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Nuova connessione tra batteri intestinali e biomarcatori di Alzheimer

microbiome(1) Nuova connessione tra batteri intestinali e biomarcatori di AlzheimerTopi modello di morbo di Alzheimer (MA) hanno dimostrato connessioni tra accumulo di amiloide beta e livelli di certi microbi intestinali. Tuttavia, non si sapeva ancora se...

Apparecchi acustici potrebbero ridurre il declino cognitivo negli anziani, ma solo con rischio alto di demenza

Alla International Conference® dell'Alzheimer's Association (AAIC®) 2023, ad Amsterdam e online sono stati comunicati per la prima volta i risultati dello studio Aging and Cognitive Health Evaluation in Elders (ACHIEVE), il più grande studio clinico...

Semplice test con puntura del dito semplifica i progressi negli esami del sangue di Alzheimer

Un semplice esame del sangue con puntura al dito - non così diverso da quello che fanno ogni giorno le persone con diabete - si è dimostrato promettente per rilevare il morbo di Alzheimer (MA), secondo una ricerca riportata per la prima volta...

Studio mostra che i farmaci antinfiammatori sono promettenti per l'Alzheimer

Uno studio recente eseguito all'Università del Kentucky dal laboratorio di Linda Van Eldik PhD, e pubblicato in PLOS One, è incentrato sull'idea che vari farmaci antinfiammatori potrebbero essere trattamenti efficaci per il morbo di Alzheimer...

AI può prevedere la tua salute in età avanzata ... premendo un bottone

Scanner and monitorGrazie all'intelligenza artificiale, saremo presto in grado di prevedere il nostro rischio di sviluppare gravi condizioni di salute più avanti nella vita, solo premendo un pulsante. Ricercatori della Edith Cowan University di Perth in Australia hanno...

La malattia da corpi di Lewy può essere rilevata prima dei sintomi

La malattia da corpi di Lewy è la seconda neurodegenerazione per diffusione dopo il morbo di Alzheimer (MA). Un gruppo di ricerca dell'Università di Lund ha ora dimostrato che la malattia può essere rilevata prima che appaiano i sintomi, attraverso un...

Privazione del sonno dava benefici ai nostri antenati, ma a noi solo danni

Gli umani hanno bisogno di meno sonno rispetto ai nostri parenti evolutivamente più vicini. Tuttavia, spesso dormiamo meno del necessario. La necessità di meno sonno è una conseguenza delle scelte dei nostri antenati di rimanere svegli più a lungo, un...

Nuove prove collegano la perdita di vista alla demenza dopo i 71 anni

Un nuovo studio suggerisce che la perdita di vista dopo i 71 anni potrebbe essere collegata alla demenza. La ricerca è stata pubblicata il 13 luglio 2023 sul Journal of the American Medical Association (JAMA) Ophthalmology.I ricercatori dell'Università...

Questo poro a 8 braccia ha un ruolo nel controllo della formazione delle placche

CALHM1 channel on neuronsLa microscopia crioelettronica rivela che il canale CALHM1 umano ha un modello di assemblaggio di otto proteine, simile a quello presente nei polli. Da notare il numero di strutture colorate simili a braccia. Il punto al centro dell'immagine è Ruthenium...

Si possono usare a nostro beneficio i residui della vinificazione?

I residui della vinificazione potrebbero essere una preziosa fonte di ingredienti per nutraceutici, prodotti farmaceutici e coloranti alimentari, secondo nuove ricerche degli ingegneri chimici della Monash University di Melbourne in Australia.La...

Cruciverba e scacchi possono aiutare più della socializzazione a evitare la demenza

L'uso di computer, cruciverba e i giochi come gli scacchi hanno un'associazione più forte con l'elusione della demenza da parte degli anziani, rispetto al lavoro a maglia, a dipingere o socializzare, secondo uno studio svolto alla Monash University di...

Trattare la perdita di udito potrebbe essere cruciale per prevenire la demenza

Studi recenti suggeriscono che la correzione della perdita di udito potrebbe essere un approccio promettente per ridurre il rischio di declino cognitivo e demenza. La perdita di udito può influire profondamente sulla qualità della vita di una persona, che...

I geni per l'apprendimento e la memoria hanno 650 milioni di anni

Un team di scienziati guidati da ricercatori dell'Università di Leicester ha scoperto che i geni richiesti per l'apprendimento, la memoria, l'aggressività e altri comportamenti complessi hanno avuto origine circa 650 milioni di anni fa.I risultati...

Il farmaco che 'salverà' la memoria e i ricordi

IGF 2 interaction with agingSi chiama Igf-2. Una molecola che sembra capace di rafforzare i ricordi. Nei topi. Ma anche potenzialmente utile contro Alzheimer e Sla. Ce la racconta la scienziata italiana Cristina Alberini che l'ha scoperta nel suo laboratorio di New York. E ha fondato...

Variante genetica specifica di antenati africani è associata all'aumento del rischio di Alzheimer

Dei ricercatori hanno scoperto che avere una variante genetica spesso presente nelle persone di origine africana può aumentare il rischio di una persona di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA). La variante ApoE ε3 [R145C], presente in oltre il 4% degli...

Inquinamento dell'aria e Alzheimer: ci sono ancora molte domande sul possibile collegamento

L'inquinamento atmosferico è legato alla demenza?L'inquinamento dell'aria è costituito da diversi componenti, che includono gas, composti chimici, metalli e piccole particelle chiamate particolato. L'esposizione a lungo termine o ad alti livelli di...

Memoria extra dei superager collegata a movimenti più veloci e salute mentale migliore

Le persone che hanno superato gli ottanta e possono ricordare eventi quotidiani ed esperienze di vita come chi ha 20-30 anni di meno, chiamati superager, hanno anche maggiori probabilità di avere una velocità di movimento maggiore degli anziani tipici. E...

Biomarcatore basato su tau traccia la progressione dell'Alzheimer

tau phosphorylation leading to neuronal deathUn nuovo marcatore trovato nel liquido cerebrospinale potrebbe anche accelerare lo sviluppo dei farmaci di Alzheimer.Due patologie guidano la progressione del morbo di Alzheimer (MA). All'inizio, le placche di amiloide-beta (Aβ) aprono la strada, ma nel...

Robot gestiti dall'IA potrebbero combattere la solitudine umana?

I robot di compagnia possono aiutare le persone socialmente isolate a evitare i rischi per la salute della solitudine.I robot di compagnia migliorati con l'intelligenza artificiale un giorno potranno aiutare ad alleviare l'epidemia di solitudine...

AI identifica il lieve decadimento cognitivo dalle scansioni della retina

Retinal scan at Duke Health Un modello di apprendimento automatico sviluppato dai ricercatori della Duke University in Nord Carolina può differenziare la cognizione normale dal lieve deterioramento cognitivo (MCI, mild cognitive impairment) usando immagini retiniche...

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11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

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23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

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Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

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Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

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Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

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