Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Prestazioni di cammino possono essere un primo indicatore d'invecchiamento cerebrale accelerato

Camminare è un compito complesso che di solito si esegue insieme ad altre attività come parlare, leggere segnali o prendere decisioni. Per la maggior parte, dopo i 65 anni, tale 'compito duale' peggiora le prestazioni di cammino e può persino causare instabilità. È curioso che gli anziani, che sono più colpiti dal compito duale abbiano un rischio più alto di subire esiti avversi per la salute, comprese le cadute e la demenza.


Un nuovo studio pubblicato su Lancet Healthy Longevity ha riferito che la capacità di eseguire un 'compito duale' quando si cammina inizia a declinare dai 55 anni, fino a un decennio prima della 'vecchiaia', definita tradizionalmente dalla soglia dei 65 anni. Inoltre, si è scoperto che questo declino della capacità di camminare e parlare allo stesso tempo è causato non da cambiamenti nella funzione fisica, ma dai cambiamenti nella cognizione e nella funzione cerebrale sottostante.


Il primo coautore Junhong Zhou PhD, assistente scienziato dell'Hinda and Arthur Marcus Institute for Aging Research di Roslindale/MA, ha dichiarato:

"I nostri risultati suggeriscono che nella mezza età, le scarse prestazioni di cammino a compito duale potrebbero essere un indicatore di invecchiamento accelerato del cervello o di una condizione neurodegenerativa altrimenti pre-sintomatica.

“Abbiamo valutato un gran numero di individui da 40 a 64 anni che fanno parte dello studio Barcellona Brain Health Initiative (BBHI), osservando che la capacità di camminare in condizioni normali e silenziose è rimasta relativamente stabile in questa fascia di età.

"Tuttavia, anche in questa coorte relativamente sana, quando abbiamo chiesto ai partecipanti di camminare e allo stesso tempo elaborare dei calcoli mentali, abbiamo osservato cambiamenti sottili ma importanti nell'andatura a partire dai circa 65 anni di età.

“Ciò significa che un semplice test di cammino a compito doppio, che sonda la capacità del cervello di svolgere due compiti allo stesso tempo, può scoprire cambiamenti precoci e legati all'età nella funzione cerebrale, che può indicare un aumento del rischio di sviluppare la demenza in tarda età".


Lo studio deriva da una collaborazione unica tra ricercatori dell'Hinda e Arthur Marcus Institute della Hebrew Seniorlife di Boston e del Guttmann Institut di Barcellona/Spagna, che gestisce la Barcelona Brain Health Initiative (BBHI). Zhou spiega:

“Rispetto a farlo in silenzio, camminare in condizioni di compito duale aggiunge stress al sistema di controllo motorio perché i due compiti (cammino e calcolo mentale, ad esempio) devono competere per le risorse condivise nel cervello.

"Ciò che crediamo è che la capacità di gestire questo stress e mantenere adeguatamente le prestazioni in entrambi i compiti è una funzione cerebrale critica che tende a ridursi in età avanzata. Il nostro studio è importante perché ha scoperto che i cambiamenti in questo tipo di resilienza cerebrale si verificano molto prima di quanto si credesse in precedenza.

"Ora, abbiamo un quadro più chiaro dei cambiamenti legati all'età nel controllo del cammino e di come si collegano alla salute cognitiva e al cervello. È importante sottolineare, tuttavia, che mentre abbiamo osservato che la passeggiata a compito duale tendeva a declinare con l'avanzare dell'età nell'intera coorte di partecipanti, non tutti nello studio rientrano in questa descrizione (es.: una parte degli over-60 che ha eseguito il test di doppia attività e individui di 50 anni o più giovani).

"Ciò significa che le prestazioni di camminata a doppio compito non declinano necessariamente man mano che invecchiamo, e alcune persone sembrano più resistenti agli effetti dell'invecchiamento. Speriamo che il nostro studio stimoli futuri tentativi di ricerca per scoprire lo stile di vita e altri fattori modificabili che supportano il mantenimento delle prestazioni a doppio compito nella vecchiaia, nonché interventi che puntano questi fattori".

 

Risultati dello studio

Lo studio BBHI ha reclutato 996 persone tra il 5 maggio 2018 e il 7 luglio 2020, di cui 640 partecipanti (342 uomini e 298 donne) hanno completato valutazioni cognitive e dell'andatura durante questo periodo (media 24 giorni tra la prima e la seconda visita) e sono stati inclusi nell'analisi.


Sono state osservate associazioni non lineari tra l'età e le prestazioni a doppia attività. A partire dai 54 anni, il DTC (*) del tempo di falcata (β=0·27 [95% CI 0·11 to 0·36]; p<0·0001) e la variabilità del tempo di falcata (0·24 [0·08 to 0·32]; p=0·0006) sono aumentati con l'avanzare dell'età. Negli over-54, una riduzione della funzione cognitiva globale si è correlata con un aumento del DTC del tempo di falcata (β=–0·27 [–0·38 to –0·11]; p=0·0006) e della variabilità del tempo di falcata (β=–0·19 [–0·28 to –0·08]; p=0·0002).

 

 

(*) DTC (dual task cost), aumento percentuale degli esiti dell'andatura dalle condizioni di compito singolo a quello doppio.

 

 

 


Fonte: Hinda and Arthur Marcus Institute for Aging Research via Newswise (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: J Zhou, ...[+12], B Manor. The age-related contribution of cognitive function to dual-task gait in middle-aged adults in Spain: observations from a population-based study. The Lancet, 20 Mar 2023, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 



Notizie da non perdere

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)