Ricercatori americani e indiani dicono di aver sviluppato una tecnica non invasiva di imaging del cervello per misurare i cambiamenti chimici iniziali dell'Alzheimer.
Pravat K. Mandal del Centro Nazionale di Ricerca sul Cervello di Gurgaon in India, e della Johns Hopkins University School of Medicine e i colleghi, hanno studiato il cervello di controlli normali, pazienti con Alzheimer e pazienti con decadimento cognitivo lieve, utilizzando scansioni di spettroscopia di risonanza magnetica multivoxel 31P (MRS), insieme a uno strumento analitico avanzato, per valutare la chimica cerebrale nelle regioni ippocampali.
Essi hanno osservato nel corso della loro studio che l'ippocampo sinistro (la parte del cervello che si occupa della memoria a breve termine e a lungo termine) diventa alcalina nei pazienti di Alzheimer, al contrario del normale processo di invecchiamento in cui la cervello tende ad essere più acido. "L'Alzheimer è diventato uno tsunami silenzioso nella popolazione che invecchia", ha detto Mandal in un comunicato. "Questa scoperta di una tecnica diagnostica che non richiede esami del sangue o radiazioni, e che può essere condotta in meno di 15 minuti, potrebbe dare speranza ai pazienti con Alzheimer e alle loro famiglie".
Mandal e colleghi hanno in programma di condurre studi longitudinali con campioni più grandi di pazienti di Alzheimer e di Parkinson per indagare la specificità del loro test. I risultati sono stati pubblicati sul Journal of Alzheimer Disease.
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Pubblicato in UPI.com il 3 Maggio 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.
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