Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


'La TMS può trattare molti disturbi neurologici, compresa la demenza'

transcranial magnetic stimulation at McGill

La Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS) ha dimostrato una efficacia significativa nel trattamento della depressione grave e del disturbo ossessivo-compulsivo.


Una revisione della letteratura recente, pubblicata da Antonio H. Iglesias MD, neurologo della Loyola Medicine e professore assistente alla Loyola University di Chicago, evidenzia dati scientifici e clinici convincenti che giustificano ulteriori studi sull'uso della TMS per il trattamento di una gamma ampia di condizioni neurologiche comuni, come ictus, emicrania acuta e demenza.


Un dispositivo TMS è costituito da una/due bobine di rame, posizionate su una zona esterna mirata del cuoio capelluto del paziente, che producono brevi impulsi magnetici ad una profondità stimata di circa 2/2,5 centimetri. Il campo magnetico innesca cambiamenti nell'attività e nella comunicazione neuronale, che possono alterare le attività indesiderate all'interno del cervello.


“La TMS può funzionare da stimolante o da inibitore dell'attività cerebrale, o entrambi”, dice il dott. Iglesias. Inoltre, bobine di dimensioni diverse e impulsi magnetici variabili possono avere un impatto sugli esiti, a seconda della neuroplasticità del paziente (la capacità dei neuroni e delle cellule nervose di cambiare e compensare lesioni e malattie).


“Ancora più importante, la TMS è ben tollerata dalla maggior parte dei pazienti, e con pochi effetti collaterali”, afferma il Dott. Iglesias. La stimolazione magnetica transcranica è approvata dalla Food and Drug Administration (FDA) per il trattamento della depressione maggiore e del disturbo ossessivo compulsivo (OCD).


Secondo lo studio, apparso nell'edizione del 4 febbraio 2020 della rivista Current Neurology and Neuroscience Reports, ci sono 1.641 ricerche in corso che usano la TMS per trattare una vasta gamma di altri disturbi neurologici, compresi più di 60 solo che studiano la capacità della TMS di diminuire o invertire gli effetti della demenza precoce.


I risultati più promettenti sono nel trattamento dell'emicrania acuta e dell'afasia primaria progressiva (PPA), e degli effetti dell'ictus.


“La TMS ha ora aperto il campo della neurologia in molteplici settori”, dice il Dott Iglesias. “E ci sono molte variabili che possono essere studiate e aggiustate per migliorare la funzionalità del cervello e le connessioni delle sue reti”.


La Loyola Medicine sta già usando con successo la TMS per trattare la depressione e il disturbo ossessivo compulsivo, e “la mia speranza è che possiamo cominciare ad esplorare l'uso di questo trattamento per la demenza, e in particolare per i primi effetti della PPA, che può deteriorare rapidamente il linguaggio e altre abilità cognitive”, dice il Dott Iglesias.

 

 

 


Fonte: Loyola Medicine via Newswise (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Antonio H. Iglesias. Transcranial Magnetic Stimulation as Treatment in Multiple Neurologic Conditions. Current Neurology and Neuroscience Reports, 4 Feb 2020, DOI

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Nuova 'teoria unificata della mente': implicazioni per la prevenzion…

17.07.2025 | Ricerche

In un nuovo studio con implicazioni sulla prevenzione del morbo di Alzheimer (MA) e altr...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.