Il breve sonnellino pomeridiano regolare può essere collegato a una migliore agilità mentale, secondo una ricerca pubblicata su General Psychiatry i cui risultati indicano che esso sembra associarsi a consapevolezza della localizzazione, fluidità verbale e memoria di lavoro migliori.
L'aspettativa di vita più lunga e i cambiamenti neurodegenerativi associati che l'accompagnano, aumentano la prospettiva di demenza: circa 1 persona su 10 over-65 ne è colpita nel mondo sviluppato.
Con l'invecchiamento, i modelli di sonno cambiano, e i sonnellini pomeridiani diventano più frequenti. Ma le ricerche pubblicate fino ad oggi non hanno raggiunto alcun consenso sul fatto che i pisolini pomeridiani possano aiutare a rinviare il declino cognitivo e la demenza per gli anziani o se sono un sintomo di demenza.
I ricercatori hanno esplorato questa questione su 2.214 persone, apparentemente sane, di almeno 60 anni e residenti in diverse grandi città della Cina, tra cui Pechino, Shanghai e Xian. In tutto, 1.534 facevano un normale pisolino pomeridiano, e 680 no.
Tutti i partecipanti hanno avuto una serie di controlli sanitari e di valutazioni cognitive, incluso il Mini Mental State Examination (MMSE), per verificare la presenza di demenza. La durata media del sonno notturno era di circa 6,5 ore in entrambi i gruppi.
La pennichella del pomeriggio è stata definita come un periodo di almeno 5 minuti consecutivi di sonno, ma non più di 2 ore, e fatta dopo pranzo. Ai partecipanti è stato chiesto quante volte si appisolavano durante la settimana, che poteva essere da 1 volta a tutti i giorni.
I test per la demenza includevano 30 punti per misurare diversi aspetti dell'abilità cognitiva e delle funzioni superiori, che comprendono abilità visuo-spaziali, memoria di lavoro, estensione dell'attenzione, risoluzione dei problemi, consapevolezza del luogo e fluenza verbale.
I punteggi MMSE delle prestazioni cognitive erano significativamente più alti tra chi faceva pennichelle, rispetto a coloro che non le facevano. E c'erano differenze significative nella consapevolezza della lingua, nella fluidità verbale e nella memoria.
Questo è uno studio osservazionale, e quindi non può stabilire rapporti causa-effetto. E non c'erano informazioni sulla durata o sui momenti delle pennichelle, che avrebbero potuto essere importanti. Ma ci sono alcune possibili spiegazioni per quanto osservato, dicono i ricercatori.
Una teoria è che l'infiammazione è un mediatore tra i pisolini di metà giornata e i cattivi esiti di salute; la chimica infiammatoria ha un ruolo importante nei disturbi del sonno, notano i ricercatori. Il sonno regola la risposta immunitaria del corpo e il sonnellino è ritenuto una risposta evoluta all'infiammazione; le persone con livelli più elevati di infiammazione si appisolano più spesso, spiegano i ricercatori.
Fonte: BMJ (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.
Riferimenti: Han Cai, Ning Su, Wei Li, Xia Li, Shifu Xiao, Lin Sun. Relationship between afternoon napping and cognitive function in the ageing Chinese population. General Psychiatry, 2021, DOI
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