkinson

 Scoperto il colpevole della morte delle cellule nel ParkinsonCorinne Lasmézas PhD e Diego Grassi PhDSi stima che 10 milioni di persone in tutto il mondo vivano con il morbo di Parkinson (MP), un disturbo neurodegenerativo incurabile che porta ad una perdita crescente del controllo motorio.


Se potessimo sbirciare nel cervello di questi pazienti, vedremmo due segni distintivi della malattia: la morte delle cellule cerebrali che producono una sostanza chimica chiamata dopamina e dei gruppi proteici chiamati 'corpi di Lewy' all'interno dei neuroni.


Corinne Lasmézas DVM/PhD, professore nel campus della Florida dello Scripps Research Institute (TSRI), ritiene che la chiave per trattare il MP sia studiare i possibili legami tra questi due fenomeni. Ora il suo gruppo ha scoperto una connessione tra la morte neuronale e i corpi di Lewy. La ricerca, pubblicata di recente su Proceedings of the National Academy of Sciences, offre una spiegazione del perché i neuroni cominciano a morire.


"Questo studio identifica il legame mancante tra i corpi di Lewy e il tipo di danno che è stato osservato nei neuroni colpiti dal MP", afferma la Lasmézas, autrice senior dello studio. "Il MP è un disturbo dei mitocondri e abbiamo scoperto che i corpi di Lewy rilasciano un prodotto di decomposizione parziale che ha un alto trofismo per i mitocondri e distrugge la loro capacità di produrre energia".

 

La proteina tossica viaggia verso i mitocondri per fare danni

I corpi di Lewy sono stati descritti un secolo fa, ma è solo nel 1997 che gli scienziati hanno scoperto che erano composti da ciuffi di una proteina mal ripiegata chiamata α-sinucleina. Quando non è ripiegata in modo errato, si ritiene che l'α-sinucleina abbia delle funzioni correlate alla trasmissione dei segnali tra i neuroni.


La ricerca della Lasmézas si concentra sui disturbi neurologici causati da proteine ​​mal-ripiegate, come l'Alzheimer, il Parkinson, le malattie da prioni, la demenza frontotemporale e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA, malattia di Lou Gehrig). Lei usa modelli di laboratorio, comprese colture cellulari e topi, per studiare queste malattie.


Nell'attuale studio, la Lasmézas e il suo team hanno esaminato le colture cellulari di neuroni che sono state indotte ad accumulare fibrille composte di α-sinucleina mal-ripiegata, mimando i corpi di Lewy dei pazienti con MP. Hanno scoperto che, quando le fibrille di α-sinucleina sono scomposte, spesso creano un gruppo di proteine ​​più piccole, che chiamano «pα-syn*» (pronuncia "p-alfa-syn-star").


"A volte le cellule nervose possono degradare efficientemente le fibrille di α-sinucleina, ma se vengono sopraffatte, la degradazione può essere incompleta", spiega. "E si scopre che il risultato di quella degradazione parziale, la pα-syn*, è tossico".


Diego Grassi PhD, ricercatore del laboratorio della Lasmézas, ha fatto questa scoperta marcando la pα-syn* con un anticorpo, in modo da poterlo seguire per tutta la cellula dopo la sua creazione. Ha osservato che la pα-syn* viaggia e si attacca ai mitocondri. Ulteriori indagini hanno rivelato che una volta che la pα-syn* si attacca, i mitocondri cominciano a scomparire. Questi mitocondri frammentati perdono la capacità di trasportare un segnale elettrochimico e di produrre energia.


I ricercatori sono andati avanti con un'analisi di campioni di topo e di cervello umano. Hanno confermato l'esistenza della pα-syn* nei neuroni produttori di dopamina.


"I corpi di Lewy sono grandi aggregati e sono posati sulla cellula, ma non entrano in contatto diretto con i mitocondri come fa la pα-syn*", spiega la Lasmézas. "Con la scoperta di Diego, abbiamo stabilito una connessione diretta tra la proteina α-sinucleina e gli effetti a valle che si osservano quando le cellule cerebrali vengono danneggiate nel MP".


La Lasmézas progetta di continuare a studiare la connessione tra le proteine ​​mal-ripiegate e la distruzione dei mitocondri nei neuroni. "Quello che abbiamo trovato potrebbe non essere l'unico meccanismo di tossicità, ma sappiamo che è importante", dice. "Questa ricerca ha identificato da dove viene la pα-syn* e cosa fa ai mitocondri, ma c'è ovviamente molto che ancora non sappiamo in termini meccanicisti".


Lei dice che queste scoperte hanno anche implicazioni per la progettazione di trattamenti per il MP, osservando che alcuni farmaci attualmente in fase di sviluppo sono focalizzati sull'eliminazione delle fibrille più grandi che costituiscono i corpi di Lewy.


"È importante essere consapevoli che, quando vengono scomposti i corpi di Lewy, possono nascere queste sostanze tossiche", dice la Lasmézas. Inoltre, aggiunge, la scoperta della pα-syn* come componente importante del processo patologico indica un nuovo obiettivo per la creazione di farmaci che rallentano la progressione della malattia.

 

 

 


Fonte: Scripps Research Institute (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Diego Grassi, Shannon Howard, Minghai Zhou, Natalia Diaz-Perez, Nicolai T. Urban, Debbie Guerrero-Given, Naomi Kamasawa, Laura A. Volpicelli-Daley, Philip LoGrasso and Corinne Ida Lasmézas. Identification of a highly neurotoxic α-synuclein species inducing mitochondrial damage and mitophagy in Parkinson’s disease. PNAS 2018, published 27 Feb, 2018, DOI: 10.1073/pnas.1713849115

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Questo approccio di medicina di precisione potrebbe aiutarti a ritardare la de…

5.12.2025 | Ricerche

Secondo un nuovo studio condotto alla Università della California di San Francisco, la c...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)