Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


La pittura con spezie può rallentare il progresso dell'Alzheimer


Un professore del Dipartimento di Medicina e Kinesiologia della Texas A&M University sta usando un suo progetto per aiutare un gruppo di pazienti affetti da demenza a rallentarne l'avanzamento.


La Dott.ssa Christine Tisone, professore di educazione alla salute, ha avviato tre anni fa il progetto di cura della memoria nell'ambito del suo corso di malattie umane. Per il primo anno del progetto, ha lasciato volontaria la partecipazione dei suoi studenti. Ha detto che il riscontro è stato così incredibile da rendere il progetto obbligatorio per tutti gli studenti ogni semestre.


"Tutti gli studenti, nella valutazione formale e sul compito di riflessione, che devono fare dopo l'esperienza, hanno riferito che è un'esperienza positiva in termini di crescita personale e di soddisfazione", ha detto la dott.ssa Tisone. "Ci sono sempre molti commenti su quanto è bello trascorrere due ore concentrandosi su altri invece che su propri problemi relativamente minori".


Gli studenti del corso della Dott.ssa Tisone trascorrono due ore, due volte alla settimana, ad interagire con i pazienti del Waterford, coinvolgendoli in attività di assistenza alla memoria basati su evidenze. Un gruppo di studenti lavora con pazienti i cui problemi di memoria non sono così gravi, giocando al bingo e intervistandoli sulla loro storia di vita. Il secondo gruppo lavora con i pazienti nel reparto di terapia della memoria che hanno un livello di demenza più grave, con la pittura profumata.


La ricerca ha dimostrato che c'è una forte associazione tra la memoria e l'olfatto. Uno dei motivi è il modo in cui il cervello elabora gli odori e i ricordi. Gli odori vengono instradati tramite il bulbo olfattivo, che è l'area di analisi dell'odore nel cervello. Esso è strettamente collegato all'amigdala e all'ippocampo, che gestiscono le emozioni e la memoria rispettivamente. le informazioni visive, il suono e il tatto non passano attraverso quelle aree del cervello.


La pittura profumata della Dott.ssa Tisone comporta la miscelazione di spezie con acqua per produrre colori ad acquerello, con la speranza che i profumi facciano riaffiorare i ricordi dei pazienti. Gli studenti sono addestrati a suscitare la conversazione in base alle reazioni a quegli odori.


"Stiamo facendo questo nel reparto di terapia della memoria, dove la demenza è più marcata, ma molti di loro sono ancora in grado di commentare quegli odori e richiamare i ricordi basati su quegli odori. Fa iniziare le conversazioni", ha spiegato la dott.ssa Tisone. "La cosa più importante per la cura della memoria sta nelle interazioni con altre persone".


"Siamo riusciti a dipingere il nome di una delle ospiti con un fiore e poi usarlo per parlare dei suoi bambini e dei loro nomi, e del tipo di fiori che gradiva di più. Credo che la compagnia e l'attività abbiano reso veramente migliore la sua giornata e abbiano aiutato a richiamare i ricordi", spiega Myriam Fillion, studente di sanità.


Anche se la demenza non è reversibile, la Dott.ssa Tisone ritiene che questa attività abbia un impatto positivo sui pazienti e possa potenzialmente rallentare la progressione della demenza. Ha visto i pazienti diventare più loquaci e in grado di ricordare di più del loro passato rispetto a prima dell'inizio del progetto, tre anni fa. Anche i familiari hanno commentato con la Dott.ssa Tisone circa il fatto che i loro cari sembrano più attenti e meno ansiosi di prima.


"Sento che c'è un impatto a lungo termine e stiamo dando a centinaia di studenti ogni anno l'opportunità di farne parte", ha spiegato la dott.ssa Tisone. "Molti studenti sono tornati come volontari per conto proprio, dopo aver fatto questo. Non ci vuole molto a legarsi a una determinata persona, o forse solo all'atmosfera di questo posto".


Uno degli studenti della Dott.ssa Tisone, che ha partecipato al progetto, aveva già programmato di continuare a studiare e a diventare infermiere. Tuttavia, questo progetto l'ha convinto a specializzarsi in gerontologia/cura della memoria. "Questo progetto mi ha fatto capire che avevo un dono speciale quando si tratta di lavorare con i pazienti di Alzheimer e demenza", ha spiegato Colin Coleman. "Ero molto calmo e a mio agio mentre interagivo con i pazienti, e sono riuscito a comunicare terapeuticamente con loro quando gli altri studenti non erano a loro agio nel farlo".

 

 

 


Fonte: TAMU - Texas A&M University (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.