Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Sviluppato metodo non invasivo per predire l'insorgenza della demenza

Le informazioni raccolte alle visite di routine del medico sono sufficienti per prevedere con precisione il rischio di una persona di sviluppare il morbo di Alzheimer e le relative forme di demenza, secondo una nuova ricerca condotta da scienziati del Regenstrief Institute, della Indiana University e della Merck.


I ricercatori hanno sviluppato e testato due algoritmi per l'apprendimento del computer usando dati delle cartelle cliniche elettroniche, e identificare i pazienti che possono avere un rischio di sviluppare la demenza.


Almeno 50 pazienti anziani su 100 nelle cure primarie, che hanno il MA e le demenze correlate, non ricevono una diagnosi. E molti di più vivono con dei sintomi da 2 a 5 anni prima di avere la diagnosi. Attualmente, i test per individuare il rischio di demenza sono invasivi, lunghi e costosi.


“La cosa bella di questo metodo è che è passivo, e ha una precisione simile ai test più intrusivi che sono usati attualmente”, ha detto Malaz Boustani MD/MPH, ricercatore del Regenstrief Institute e professore all'Indiana University. “Questa è una soluzione economica e scalabile in grado di fornire un beneficio sostanziale ai pazienti e alle loro famiglie, aiutandoli a prepararsi alla possibilità di una vita con demenza e consentendo loro di agire".

 

Sviluppo di algoritmi di apprendimento automatico per predire la demenza

Il team di ricerca, che comprendeva anche scienziati della Georgia State University, dell'Albert Einstein College of Medicine e del Solid Research Group, ha recentemente pubblicato i risultati di due diversi approcci di apprendimento automatico. Il documento pubblicato sul Journal of the American Geriatrics Society ha analizzato i risultati di un algoritmo di elaborazione del linguaggio naturale, che impara le regole attraverso esempi, e quello su Artificial Intelligence in Medicine comunica i risultati di un modello a foresta casuale, che è costruito usando un insieme di alberi di decisione.


Entrambi i metodi hanno mostrato una precisione simile nel predire l'insorgenza della demenza entro un periodo da 1 a 3 anni dalla diagnosi. Per allenare gli algoritmi, i ricercatori hanno raccolto dati su pazienti dell'Indiana Network for Patient Care. Per predire l'insorgenza di demenza, i modelli hanno usato informazioni su prescrizioni e diagnosi, che sono campi strutturati, così come sulle note mediche, che sono a testo libero.


I ricercatori hanno trovato che le note a testo libero erano più preziose per aiutare a identificare le persone a rischio di sviluppo della malattia. “Questa ricerca è emozionante perché potenzialmente dà un  beneficio significativo ai pazienti e alle loro famiglie”, ha dichiarato Patrick Monahan PhD, autore senior dello studio, della UI e scienziato affiliato al Regenstrief. “I medici possono dare informazioni su comportamenti e abitudini per aiutare i pazienti a far fronte ai loro sintomi e avere una qualità migliore di vita”.


Zina Ben Miled PhD/MS, prima autrice di uno studio, della Facoltà di Ingegneria e Tecnologia della IU e scienziata del Regenstrief, ha detto: “L'identificazione precoce dei rischi dà l'opportunità a medici e famiglie di mettere in atto un piano di assistenza. So per esperienza che peso può essere aver a che fare con una diagnosi di demenza. La finestra fornita da questo test è molto importante per contribuire a migliorare la qualità della vita sia dei pazienti che delle famiglie”.


Oltre al beneficio per le famiglie, questi metodi possono anche fornire significativi risparmi di costo per i pazienti e i sistemi sanitari. Essi sostituiscono test costosi e permettono ai medici di selezionare intere popolazioni per identificare quelli più a rischio. Anche ritardare l'insorgenza dei sintomi consente di risparmiare una notevole quantità di denaro per il trattamento.


Il passo successivo è quello di distribuire questi algoritmi di apprendimento automatico alle cliniche di vita reale per verificare se consentono di identificare più casi di demenza veri, nonché per imparare come influenzano la volontà del paziente di dare un seguito ai risultati.

 

 

 


Fonte: Regenstrief Institute (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:

  1. Malaz Boustani, Anthony J. Perkins, Rezaul Karim Khandker, Stephen Duong, Paul R. Dexter, Richard Lipton, Christopher M. Black, Vasu Chandrasekaran, Craig A. Solid, Patrick Monahan. Passive Digital Signature for Early Identification of Alzheimer's Disease and Related Dementia. Journal of the American Geriatrics Society, 2019, DOI
  2. Zina Ben Miled, Kyle Haas, Christopher M. Black, Rezaul Karim Khandker, Vasu Chandrasekaran, Richard Lipton, Malaz A. Boustani. Predicting dementia with routine care EMR data. Artificial Intelligence in Medicine, 2020, DOI

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.