Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Studio su oltre 70 mila individui collega la demenza a fumo e malattie cardiovascolari

Nel più grande studio sul modo in cui fumo e malattie cardiovascolari si associano alla funzione cognitiva, ricercatori del Translational Genomics Research Institute (TGen), affiliato di City of Hope, ha scoperto che entrambi compromettono la capacità di imparare e memorizzare; e che gli effetti del fumo sono più pronunciati nelle donne, mentre i maschi sono più deteriorati dalla malattia cardiovascolare.


I risultati sono pubblicati sulla rivista Scientific Reports.


I tentativi precedenti di quantificare la funzione cognitiva tra i fumatori e di valutare le differenze sessuali avevano prodotto risultati misti. I ricercatori del TGen attribuiscono questa incongruenza alla quantità limitata dei dati precedenti. Analizzando i dati rappresentativi di oltre 70.000 individui di tutto il mondo, generati attraverso il test cognitivo online MindCrowd del TGen, lo studio corrente ha prodotto risultati che indicano tendenze definitive.


"Questi risultati suggeriscono che il fumo e la malattia cardiovascolare impattano sull'apprendimento verbale e sulla memoria per tutta l'età adulta, a partire dai 18 anni", ha detto Matt Huentelman PhD, professore di neurogenomica, fondatore del MindCrowd e autore senior dello studio. "Il fumo è associato a una diminuzione dell'apprendimento e della funzione di memoria nelle donne, mentre i problemi cardiovascolari sono associati a un calo dell'apprendimento e della funzione di memoria negli uomini".


Oltre al morbo di Alzheimer (MA), la causa più significativa del declino cognitivo è formata dai 'contributi vascolari al deterioramento cognitivo e alla demenza' (VCID, vascular contributions to cognitive impairment and dementia), che derivano da ictus e da altre lesioni vascolari al cervello che causano cambiamenti significativi alla memoria, al pensiero e al comportamento: fumo e malattia cardiovascolare aggravano i VCID.


"Le ragioni di questi effetti modificanti legati al sesso non sono compresi completamente", ha detto Candace Lewis PhD, postdottorato nel laboratorio del dott. Huentelman, e prima autrice dello studio. "Le nostre scoperte evidenziano l'importanza di considerare il sesso biologico nello studio dei contributi vascolari alla compromissione cognitiva e alla demenza".


I risultati di questo studio sono importanti, ha detto la dott.ssa Lewis, dal momento che il fumo di sigarette negli USA è la prima causa di malattia prevenibile e di morte, rappresentando quasi 1 deceduto ogni 5, e la malattia cardiovascolare è la principale causa di malattia e morte in tutto il mondo, ed è un predittore importante del declino cognitivo e di VCID. Le malattie vascolari sono associate anche ad un aumento del rischio di MA, che è la sesta causa di morte del paese.


Includendo una vasta gamma di età (dai 18 agli 85 anni), lo studio ha permesso ai ricercatori di valutare la relazione tra fumo, malattia cardiovascolare e memoria verbale nella più ampia gamma di età mai usata finora da uno studio singolo. I ricercatori notano che alcuni studi in precedenza avevano valutato gli effetti delle malattie cardiovascolari negli adulti più giovani e che capire la relazione tra malattie cardiovascolari e funzione cognitiva nei giovani adulti può essere necessaria per comprendere possibili opportunità di trattamento e intervento.


Brian Tiep MD, direttore della riabilitazione polmonare e cessazione del fumo alla City of Hope, ha detto:

"Questo studio sottolinea alcune differenze impreviste ma importanti tra i sessi, collegate al declino cognitivo. L'impatto sull'acuità mentale sembra progredire nel tempo, per alcuni è più rapido che per altri.

"Le abitudini di vita legate alla dieta, all'esercizio e al fumo certamente sono consequenziali e possono differire tra uomini e donne. Le persone sottoposte a cura per il cancro possono essere influenzate cognitivamente dal cancro e dal suo trattamento".

"Questo studio conferma l'importanza di mantenere la salute cardiovascolare e di smettere di fumare, non solo per favorire la cura del cancro, ma anche per migliorare la funzione del cervello".

 

 

 


Fonte: Steve Yozwiak in The Translational Genomics Research Institute (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Candace Lewis, J. Talboom, M. De Both, A. Schmidt, M. Naymik, A. Håberg, T. Rundek, B. Levin, S. Hoscheidt, Y. Bolla, R. Brinton, M. Hay, C. Barnes, E. Glisky, L. Ryan, Matt Huentelman. Smoking is associated with impaired verbal learning and memory performance in women more than men. Scientific Reports, 13 May 2021, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)