Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


E' la sovraproduzione della proteina TNFα la vera causa dell'Alzheimer?

Ricercatori della University of Otago in Nuova Zelanda hanno fatto una scoperta importante per capire il ruolo di una particolare proteina nel mettere in pericolo la memoria nel morbo di Alzheimer (MA), che potrebbe portare a un trattamento più efficace in futuro.


Il prof. Cliff Abraham e il dott. Anurag Singh del Dipartimento di Psicologia hanno scoperto che una proteina nel cervello, il fattore di necrosi tumorale-alfa (TNFα), di norma associata all'infiammazione, diventa anormalmente attiva nel cervello di MA, compromettendo il meccanismo della memoria.


La sovrapproduzione di questa proteina (TNFα) potrebbe essere una delle ragioni che stanno dietro il deterioramento, legato alla malattia, della formazione della memoria nel cervello.


Il professor Abraham, ricercatore primario del Brain Health Research Centre all'università, spiega:

“Anche se la TNFα è stato collegata in precedenza al MA negli studi sulla memoria, non era ancora chiaro che l'iperattività neurale può indurre la produzione di questa proteina a inibire i meccanismi della memoria nel cervello. Siamo soddisfatti dei nostri risultati che collegano questa proteina infiammatoria ai meccanismi compromessi della memoria. Si tratta di un ulteriore passo in avanti verso la ricerca di un trattamento più efficace per il MA rispetto a quelli attualmente disponibili”.


La ricerca è stata effettuata usando bloccanti della TNFα come una terapia per le malattie infiammatorie e il cancro, dice il prof. Abraham. Tuttavia, solo pochi studi hanno testato le terapie TNFα in condizioni di MA. Ottenere una buona penetrazione di terapie nel cervello è ancora un problema che ha bisogno di soluzioni, dice.


Il prof. Abraham, autore senior dello studio pubblicato sulla rivista scientifica The Journal of Neuroscience, dice:

"C'è un enorme sforzo internazionale volto a prevenire l'insorgenza del MA, o per trattarlo una volta che si manifesta. I cambi dello stile di vita e il miglioramento dell'assistenza sanitaria stanno già avendo un certo impatto nel ritardarne l'insorgenza.

"Tuttavia, abbiamo ancora bisogno di farmaci per trattare quelli che hanno già la malattia e speriamo che il nostro lavoro aumenti il corpo di conoscenze per giustificare ulteriore lavoro sulle terapie basate sulla TNFα, che permetteranno di migliorare la resilienza del cervello agli insulti patologici”.


Il dott. Singh, primo autore dello studio, sul quale gli scienziati di Otago hanno lavorato negli ultimi sei anni, spiega che la scoperta è significativa, dato che la proteina ha un ruolo nella regolazione dei meccanismi della memoria, sia nelle condizioni sane che in quelle malate:

“In condizioni di buona salute, la TNFα è coinvolta nel ciclo sonno/veglia, nell'apprendimento normale e nell'assorbimento di cibi e acqua, e però, in condizioni malate, è coinvolta nelle malattie neurologiche come il MA e il Parkinson”.

 

 

 


Fonte: University of Otago (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Anurag Singh, Owen D. Jones, Bruce G. Mockett, Shane M Ohline and Wickliffe C. Abraham. Tumor Necrosis Factor-α-Mediated Metaplastic Inhibition of LTP is Constitutively Engaged in an Alzheimer's Disease Model. Journal of Neuroscience, 30 Sep 2019, DOI

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.