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La formazione dei volontari

Grafica_CorsiFormazioneIl momento della formazione dei gruppi di volontari è uno dei capisaldi dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X.

La sensibilizzazione delle persone e la conoscenza della malattia sono i punti di forza per il Progetto Sollievo e per tutti i servizi che l'Associazione garantisce nel territorio.


I primi contatti nel territorio vengono gestiti direttamente con i Sindaci, gli assessori alle politiche sociali e gli assistenti sociali. L'importanza del Progetto è ormai nota e le Amministrazioni Comunali "camminano" insieme all'Associazione per far nascere o potenziare questo servizio nel territorio.


Associazione e Comune, insieme, organizzano una serata di presentazione aperta alla comunità per sensibilizzare e informare la popolazione in merito alle demenze; questa serata rappresenta l'opportunità per individuare persone volenterose che sono pronte a donare parte del loro tempo per fare qualcosa di utile per l'intera comunità. È lo spirito di solidarietà e di aiuto reciproco che spinge i volontari a diventare cittadini attivi per il bene del loro territorio.


Il corso di formazione a cui partecipano è costituito da una serie di cinque incontri, tenuti da uno psicologo dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X°, sulle seguenti tematiche:

  1. il Progetto Sollievo e la rete di servizi nel territorio;
  2. le demenze: epidemiologia, fattori di rischio e trattamento;
  3. l'impatto della demenza sulla famiglia e, in particolare, sul caregiver;
  4. le compromissioni funzionali e cognitive;
  5. le terapie non farmacologiche.


Alla fine del corso di formazione i volontari vengono accompagnati presso i Centri Sollievo già esistenti sul territorio (viene consigliato di visitare almeno due centri) per toccare con mano tutto quello di cui si è parlato nelle serate di formazione e per sciogliere gli ultimi dubbi in merito alle proprie competenze e capacità di relazionarsi con una persona con demenza.


L'incontro con persone che già da tempo fanno i volontari per un Centro Sollievo rassicura le "nuove leve" e permette loro di sperimentarsi nella parte pratica che costituirà il loro "lavoro" dal momento dell'apertura del Centro.


Le perplessità e le paure espresse al momento della formazione spariscono nel momento in cui i "nuovi volontari" entrano in contatto con i "vecchi volontari" e raccolgono anche da loro informazioni circa la gestione dell'ospite e le attività da proporre.


La capacità di confrontarsi periodicamente e di creare sinergie tra i vari gruppi è l'elemento che permette di potenziare il Progetto ad un livello più esteso.

 

 

 

 

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Scritto dalla Dott.ssa Elisa Civiero, Psicologo, Psicoterapeuta in formazione, collaboratore dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X°, elisa.civiero@gmail.com

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

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