Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Rallentare l'Alzheimer un passo alla volta

Avrete probabilmente sentito che "esercitare" il cervello, come fare cruciverba, può aiutare a rimanere mentalmente in forma quando si invecchia.

Ma lo sapevate che anche l'attività fisica, camminare in particolare, è una chiave per mantenere una mente in forma?

"C'è una crescente evidenza, in effetti una grande mole di prove, che l'esercizio fisico aiuta a mantenere le funzioni cognitive fino in tarda età", afferma Daniel Press, MD, specialista di Alzheimer nel Dipartimento di Neurologia del Beth Israel Deaconess Medical Center (BIDMC). "Sappiamo che camminare può rallentare i cambiamenti nel cervello associati con l'invecchiamento, e può rallentare la progressione dei problemi di memoria nei soggetti con Alzheimer".

Camminare mantiene il cervello in forma in diversi modi, dice il Dott. Press. "In primo luogo, l'esercizio fisico aiuta a migliorare la salute dei vasi sanguigni del cervello", spiega. "La pressione arteriosa o il diabete non controllati sono due problemi comuni dei vasi sanguigni e sono entrambi fattori di rischio per problemi psichici. Camminando, le persone mantengono i vasi sanguigni in salute".

Ma a un livello più basico, medici e ricercatori ora riconoscono che camminare migliora realmente le connessioni tra le cellule nervose del cervello. "Come i fili di un telefono fisso, le connessioni tra le cellule nervose possono usurarsi nel tempo", spiega il Dott. Press. "E come con i cavi del telefono, se le cellule nervose cominciano a usurarsi e interrompersi, c'è di più disturbo sulla linea. Mi piace dire ai miei pazienti che camminare e esercitarsi in altri modi può aiutare a prevenire le scariche mentali". Inoltre, oltre ad incrementare la comunicazione tra le regioni del cervello, camminare e fare esercizi aerobici può anche aumentare le dimensioni dell'ippocampo, la regione del cervello che è fondamentale per la memoria - e che naturalmente si riduce con l'età.

Uno studio pubblicato lo scorso autunno negli Atti della National Academy of Sciences (PNAS), ha dimostrato che non è mai troppo tardi per iniziare a camminare. I ricercatori hanno diviso 120 adulti oltre i 60 anni in due gruppi: il primo gruppo ha camminato 30 a 40 minuti tre giorni alla settimana, mentre il secondo gruppo di "controllo" ha fatto stretching o esercizi di tonificazione, senza fare alcun esercizio aerobico.
Dopo un anno, i test hanno dimostrato che il gruppo che ha fatto esercizi di stretching ha subito un calo del 1,4 per cento in volume dell'ippocampo, una constatazione che è in linea con la media del 1-2 per cento di ritiro normale negli anziani senza demenza. Allo stesso tempo, il gruppo che ha camminato per tre volte a settimana ha avuto realmente un aumento del 2 per cento del volume ippocampale, sufficiente a compensare il deterioramento normalmente associato con l'invecchiamento.

"Nella fascia di età che è stata studiata, questo era l'equivalente di aggiungere l'equivalente di 1 / 2 anni di volume dell'ippocampo. Questo si traduce in un significativo miglioramento nella memoria. Le prove finora dimostrano che camminare può rallentare i cambiamenti del normale invecchiamento", dice il Dott. Press. "Se ci fosse un nuovo farmaco che offre gli stessi benefici di camminare, staremmo tutti correndo a comprarlo!"

 


Fonte: Materiale del Beth Israel Deaconess Medical Center.

Pubblicato su TheBostonChannel il 6 Maggio 2011 Traduzione di Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese. I siti terzi raggiungibili dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente; in particolare si segnala la presenza frequente di una istituzione medica con base in Germania (xcell-Center) che propone la cura dell'Alzheimer con cellule staminali; la Società Tedesca di Neuroscienze ha più volte messo in guardia da questa proposta il cui effetto non è dimostrato. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione, una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e a informarti:

Notizie da non perdere

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.