Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Dan Gibbs: Perdita di odore nel Covid-19 e Alzheimer

side view woman smelling lavender Image by freepik.com

Due giorni fa, ho letto sul New York Times un articolo affascinante della critica gastronomica Tejal Rao a proposito della sua improvvisa perdita di odorato causata lo scorso dicembre dal Covid-19 [questo post è di marzo 2021].

“Ho notato il momento in cui mi è successo, entrando nella doccia a casa mia a Los Angeles. All'inizio, ho scambiato la mancanza di aromi per un nuovo odore, un odore curioso che non riuscivo a identificare - era l'acqua stessa? le piastrelle di ceramica? - prima di rendermi conto che era solo un vuoto, un cuscino di spazio tra me e il mio mondo". Poi descrive il parziale recupero di olfatto avvenuto ad oggi, un recupero che attribuisce almeno in parte all'odore dell'allenamento.

Chi è Daniel Gibbs:

"Sono un neurologo in pensione con la malattia di Alzheimer in fase iniziale. Mi sono preso cura di molti pazienti con Alzheimer e altre demenze nei 25 anni di pratica di neurologia generale a Portland, in Oregon. Ho scritto delle mie esperienze con Alzheimer da due prospettive, paziente e medico, nel libro A Tattoo On My Brain: A Neurologist’s Personal Battle against Alzheimer’s Disease (un tatuaggio sul mio cervello: la battaglia personale di un neurologo contro l'Alzheimer), edito da Cambridge University Press".


L'infezione del naso e dei seni nasali è la causa più comune di riduzione della capacità di annusare. Il più delle volte l'anosmia (perdita di odore) o l'iposmia (odorato ridotto) sono temporanee ed sono in gran parte dovute all'ostruzione dei passaggi nasali, un naso chiuso. Gli odori non riescono a raggiungere i recettori olfattivi situati in alto nei seni nasali.


Alcuni virus e persino alcuni batteri hanno un'affinità per i recettori olfattivi nei seni nasali e persino per il nervo olfattivo che porta informazioni sull'odore al cervello. La compromissione dell'odore dovuta a queste infezioni può essere duratura e talvolta permanente.


Quasi tutti coloro che sono risultati positivi al virus Covid-19 hanno una compromissione olfattiva quando sono testati, sebbene alcuni non ne siano consapevoli. È associata solo occasionalmente a un naso chiuso, di solito ha un inizio improvviso e spesso è il primo sintomo di Covid. Raccomando la revisione molto recente di studi medici su questo argomento di Christopher Hawkes.


Contrariamente all'anosmia indotta da Covid-19, la perdita di odore osservata nel morbo di Alzheimer (MA) è insidiosa nell'insorgenza e lentamente progressiva. Non scompare. Come nel mio caso, può iniziare anche più di dieci anni prima dell'insorgenza della compromissione cognitiva. Molte, se non la maggior parte, delle persone con MA non notano nemmeno la perdita proprio perché è così lentamente progressiva.


Non credo che avrei prestato attenzione se non fosse stato per l'odore illusorio che ho sperimentato. Questo era come il profumo del pane da forno mescolato con profumo. Inizialmente arrivava 3 o 4 volte alla settimana e durava pochi minuti, a volte fino a 30, durante i quali non c'era mai uno stimolo olfattivo, nessun aroma esterno. Queste fantosmie come sono chiamate, apparivano dal nulla. Il mio senso dell'odore è gradualmente scomparso nei successivi 4/5 anni. Le fantosmie continuarono ma divennero meno frequenti, alla fine scomparvero del tutto alcuni anni fa.


Perché la perdita di odore spesso migliora dopo il recupero da Covid-19, mentre i problemi olfattivi nel MA non fanno che peggiorare con il tempo? Quasi ogni giorno impariamo qualcosa di più sul Covid-19, ma la risposta probabilmente comporta la posizione e il tipo di lesione. Nel Covid, i virus attaccano i recettori olfattivi nei seni nasali, nel nervo olfattivo e probabilmente nel bulbo olfattivo, il primo centro nel cervello che elabora i segnali olfattivi. Il virus Covid-19 sembra causare infiammazione e gonfiore in queste aree e questa infiammazione molto probabilmente si risolve mentre l'infezione fa il suo corso.


Al contrario, la perdita di odorato nel MA è dovuta al danno non solo al bulbo olfattivo ma anche ad altri centri olfattivi più elevati nel cervello come la corteccia piriforme e la corteccia orbitofrontale. In questi siti si possono trovare placche amiloidi e grovigli neurofibrillari contenenti tau, prima che vi sia stata una perdita di memoria o altre menomazioni cognitive. Il danno progredisce in questi centri nel corso degli anni ed è probabilmente irreversibile.


Per me è stato relativamente facile adattarmi alla perdita molto graduale della capacità di annusare, a causa del MA. Mi piace mettere molte spezie nel cibo perché altrimenti non c'è molto gusto e non devo comprare vino costoso, perché ora hanno tutti lo stesso sapore. Non ho difficoltà a raccogliere la cacca di cane o fare altri lavori puzzolenti. D'altra parte, a volte mi manca davvero l'aroma della pancetta nella padella o di una torta di mele appena fuori dal forno.

 

 

 


Fonte: Daniel Gibbs in A Tattoo On My Brain (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.