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Farmaci antinfiammatori usati a lungo termine possono impedire la demenza?

medications drugs pills Image by jcomp on Freepik

Ricerche precedenti hanno suggerito che l'infiammazione può contribuire allo sviluppo e alla progressione della demenza e che i farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) possono aiutare a proteggere dalla demenza grazie ai loro effetti antinfiammatori.


Un nuovo grande studio prospettico pubblicato sul Journal of American Geriatrics Society fornisce ulteriori prove, dimostrando che l'uso di FANS a lungo termine è collegato a un rischio ridotto di sviluppare la demenza.


Nello studio di popolazione, su 11.745 adulti seguiti mediamente per 14,5 anni, 9.520 partecipanti avevano usato i FANS in qualsiasi momento e 2.091 partecipanti hanno sviluppato demenza. L'uso di FANS a lungo termine è stato associato alla riduzione del 12% del rischio di sviluppare demenza.


L'uso a termine breve e intermedio non ha fornito benefici. E anche la dose cumulativa di FANS non si è associata a una riduzione del rischio di demenza. I risultati suggeriscono che è l'uso prolungato di farmaci antinfiammatori, piuttosto che quello intensivo, ad aiutare a proteggere dalla demenza.


“Il nostro studio fornisce prove sui possibili effetti preventivi dei farmaci antinfiammatori dal processo di demenza. Sono necessari ulteriori studi per consolidare ulteriormente queste prove e possibilmente sviluppare strategie preventive", ha affermato l'autore senior M. Arfan Ikram MSC/MD/PhD, del Centro medico della Erasmus MC University di Rotterdam, nei Paesi Bassi.

 

 

 


Fonte: Erasmus Medical Center via Wiley (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: I vom Hofe, [+3}, MA Ikram. Long-Term Exposure to Non-Steroidal Anti-Inflammatory Medication in Relation to Dementia Risk. J Am Geriatr Soc, 2025, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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