Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Diagnosi di Alzheimer: a breve sarà basata sui biomarcatori

Il 16 luglio 2023, al Congresso Internazionale dell'Alzheimer (AAIC) di Amsterdam, sono state presentate nuove linee guida per la diagnosi di morbo di Alzheimer (MA), sviluppate da medici e ricercatori di tutto il mondo. In questi criteri, la malattia è diagnosticata in clinica con l'uso di biomarcatori nel sangue, proprio come altre importanti malattie come il diabete e le malattie cardiovascolari.


Negli ultimi anni è stato sviluppato un esame del sangue che dà risultati molto buoni, secondo una ricerca recente. Charlotte Teunissen, prof.ssa di neurochimica dell'Amsterdam UMC, è stata coinvolta nella stesura delle nuove linee guida e afferma:

“Una nuova generazione di biomarcatori è ora disponibile per rilevare con sempre più efficacia il MA. Abbiamo già acquisito molta esperienza con questo test nel nostro centro MA, ma a lungo termine può anche essere implementato con successo con impegnativa del medico di base".

 

Desiderio di diagnosi

Una nuova ricerca di Amsterdam UMC con Alzheimer Nederland mostra che molte persone con sintomi cognitivi vogliono sapere se sono nelle prime fasi di MA. Una diagnosi consente ai pazienti di assumere un maggiore controllo sulla fase successiva della loro vita. Il desiderio di sapere se hai o meno il MA rende così rilevante l'uso di biomarcatori del sangue, ed è anche la porta per il trattamento.


Un esame del sangue è anche un metodo relativamente economico e può essere usato in molti luoghi. In precedenza, solo le cliniche specializzate potevano fare un'analisi adeguata e quindi offrire una diagnosi, tramite un esame del sangue. Una ricerca svedese, presentata alla conferenza ADPD in marzo, ha dimostrato che i biomarcatori possono essere più affidabili dell'analisi di un medico di base.


Inoltre, l'esame del sangue è molto meno stressante per il paziente rispetto al metodo attuale, che usa l'analisi del liquido cerebrospinale, acquisito attraverso un prelievo lombare invasivo o tramite una scansione PET costosa. Si ritiene che entrambi questi metodi saranno presto meno necessari anche nella diagnosi di MA.

 

Linee guida

Le nuove linee guida sono state sviluppate da un comitato internazionale di medici e ricercatori per conto dell'International Alzheimer's Association e dell'American National Institute on Aging. In precedenza, il MA era definito identificando la patologia cerebrale e il declino cognitivo con cui si manifestava la malattia.


Nelle nuove linee guida, la malattia viene diagnosticata usando biomarcatori. Negli ultimi anni sono stati sviluppati e convalidati clinicamente diversi biomarcatori con eccellenti prestazioni diagnostiche. E altri stanno arrivando.


Il nuovo approccio al MA è anche rilevante e sta guadagnando slancio perché alcune terapie che puntano il MA come il lecanemab, sono già state approvate negli Stati Uniti. Attualmente questi farmaci sono in fase di revisione EMA nell'UE.

 

 

 


Fonte: Amsterdam University Medical Centers (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.