Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


LANDO, il percorso che impedisce l'accumulo di proteine di Alzheimer

B amyloid red LANDO deficient left and LANDO sufficient rightLANDO mitiga (o previene) l'accumulo di proteina amiloide-beta nel cervello, una causa di insorgenza e progressione del MA. Nelle immagini si vede amiloide-B (rosso) nel cervello con LANDO carente (sinistra) o sufficiente (di seguito). Si noti la magggiore presenza di amiloide-beta nel cervello carente di LANDO.

Gli scienziati del St. Jude Children's Research Hospital di Memphis nel Tennessee hanno scoperto un percorso che funziona come un autolavaggio per prevenire l'accumulo di una proteina tossica associata al morbo di Alzheimer (MA). Il rapporto è apparso ieri online nella rivista Cell.


Le scoperte, in un topo modello d MA, offrono un possibile nuovo approccio al trattamento del disturbo neurodegenerativo cronico, che è la sesta causa di morte negli USA. Il percorso appena identificato aiuta anche a regolare l'infiammazione, quindi la scoperta potrebbe produrre strategie per scatenare la risposta immunitaria contro tumori cerebrali maligni.


Il percorso scoperto è stato chiamato dai ricercatori 'endocitosi associata a LC3' (LANDO, LC3-associated endocytosis). Hanno trovato il percorso nelle microglia, le cellule immunitarie primarie del cervello e del sistema nervoso centrale. Tuttavia, l'evidenza preliminare suggerisce che il LANDO è un processo fondamentale che funziona nelle cellule di tutto il corpo.


Gli investigatori hanno dimostrato che LANDO protegge dai depositi di proteina amiloide-β neurotossica nei topi. L'attivazione del percorso ha anche protetto dalla neuroinfiammazione tossica e dalla neurodegenerazione, compresi i problemi di memoria.


"Nel contesto delle malattie neurodegenerative come il MA, l'attivazione di LANDO nelle microglia potrebbe rivelarsi terapeuticamente benefica poiché aumenta l'eliminazione di amiloide-β e mitiga la neuroinfiammazione", ha detto l'autore senior Douglas Green PhD, preside del Dipartimento di Immunologia del St. Jude.


Mentre l'attivazione di LANDO sembra proteggere dalla malattia neurodegenerativa, il primo autore Bradlee Heckmann PhD, postdottorato del laboratorio di Green, ha detto che inibire il percorso potrebbe aumentare l'efficacia dell'immunoterapia del cancro. "Anche se siamo solo all'inizio, i dati preliminari che usano un modello di tumore cerebrale primario suggeriscono che inibire il LANDO potrebbe darci un meccanismo per attivare l'infiammazione all'interno del microambiente tumorale per generare una risposta antitumorale", ha detto Heckmann.

 

 

Autolavaggio

L'accumulo di proteina amiloide-β nei neuroni è un segno distintivo del MA. Gli scienziati sanno che le microglia assorbono le proteine ​​amiloide-β. La scoperta del percorso LANDO risponde a domande su ciò che avviene dopo.


Heckmann ha paragonato LANDO all'operatore di un autolavaggio automatico. In questo caso, le auto sono i recettori delle microglia che si legano alle proteine ​​amiloide-β neurotossiche e portano la proteina nell'autolavaggio. E, proprio come le auto tornano in strada dopo che lo sporco è stato tolto, quando viene eliminata l'amiloide-β, il recettore ritorna alla superficie microgliale dove può prelevare altra amiloide-β.


Un autolavaggio automatico dipende dall'hardware per collegare l'auto a una traccia che la muove attraverso l'impianto. Allo stesso modo, sono necessarie diverse proteine ​​per il funzionamento di LANDO. Le proteine (Rubicon, Beclin 1, ATG5 e ATG7) sono conosciute meglio per i loro ruoli in un percorso cellulare correlato usato per riciclare componenti cellulari non necessari e indesiderati. Queste proteine ​​diminuiscono con l'età poiché diminuisce la loro espressione.


"Non sai mai dove porterà la scienza"
, ha detto Green. "Questo progetto è iniziato perché stavamo studiando le risposte immunitarie contro il cancro. Brad ha capito che i risultati hanno rilevanza per una malattia non dei bambini ma delle persone anziane. Ecco come funziona la scienza. Quando segui i dati, non sai mai dove arrivi".

 

 

 


Fonte: St. Jude Children's Research Hospital (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Bradlee L. Heckmann, Brett J.W. Teubner, Bart Tummers, Emilio Boada-Romero, Lacie Harris, Mao Yang, Clifford S. Guy, Stanislav S. Zakharenko, Douglas R. Green. LC3-Associated Endocytosis Facilitates β-Amyloid Clearance and Mitigates Neurodegeneration in Murine Alzheimer’s Disease. Cell, 27 June 2019, DOI: 10.1016/j.cell.2019.05.056

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)